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Innalzamento della croce – Rubens

L’Innalzamento della croce è un trittico a olio su tavola del pittore fiammingo Rubens del 1610. Si trova nella cattedrale di Nostra Signora ad Anversa, ma originariamente era destinato alla chiesa di Santa Valpurga, allora la chiesa più antica della città, ma oggi distrutta. Questa pala d’altare è un primo tentativo di Rubens di esprimere l’intensità dello stile barocco e manifesta influenze classiche (il Gruppo del Laocoonte) e italiane (Caravaggio, Tintoretto).

Rubens dipinse il trittico dopo il ritorno ad Anversa dall’Italia nel 1610-1611 su commissione di Cornelis van der Geest, ricco mercante e custode della chiesa di Santa Valpurga, che finanziò la maggior parte del progetto.

Il trittico di Anversa era posizionato sopra l’altare maggiore preceduto da una scalinata, che lo rendeva visibile a grande distanza nella vasta cattedrale gotica originaria. Questa altezza era insolita per una pala d’altare, il che ne sottolinea l’importanza che deve aver avuto l’Innalzamento della croce per la chiesa di Santa Valpurga. Il dipinto era circondato su tutti i lati da immagini di Dio Padre, Cristo, angeli e nella parte superiore della struttura c’era un pellicano in legno dorato, che era una rappresentazione comune del Cristo redentore, basato sull’antica leggenda secondo cui il pellicano fece a pezzi la sua nidiata in un primo momento, ma poi la riportò in vita con il proprio sangue.

Innalzamento della croce

Esiste una versione più piccola dell’Innalzamento della croce realizzata da Rubens in olio su carta circa trent’anni dopo la prima

La storia narrata in questo trittico trabocca dal pannello centrale sulle ali su entrambi i lati, senza soluzione di continuità. Al centro è posto ovviamente il corpo di Cristo sulla croce. L’ambientazione è cupa, grazie a un chiaroscuro drammatico e alla minaccia dei grandi nuvoloni grigi sulla destra. Un gruppo di spettatori, soldati, cavalli circonda il Cristo che presto sarà crocifisso dai carnefici che ne issano la croce, con i loro corpi seminudi contorti nella tensione dello sforzo. Il corpo di Gesù, invece, è un’immagine della nobile nudità classica; le sue braccia alzate e lo sguardo rivolto in alto sottolineano il sacrificio volontario e la richiesta a Dio di perdonare i suoi aguzzini. La sofferenza di Cristo si manifesta nel suo corpo teso, nelle mani serrate attorno ai chiodi nelle sue mani, nella smorfia di dolore consapevole sul viso.

Nell’ala destra si intravedono i ladri condannati insieme a Gesù che si stanno preparando per l’esecuzione mentre gli ufficiali romani impartiscono i loro ordini. Nell’ala sinistra, le donne in cammino rappresentano figura per figura le tappe del pentimento: timore, contrizione, speranza e carità verso il Salvatore. Sopra di loro si identificano la Vergine e san Giovanni, profondamente commossi.

Il Concilio di Trento ha svolto un ruolo significativo nei temidella pittura di Rubens: lo spirito della riforma cattolica anima la rappresentazione del trionfo della morte di Cristo come uomo, pur mantenendone la natura divina. L’Innalzamento della croce è un’accurata rappresentazione biblica della crocifissione di Cristo, in armonia con le linee guida specifiche per l’arte prodotte dal Concilio di Trento.

Rubens dipinse anche l’esterno delle due ali del trittico, illustrandole con quattro santi venerati nelle Fiandre.

 

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