Le Betulacee sono una famiglia di Dicotiledoni con alberi e arbusti diffusi in Europa, in Asia, in Nordafrica e nelle due Americhe nelle zone temperate e fredde.
Le betulle sono suddivise in sei generi i quali comprendono circa 150 specie, ognuna delle quali può dare origine a usi specifici: il legno, per esempio, è utilizzato nella fabbricazione di mobili e di pavimentazioni; la corteccia veniva utilizzata dagli indiani d’America per la costruzione di canoe; dalla linfa fermentata di una particolare specie si ricava la cosiddetta birra di betulla, diffusa nelle regioni nordiche. Alcune specie, molto diffuse nel continente europeo, sono usate soprattutto in qualità di ornamento.

Ramo di betulla bianca (Betula pendula) con foglie verdi e amenti
Altro appartenente alla famiglia è l’ontano; in Italia sono presenti le varietà nera e verde.
Il legno del carpino rosso, comune nella penisola italiana, è usato come legna da ardere.
Un importante rappresentante della famiglia è il nocciolo, un albero con frutti legnosi e semi commestibili. Cresce spontaneamente nei boschi di montagna. Originario dell’Asia Minore (anche se in Svizzera sono state trovate nocciole fra reperti risalenti all’età del rame), era già conosciuto nell’antica Roma dove si regalavano piante di nocciolo per augurare felicità; in Francia durante l’Ancien Régime si regalava agli sposi come simbolo di fecondità. Le sue foglie sono caduche, seghettate e ovate; i fiori femminili sono riuniti in gruppi di due o quattro, i fiori maschili in amenti (infiorescenze unisessuali a forma di spiga, costituite da un asse allungato, spesso pendulo); il frutto è una noce avvolta da una cupola allungata. In Italia il nocciolo è coltivato in molte regioni del meridione (nelle province di Napoli, Avellino, Messina, Viterbo), ma si trovano importanti coltivazioni di noccioli anche in Piemonte (Alba, Cuneo).

Pianta di nocciolo (Corylus avellana)
Indice materie – Botanica – Betulacee