• HOME
  • Scuola e cultura
    • Chi siamo
    • Video
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Le materie
  • Teoria dell’intelligenza
  • Test e quiz
  • albanesi.it

Michelangelo Buonarroti

Fra i grandi artisti del ‘500 un posto di primissimo piano spetta a Michelangelo Buonarroti, scultore, pittore, architetto e poeta, nato a Caprese (Arezzo) nel 1475, in una famiglia fiorentina.

Formatosi precocissimo nella bottega del Ghirlandaio e sulle opere dei maestri fiorentini, fu ammesso alla corte di Lorenzo il Magnifico dove visse fino a quasi vent’anni, formandosi con le sculture del giardino mediceo di San Marco. Lorenzo il Magnifico fu così colpito dal talento di Michelangelo da accoglierlo come un figlio adottivo nella propria residenza. In questo periodo lo scultore realizzò le prime opere autonome, la Madonna della Scala e la Battaglia dei Centauri.

Alla caduta dei Medici Michelangelo lasciò Firenze e dimorò a Bologna e poi a Roma, viaggi che completarono la sua maturazione stilistica. In questa fase produsse opere quali Bacco, statua che rappresenta, con assoluto realismo ed espressività, la divinità in preda agli effetti del vino, e la Pietà vaticana (in S. Pietro), complesso scultoreo in marmo che colpisce per il sentimentalismo che traspare dalla Vergine, coperta da un panneggio abbondante e chiaroscurato, e da Gesù, abbandonatosi morente tra le braccia della madre. Queste opere già allora gli procurarono grandissima fama, al punto da renderlo imprenditore di se stesso: si convinse di poter produrre opere anche senza commissione, vendendole in seguito, cosa a quei tempi rara per un artista.

Pietà Michelangelo

La Pietà di Michelangelo fu collocata inizialmente nella cappella di Santa Petronilla a Roma

Risale a questo periodo anche la statua del David, commissionata a Michelangelo appena rientrato a Firenze da Roma, e posta innanzi a Palazzo Vecchio come simbolo dell’autonomia della repubblica fiorentina e della virtù del buon governo (oggi la statua è nella Galleria dell’Accademia a Firenze, mentre davanti a Palazzo Vecchio c’è una copia). La realizzazione richiese tre anni.

David

La statua del David di Michelangelo fu danneggiata sia in epoca rinascimentale sia negli anni Novanta da atti vandalici o di protesta

Michelangelo si dedicò saltuariamente anche alla pittura: dopo aver terminato la colossare scultura, realizza alcuni celebri tondi per importanti famiglie locali, come il Tondo Pitti (scultoreo) e il Tondo Doni (dipinto).

In seguito fu incaricato da Giulio II di realizzare una monumentale tomba per lui e di affrescare la volta della Cappella Sistina, terminata in soli quattro anni; il ciclo rappresenta le Storie della Genesi, ma simbolicamente si tratta della narrazione dell’evoluzione del rapporto tra spirito e uomo sino all’apice dell’incarnazione di Cristo, che avvicina l’uomo a Dio.

Famosissima la Creazione di Adamo con il celebre particolare dell’indice di Adamo che tende a toccare quello divino, un gesto che ha suscitato tanti interrogativi quanto la figura di Monna Lisa nella Gioconda leonardesca. La pittura non era l’arte principale di Michelangelo, che dovette affrontare molte maldicenze nei suoi confronti, ma realizzò infine un capolavoro, unendo stili e tipologie di rappresentazione diversi che allo sguardo compongono un vasto insieme unitario.

Creazione di Adamo

La Creazione di Adamo di Michelangelo dovette essere sottoposta a un importante restauro nel 1994, perché si era pesantemente scurita negli anni a causa degli strati di colle protettive che vi erano stati applicati

Alla morte di Giulio II, Michelangelo lavorò per il nuovo papa, il figlio di Lorenzo de’ Medici, sia a Roma che a Firenze. Fu anche architetto a Firenze, si impegnò per la sacrestia della chiesa di San Lorenzo, operando anche in questo settore con successo. Dopo la cacciata dei Medici, lavorò per la repubblica nelle opere di fortificazione della città: fu spesso accusato di ingratitudine verso i suoi protettori per la sua mancanza di scrupoli a “cambiare bandiera” a seconda delle alterne fortune di uno o dell’altro e quindi della possibilità di ottenere commissioni.

Ritornò quindi a Roma dove iniziò l’affresco del Giudizio universale nella Cappella Sistina, un altro imponente lavoro caratterizzato da dinamismo, caos, paura, in cui l’artista adottò molte licenze personali che generarono polemiche, al punto che dopo la sua morte furono modificati i particolari giudicati sconvenienti. A parte questa mastodontica commissione, in questi ultimi anni Michelangelo si rivolse sempre più all’architettura (Palazzo Farnese, Campidoglio, S. Pietro), ma non riuscì a portare a termine tutti i progetti iniziati.

