L’olandese Rembrandt è uno dei più grandi pittori della storia dell’arte, il più importante di quella olandese, ma fu anche incisore. La sua opera si sviluppò in quella che viene definita l’età dell’oro olandese (XVII sec.). Lavorò soprattutto ad Amsterdam, anche per la corte reale. Di grande successo già in vita, diventò famoso soprattutto grazie ai suoi ritratti, capaci di esprimere la personalità dei soggetti rappresentati attraverso pose o dettagli, e caratterizzati da una ricerca speciale dedicata alla luce. Una particolarità di Rembrandt fu che nel corso della sua vita realizzò anche più di ottanta autoritratti, che delineano una sorta di storia per immagini delle fasi della sua vita. Celebre è l’incisione Autoritratto con berretto a bocca aperta.
Un altro tema spesso affrontato da questo artista furono i soggetti mitologici e religiosi, a cui dava vita rappresentando i personaggi come persone comuni, in modo da favorire l’identificazione dello spettatore. Si nota per esempio in Cristo in tempesta sul mare di Galilea. Questo, insieme al sapiente uso del chiaroscuro, accosta Rembrandt a Caravaggio.
Rembrandt, artista dallo stile pulito e dalle composizioni semplici, ebbe un iniziale periodo molto prolifico in cui dipinse paesaggi e produsse acqueforti (tecnica nella quale si corrode una lastra di metallo con un acido, per ricavarne immagini da trasporre su un supporto, normalmente carta, per mezzo di colori). Di questo periodo sono noti però soprattutto i ritratti, come la Ronda di notte, il suo quadro più grande, un ritratto di gruppo delle milizie volontarie di Amsterdam. In esso spiccano le pennellate piene, i colori caldi e la ricerca psicologica nei personaggi, che non sono ritratti immobili, come era tipico dei ritratti, ma in azione. Questo quadro segna il passaggio da una produzione iniziale di quasi piccoli e ricchi di dettagli a tele di grandi dimensioni, di maggiore drammaticità e ampiezza della pennellata. Dopo la morte della moglie iniziò per lui un periodo travagliato, artisticamente e personalmente meno felice, anche se produsse migliaia di disegni, circa 400 incisioni e centinaia di ritratti. Il suo realismo e la sua drammaticità iniziavano a non piacere più, e Rembrandt si vide rifiutati diversi lavori, concludendo la propria vita in solitudine.

La ronda di notte, il dipinto più famoso di Rembrandt, più volte sfregiato da vandali nel secolo scorso
Rembrandt – Biografia
- 1606 – Nasce a Leida, nei Paesi Bassi, in una famiglia benestante, che appena cresciuto lo iscrive all’università data la sua precoce intelligenza.
- 1619 – Abbandona l’università per dedicarsi all’arte e inizia l’apprendistato presso il pittore Jacob van Swanenburgh.
- 1624 – Si reca ad Amsterdam per un breve ma proficuo apprendistato con il celebre pittore Pieter Lastman e poi apre un proprio studio a Leida.
- 1629 – Viene scoperto dal poeta Constantijn Huygens, che lo introduce alla corte reale dell’Aja, procurandogli importanti commissioni.
- 1631 – Si trasferisce ad Amsterdam, da dove ormai proviene la maggior parte del lavoro, e si sposa.
- 1642 – Inizia a vivere un periodo difficile, a partire dalla morte della moglie, sia psicologicamente sia economicamente.
- 1656 – Va in bancarotta ed è costretto a mettere all’asta tutte le sue opere.
- 1669 – Muore solo, dopo aver perso sia la nuova compagna che il figlio a causa della peste.

Lezione di anatomia del dottor Tulp, un esempio dei celebri ritratti dinamici di Rembrandt
Rembrandt – Opere
Per approfondimenti, cliccare sulle opere in grassetto.
- La lapidazione di santo Stefano – 1625
- L’asina di Balaam – 1626
- Autoritratto con capelli scompigliati – 1628
- San Paolo in meditazione – 1629
- Presentazione di Gesù al tempio – 1631
- Lezione di anatomia del dottor Tulp – 1632
- Ritratto della giovane Saskia; Cristo in tempesta sul mare di Galilea – 1633
- Saskia in veste di Flora – 1635
- Ronda di notte – 1642
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