Il francese Paul Gauguin è considerato tra i maggiori interpreti della pittura post-impressionista. Dall’impressionismo lo distinsero l’uso sperimentale del colore e lo stile sintetista; è ritenuto però anche una figura importante del simbolismo e anticipò molti aspetti dell’espressionismo: è un artista che non si identificò mai con un’unica corrente. Con l’importanza data al significato intrinseco dei soggetti aprì la strada al primitivismo e al ritorno alla pastorale, la rappresentazione di campagne o villaggi immersi nella natura in modo idealizzando, dandogli un valore spirituale.
Gauguin abbandonò l’impiego nel mondo degli affari per dedicarsi all’arte. Contribuirono alla sua formazione i contatti con il mondo impressionista, in particolare l’amicizia con Pissarro, i viaggi in Bretagna e ai Tropici e l’amicizia con Van Gogh. Il Cristo giallo e Il Cristo verde, tanto per citare due opere, rivelano il condizionamento di paesaggi e atmosfere bretoni. La schematizzazione delle composizioni è rigida, i contorni e i campi di colore netti, con poco o nessun chiaroscuro.
Indignato dall’incomprensione che circondava la propria arte e spinto dal disprezzo per la civiltà e dall’esigenza di una maggiore spiritualità, Gauguin partì per Tahiti, luogo che segnò il suo stile e i suoi contenuti diventando un marchio imprescindibile della sua opera. In seguito a questa esperienza, infatti, Gauguin arrivò a utilizzare colori e abbinamenti suggestivi, in grado di rievocare terre lontane e profumi nuovi (Ta matete, il cui titolo significa “il mercato”, fu dipinta durante il primo soggiorno di Gauguin a Tahiti). Visse a Tahiti e poi a Dominica; i capolavori di questo periodo, come, per esempio, Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?, sembrano dirci che nell’artista si sviluppò un aspetto più spirituale, una maggiore sensibilità a percepire la divinità nell’universo che egli rievoca nelle tele inserendo figure di idoli e miti.

Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? è il dipinto più grande di Paul Gauguin e l’artista capì che era il suo lavoro migliore
- 1848 – Nasce a Parigi e ad appena un anno è in viaggio con i genitori verso il Perù, terra natale della madre, dove trascorre i primi quattro anni della sua vita sereno, prima di fare rientro in Francia.
- 1861 – Si trasferisce a Parigi con la madre e, avendo fallito negli studi, si imbarca come allievo pilota su un mercantile con il quale gira il mondo.
- 1870 – Torna in Francia e combatte nella guerra franco-prussiana, poi inizia a interessarsi all’arte.
- 1879 – Inizia a partecipare alle mostre degli impressionisti.
- 1883 – Perde il lavoro nell’agenzia di cambio che gli garantiva da vivere e inizia un periodo difficile, che lo costringe ad abbandonare Parigi per spostarsi dove la vita costi meno e cercare di vendere i suoi dipinti, ma non ci riesce quasi mai.
- 1886 – Partecipa all’ultima mostra impressionista e lì conosce Bracquemond e Chaplet, un incisore e un ceramista che lo introducono a queste arti.
- 1887 – Si trasferisce in un villaggio della Martinica per fuggire dalla civiltà, e lì sviluppa il proprio stile maturo, che però ancora in Francia non viene apprezzato, se non dal mercante d’arte fratello di Van Gogh.
- 1888 – Torna in Francia e si stabilisce in Bretagna, dove conosce il pittore Bernard, che lo introduce al cloisonnisme, tecnica di pittura ispirata alle campiture di colore ampie e ben delimitate delle vetrate delle chiese, poi raggiunge Van Gogh in Provenza, ma la convivenza regge solo per pochi mesi.
- 1891 – Parte per Tahiti alla ricerca di una vita selvaggia e primitiva, restando parzialmente deluso.
- 1893 – Torna a Parigi e fa leva sulla propria esperienza esotica per attrarre l’attenzione su di sé e vendere i propri dipinti.
- 1895 – Nuovamente frustrato dall’ambiente francese, parte per la Polinesia, dove si trova in un condizione di estrema solitudine e sofferenza psicologica e fisica.
- 1903 – Viene condannato alla prigione per aver fomentato i nativi alla ribellione contro le autorità francesi, ma muore prima di scontare la pena, a causa della sifilide.

Te Vaa ovvero Canoe
Gauguin – Opere
Per approfondimenti, cliccare sulle opere in grassetto.
- Nudo di donna che cuce – 1880
- La visione dopo il sermone – 1888
- Il Cristo giallo – 1889
- La Orana Maria; Due donne tahitiane – 1891
- Aha ohe feii?; Manao tupapau – 1892
- Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? – 1897

Due donne tahitiane
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