Il surrealismo si sviluppò a partire dal 1924 in continuità al dadaismo come rifiuto del formalismo cubista e come celebrazione dell’irrazionale. Innovativi (anche se in verità già la pittura metafisica aveva anticipato qualcosa) i paradossi prospettici, l’accostamento di oggetti dal significato ambiguo e poco chiaro e le atmosfere sospese. Gli studi psicoanalitici di quegli anni influenzarono molto il movimento surrealista e lo avvicinarono al mondo onirico.
Il surrealismo vide nascere al suo interno due correnti, quella verista e quella astratta. La prima annoverava tra il suo linguaggio oggetti e forme che a prima vista erano presi dalla realtà, ma questi venivano così alterati e rivisitati da assumere una nuova identità (fecero parte dei surrealisti veristi Magritte, Ernst e Dalí). La seconda corrente, quella astratta, a cui Miró apparteneva, inseriva nelle composizioni elementi totalmente nuovi, frutto dell’inventiva irrazionale dell’artista.
Juan Miró fu un artista polivalente, studiò molto come autodidatta. Al termine degli studi si trasferì a Parigi dove venne in contatto con il dadaismo e il surrealismo e la sua capacità inventiva diede un contribuito alla crescita dell’astrattismo. Il quadro Il carnevale di Arlecchino è un prodotto del surrealismo in cui la vena fantastica di Miró si espresse abbondantemente. Egli lavorò anche nel campo della scenografia e sperimentò la tecnica del collage ed entrambe le esperienze lo aiutarono a muoversi con più facilità nel mondo dell’onirico e del fantastico.
Il pittore belga René Magritte, che dapprima si avvicinò al futurismo, si dedicò poi alla pittura astratta. A Parigi partecipò al movimento surrealista ed espose con gli artisti del movimento alcune sue opere quali, per esempio, Il falso specchio e L’impero delle luci.
Salvador Dalí fu pittore, scrittore e illustratore. Quando giunse a Parigi, grazie all’amico Mirò, ebbe modo di conoscere alcuni seguaci del dadaismo e del surrealismo. Nei suoi favolosi lavori – a cui giunse grazie anche al contributo che l’arte barocca spagnola e le conoscenze metafisiche diedero alla sua formazione – vi sono dei richiami alla psicoanalisi, ma inseriti armoniosamente nelle composizioni. La persistenza della memoria, Morbida costruzione con fagioli bolliti: premonizione di guerra civile e Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio sono solo alcune delle grandi opere realizzate da Dalì.

Scultura di Salvador Dalì ad Andorra
Considerato fra i più importanti e influenti artisti del XX sec., Marcel Duchamp fu influenzato dagli impressionisti, poi da Cézanne, dai fauvisti e dai cubisti; fu animatore del dadaismo e del surrealismo e diede poi inizio all’arte concettuale, ideando il ready-made e l’assemblaggio. Fu il primo a polemizzare sulla credibilità di cui godeva la tecnica, sostenendo che anch’essa era relativizzabile e non assoluta. Pensò i ready-made, letteralmente oggetti già confezionati, affinché venisse riconosciuta all’artista la massima libertà d’espressione creativa.

Donna e uccello, monumentale scultura di Joan Mirò al Parc Mirò a lui dedicato a Barcellona
Indice materie – Arte – Precedente: Dadaismo – Il surrealismo – Successivo: Magritte