La Pietà è una scultura in marmo realizzata negli ultimi anni del Quattrocento da Michelangelo Buonarroti, conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano. È la prima di una serie di opere dell’artista sullo stesso tema, il corpo di Gesù in grembo a sua madre Maria dopo la crocifissione: Michelangelo la realizzò a poco più di vent’anni ed è l’unica opera su cui appose la sua firma, posta sulla fascia a tracolla sul manto della Vergine.
La statua fu commissionata per il cardinale francese Jean de Bilhères, che era l’ambasciatore francese a Roma. La scultura, in marmo di Carrara, doveva essere destinata al monumento funebre del cardinale, ma fu spostata nell’attuale sede, la prima cappella sul lato nord dopo l’ingresso della basilica, nel XVIII secolo.

La Pietà di Michelangelo fu collocata inizialmente nella cappella di Santa Petronilla a Roma
La struttura è piramidale e il vertice coincide con la testa di Maria. La statua si allarga progressivamente lungo il drappo dell’abito di Maria, fino alla base, la roccia del Golgota. Le figure sono piuttosto sproporzionate, a causa della difficoltà di raffigurare un uomo adulto cullato a figura intera in grembo a una donna. Gran parte del corpo di Maria, però, è nascosto dal suo monumentale drappeggio e il rapporto tra le figure appare così del tutto naturale. L’interpretazione di Michelangelo della Pietà non ha precedenti nella scultura italiana e bilancia gli ideali rinascimentali della bellezza classica con il naturalismo: scolpì una giovane e bella Maria piuttosto che una donna di circa quarantacinque anni, come doveva essere stando alla cronologia cristiana, considerata l’età di Gesù alla morte. La giovinezza di Maria, oltre che un ideale estetico, era anche simbolo e frutto della sua purezza: era credenza affermata che la castità mantenesse incorruttibili anche esteriormente.
I segni della crocifissione sono limitati a piccolissimi segni di chiodi e un’indicazione della ferita nel costato di Gesù. Il volto di Cristo non rivela segni della Passione. Michelangelo non voleva che la sua versione della Pietà rappresentasse la morte, ma piuttosto l’abbandono sereno di un figlio alla madre e la rappresentazione della comunione tra l’uomo e Dio per mezzo di Cristo.
Il 21 maggio 1972 la Pietà fu gravemente danneggiata da un geologo mentalmente disturbato, l’australiano Laszlo Toth, che entrò nella cappella e attaccò la scultura con il martello gridando di essere Gesù risorto: staccò il gomito di Maria, le frantumò in parte il naso e le palpebre. Dopo l’attacco, l’opera fu meticolosamente restaurata e riportata al suo posto in San Pietro, ed è ora protetta da una lastra di vetro acrilico antiproiettile.
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