Altro grande personaggio della pittura rinascimentale fu il pittore fiorentino Sandro Botticelli, interprete di composizioni formalmente e armonicamente perfette, calate in un’atmosfera immobile grazie anche all’uso del colore. Il nuovo modello di bellezza ideale che emerse dalle sue opere rimase affermato del secoli e viene ammirato ancora oggi. Si ispirò moltissimo all’arte classica, affrontando tanto temi profani quanto religiosi, e prediligendo le rappresentazioni realistiche. La sua fama, però, è legata soprattutto alle opere di soggetto mitologico.
Apprendista di Filippo Lippi a Firenze, iniziò a lavorare in proprio dopo pochi anni e sviluppò poi la propria carriera sotto l’egida del mecenatismo dei Medici, che lo avvicinarono anche ai circoli culturali del neoplatonismo, filosofia che influenzò la sua visione artistica e stilistica con l’idea dell’esaltazione sia della componente materiale sia di quella spirituale dell’uomo.
I Medici gli commissionarono la famosa Allegoria della Primavera, una delle opere più celebri di tutto il Rinascimento, destinata alla villa medicea di Castello, nella zona collinare intorno a Firenze. Numerose le varietà dei fiori raffigurati nel prato con estremo realismo; la Venere al centro della scena simboleggia la Benevolenza, dotata di grazia ed eleganza tali da attirare lo sguardo dell’osservatore, ma le interpretazioni sono in realtà numerose e stratificate, infatti la lettura del quadro da destra verso sinistra vede un percorso dall’amore carnale all’amore spirituale. L’intera composizione risulta raffinata e affascinante grazie anche alla leggerezza delle linee e all’uso sapiente del colore.

La Primavera di Botticelli si presta a un gran numero di interpretazioni allegoriche
La Nascita di Venere rievoca suggestioni simili a quelle appena citate riguardo all’Allegoria della Primavera. È un’opera il cui tema deriva dalla letteratura latina: Venere, soggetto centrale della composizione, solca il mare su una conchiglia sulla quale poggia nuda. Il dipinto, secondo alcune interpretazioni, rappresenterebbe la nascita di Amore (Cupido) e di come il fascino dell’intelletto sia fonte di vita per l’esistenza umana.

La Nascita di Venere di Botticelli è diventata nei secoli simboli di un ideale di bellezza femminile
Per I Medici Botticelli eseguì anche molti ritratti, in cui si ravvisa l’influenza della pittura fiamminga, per esempio il Ritratto di Giuliano de’ Medici.
Per ragioni diplomatiche Lorenzo de’ Medici mandò alcuni dei suoi migliori artisti a Roma presso il papa: Botticelli prestò la sua opera per i lavori nella cappella Sistina, in cui realizzò, per fare un esempio, l’affresco Punizione dei ribelli.
Nell’ultimo periodo della sua carriera, la sua pittura cambiò carattere, si fece mistica, cupa e intrisa di drammaticità; questo cambiamento probabilmente fu dovuto al suo avvicinamento al Savonarola e alle sue predicazioni, dopo la morte di Lorenzo il Magnifico. Ne sono un esempio l’Annunciazione di Cestello e soprattutto il dipinto allegorico La calunnia, caratterizzato da una luce cupa e da un dinamismo drammatico. Anche le forme diventano meno morbide ed eleganti rispetto allo stile botticelliano diventato iconico.
Botticelli – Biografia
- 1445 – Nasce a Firenze in una famiglia di artigiani e artisti e svolge il suo apprendistato nella bottega del pittore Filippo Lippi.
- 1469 – Inizia la propria carriera autonoma con una commissione per il Tribunale della Mercanzia.
- 1472 – Si iscrive alla Compagnia di San Luca, corporazione degli artisti, e si avvicina al neoplatonismo nei circoli culturali medicei, delineando il proprio stile.
- 1475 – Riceve numerose committenze medicee, realizza ritratti dei membri della famiglia e inizia a costruire la propria bottega, che in pochi anni diventa molto affollata.
- 1480 – Viene mandato a Roma da Lorenzo il Magnifico per lavorare alla Cappella Sistina per il papa e rinnova il proprio interesse per la classicità.
- 1482 – La morte del padre lo richiama a Firenze, dove resterà definitivamente, al servizio dei Medici, per i quali inizia una serie di opere mitologiche che diventeranno le sue più celebri.
- 1490 – Inizio di una crisi personale e artistica, che lo porta ad avvicinarsi al misticismo grave di Savonarola e a cambiare radicalmente lo stile delle sue opere.
- 1500 – Seppur matenga la propria autorevolezza, inizia un periodo di declino e inattività, a causa dell’affermazione di giovani artisti come Leonardo e Michelangelo.
- 1510 – Muore ormai isolato dalla vita di società e viene sepolto nella chiesa di Ognissanti a Firenze.

L’Annunciazione del Cestello è una delle prime opere dell’ultima fase artistica di Botticelli
Botticelli – Opere
Per approfondimenti, cliccare sulle opere in grassetto.
- Madonna col bambino e due angeli – 1468
- La Fortezza – 1470
- Adorazione dei Magi – 1475
- Ritratto di Giuliano de’ Medici – 1478
- La Primavera – 1480 circa
- Prove di Mosè; Prove di Cristo; Punizione di Qorah, Dathan e Abiram (affreschi della cappella Sistina) – 1481-1482
- Nastagio degli Onesti; Pallade che doma il centauro; Venere e Marte – 1483
- Nascita di Venere; Madonna del Magnificat – 1485
- Annunciazione di Cestello – 1489
- La calunnia – 1490-1495
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