Girasoli è il titolo di due serie di nature morte dipinte a olio da Vincent van Gogh. La prima serie, eseguita a Parigi nel 1887, raffigura i fiori recisi appoggiati per terra, mentre la seconda serie, realizzata un anno dopo ad Arles, in Provenza, mostra un mazzo di girasoli in un vaso. Nella mente dell’artista entrambi i set erano legati al nome del suo amico Paul Gauguin: aveva acquistato la versione parigina, perciò Van Gogh dopo averlo invitato ad Arles volle preparare altre opere con i girasoli per dargli il benvenuto nella Casa Gialla e impressionarlo. I dipinti con i girasoli in vaso sono frutto dell’attività entusiasta del breve periodo di ottimismo che Van Gogh visse ad Arles, dove voleva creare una comunità di artisti capeggiata da lui e Gauguin. Ottimismo destinato a durare solo pochi mesi, perché Gauguin fu deluso dall’esperienza di Arles, che si concluse tragicamente.
I dipinti mostrano i girasoli in tutte le fasi della vita, dal bocciolo alla piena fioritura all’appassimento. I dipinti erano considerati innovativi per il loro uso dello spettro giallo, in parte grazie a pigmenti di nuova invenzione (il giallo cadmio) che rendevano possibili nuove sfumature di colore.
I Girasoli furono per Van Gogh simbolo dell’atmosfera soleggiata del Sud, che gli diede forse l’unico periodo della sua vita colmo di gioia. Inoltre il girasole simboleggia spesso devozione e lealtà, che per Van Gogh potevano essere riferiti alla pittura e all’amicizia, nel contesto della comunità di artisti che stava maturando nella sua testa. I vari stadi di decadimento dei fiori potevano simboleggiare invece un tema tradizionale come i cicli di vita e morte.

Riproduzioni digitali dei diversi tipi di Girasoli di Van Gogh
Le prime opere della serie mostrano sfondi a contrasto, blu/violetto a fronte del giallo dei girasoli: i forti contrasti andavano di moda nella pittura post-impressionista parigina alla ricerca di nuove trasgresisioni. In seguito però Van Gogh si rese conto che quei colori scuri non esprimevano le emozioni che rappresentavano per lui i girasoi, e li inserì in un vaso e su uno sfondo di colori della stessa tonalità, in sfumature diverse del giallo e dei colori terra: in questo modo i dipinti emanavano luce e allegria. In queste nuove serie lo sfondo è piuttosto piatto, mentre i fiori crescono disordinati in tutte le direzioni dando un grande senso di profondità. Sul vaso si trova di solito la firma dell’artista. L’espressività dei girasoli di Van Gogh però non deriva solo dalla scelta dei colori, ma anche dal modo di applicarli sulla tela: le pennellate sono ruvide e spesse, spesso sovrapposte in strati multipli, e l’artista usava l’impugnatura del pennello per smuovere il colore ancora fresco e animarne la superficie.

Vaso con quindici girasoli, conservato alla National Gallery di Londra
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