Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino, di origini umbre, fu tra i più influenti pittori della sua epoca, titolare di ben due botteghe e maestro di Raffaello. Imparò l’uso sapiente del chiaroscuro dal Verrocchio, a Firenze, dove studiò insieme a Botticelli e Leonardo; nella plasticità che era solito conferire alle figure e nell’uso di colori, mai violenti, è evidente l’ascendente di Piero della Francesca.
Sebbene Perugia fosse un importante centro culturale e attirasse artisti dall’esterno, fu a Firenze che il Perugino compì la sua formazione vera e propria lavorando al fianco di giovani talenti protagonisti del rinnovamento rinascimentale. La sua attività artistica, poi, avrà luogo principalmente tra Firenze, Perugia e Roma.
Partecipò all’imponente impianto decorativo della villa di Spedaletto voluto da Lorenzo il Magnifico, i cui risultati purtroppo sono andati perduti, fu nominato cittadino onorario di Perugia e acquisì una fama così grande da aver bisogno di collaboratori in ogni luogo in cui veniva chiamato per delle commissioni. Realizzò inoltre una serie di Madonne per committenze private.
Il Perugino partecipò anche alla decorazione della Cappella Sistina, per esempio nella scena della Consegna delle chiavi a San Pietro. Tra le sue opere menzioniamo la pala d’altare Visione di San Bernardo. La scena raffigura San Bernardo intento nello studio che riceve la visione della Vergine; l’ambientazione è quella di un edificio rinascimentale. Il paesaggio sull’orizzonte ricorda le dolci colline umbre. La resa prospettica è accentuata anche dai colori che sull’orizzonte tendono a sfumare.
Un elemento tipico delle sue opere sono gli sfondi e le cornici architettoniche, realizzati con una magistrale padronanza delle tecniche della prospettiva, e la grazia, l’armonia e l’eleganza delle figure.

Adorazione dei Magi, una delle prime opere accertate del Perugino
Perugino – Biografia
- 1448 circa – Nasce a Città della Pieve, presso Perugia, e si forma presso i pittori locali e sulle opere di Piero della Francesca, spesso in zona in quegli anni.
- 1467 – Si sposta a Firenze presso la bottega del Verrocchio, al tempo fra le più importanti in città.
- 1472 – Conclude l’apprendistato e si iscrive alla Compagnia di San Luca, l’associazione degli artisti.
- 1473 – Riceve la prima importante commissione, dai francescani di Perugia, e continua poi a lavorare in Umbria, raggiungendo la fama.
- 1479 – Viene chiamato a Roma da papa Sisto IV, per cui realizza, fra l’altro, la decorazione di una parete della Cappella Sistina.
- 1482 – Torna a Firenze e lavora per Lorenzo il Magnifico, apre la propria bottega sia a Firenze sia a Perugia.
- 1494 – Fa un viaggio a Venezia per studiare la scuola veneta.
- 1503 – Si reca a Mantova per realizzare un’opera richiesta da Isabella d’Este per il suo studiolo, ma il dipinto non viene completamente apprezzato e per il pittore inizia una fase di declino in cui non riesce più a essere innovativo.
- 1508 – Va a Roma chiamato da papa Giulio II per la decorazione di una stanza in Vaticano.
- 1510 – Si ritira in Umbria, dove c’è ancora spazio per gli artisti che iniziano ad appartenere alla vecchia generazione.
- 1523 – Muore di peste mentre sta lavorando a una chiesa a Fontignano, frazione di Perugia, e in tale chiesa viene sepolto.
Perugino – Opere
- Adorazione dei Magi; San Bernardino risana una fanciulla – 1473
- Battesimo di Cristo; Viaggio di Mosè in Egitto; Consegna delle chiavi – 1482
- Apollo e Dafni – 1483<
- Pala dei Decemviri – 1495
- Pala di Vallombrosa – 1500
- Sposalizio della Vergine – 1501
- Lotta tra Amore e Castità – 1503
- Polittico di Sant’Agostino – dal 1512 alla morte
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