Nel corso della sua lunga carriera artistica (morì a Roma quasi novantenne), fu sempre presente la riflessione sulla vita e sulla morte dell’uomo; la sintesi di questo suo pensare la espresse in una delle sue ultime opere, la Pietà Rondanini, in cui lo spirito si eleva e la carne più nulla sembra contare.

Michelangelo – Biografia

  • 1475 – Nasce a Caprese, vicino ad Arezzo, in una famiglia fiorentina nobile ma decaduta e con grossi problemi economici, e viene affidato a una balia di una famiglia di scalpellini, poi riceverà un’educazione umanistica.
  • 1487 – Entra nella bottega di Domenico Ghirlandaio, per sostenere economicamente la famiglia oltre che per assecondare la propria inclinazione artistica.
  • 1490 – Viene accolto in famiglia da Lorenzo de’ Medici, ammirato dal suo talento, e realizza le prime sculture autonome.
  • 1494 – Fugge dalla città alla caduta dei Medici e trascorre un periodo a Bologna.
  • 1496 – Si reca a Roma invitato dal cardinale Riario per arricchire la sua collezione di sculture a imitazione delle antiche, e riceve importanti commissioni in ambito ecclesiastico, come la Pietà.
  • 1501 – Rientra a Firenze e lavora alla colossale statua del David commissionata per il Duomo, poi destinata a piazza della Signoria, facendo anche la conoscenza di Leonardo da Vinci, con cui i rapporti non saranno facili.
  • 1505 – Si reca a Roma chiamato da papa Giulio II per il progetto della sua monumentale tomba, che si trascinerà per più di un decennio, fino a ben dopo la morte del pontefice stesso, con numerosissimi cambiamenti e screzi.
  • 1506-1508 – Fugge a Bologna a causa dei cattivi rapporti con il papa, che solo dopo numerosi tentativi lo convince a tornare e gli commissiona la decorazione della Cappella Sistina.
  • 1516 – Torna a Firenze al servizio dei papi medicei.
  • 1527 – Alla notizia del sacco di Roma di Carlo V a Firenze i Medici vengono cacciati e Michelangelo aderisce al nuovo governo repubblicano, ricevendone commissioni.
  • 1530 – I Medici tornano al potere e concedono il perdono a Michelangelo, riammettelo in città e affidandogli nuovi lavori.
  • 1534 – Lascia definitivamente Firenze per Roma, dove riceve la commissione del completamento della decorazione della Cappella Sistina, poi si dedica all’architettura.
  • 1544 – Conclude finalmente la tomba di Giulio II.
  • 1546 – Riceve il compito di portare avanti il progetto architettonico per la basilica di San Pietro, che sarà portato a termine da altri.
  • 1564 – Muore a Roma e Firenze rivendica le sue spoglie e il diritto di compiere le esequie.
Michelangelo Buonarroti

Il Giudizio universale dopo i ritocchi dovuti ai particolari ritenuti sconvenienti, tra cui la copertura di molti nudi

Michelangelo – Opere

Per approfondimenti, cliccare sulle opere in grassetto.

  • Battaglia dei Centauri; Madonna della scala (rilievi) – 1492
  • Bacco (scultura) – 1497
  • Pietà vaticana (scultura) – 1498

  • David (scultura) – 1501

  • Tondo Pitti (rilievo); Tondo Doni (dipinto) – 1503
  • Volta della Cappella Sistina (affreschi) – 1508-1512
  • Schiavo ribelle e Schiavo morente (sculture) – 1513
  • Mosè (scultura) – 1515
  • Giudizio universale (affresco) – 1534-1541
  • Pietà Rondanini (scultura) – 1555 

 

Indice materie – Arte – Michelangelo Buonarroti

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


L'IDEA REGALO

manuale di cultura generale Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, un'idea per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.


NOVITÀ 2023

La teoria della personalità

Conoscere e interagire con gli altri significa capire la loro personalità. Ci si può riuscire intuitivamente, ma spesso il risultato è mediocre. Questo testo è fondamentale per imparare a conoscere la personalità delle persone con cui ci relazioniamo, e migliorare la qualità della vita negli affetti e nel lavoro. Una buona teoria della personalità arriva persino a rispondere positivamente a un’importante domanda: esiste una personalità ideale nel cammino verso la felicità? Il testo diventa quindi anche uno strumento per conoscere sé stessi e migliorare la propria personalità eliminando i difetti che possono avvelenare la nostra vita. la teoria della personalità

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati