Guernica è un grande dipinto a olio su tela di Pablo Picasso del 1937, realizzato in seguito al bombardamento franchista di Guernica, nei Paesi Baschi, del 26 aprile 1937. Picasso realizzò il quadro su commissione del governo repubblicano spagnolo per il padiglione spagnolo all’Esposizione Internazionale di quell’anno, creando uno dei più potenti manifesti artistici contro la guerra di sempre. Il dipinto divenne presto famoso e ampiamente acclamato e contribuì a portare l’attenzione mondiale sulla guerra civile spagnola, oltre che a raccogliere fondi per i soccorsi bellici. Oggi è esposto al Museo Reina Sofía di Madrid, ma Picasso rifiutò di concedere il suo dipinto alla Spagna quando Franco glielo chiese nel 1968, ponendo come condizione il ritorno della Spagna alla forma repubblicana, quindi fino al 1981 il quadro rimase al MoMa di New York.
La commissione era arrivata a Picasso già a gennaio del 1937, ma dopo mesi di disegni e bozze il pittore non aveva ancora niente di soddisfacente, finché ad aprile non si verificò il terribile bombardamento di Guernica e capì che quello sarebbe stato il soggetto più potente e rappresentativo della Spagna in quel momento storico. Inoltre, l’Esposizione Universale avrebbe fatto da eco a quella guerra civile che meritava di essere denunciata. Una volta arrivata l’ispirazione, Picasso lavorò al dipinto per soli 35 giorni consecutivi e lo terminò appena in tempo per l’Esposizione.
Guernica, cittadina della Spagna del Nord, era considerata il bastione settentrionale del movimento di resistenza repubblicano, perciò era un obiettivo significativo per l’esercito nazionalista guidato dal generale Francisco Franco. Quest’ultimo chiese quindi l’appoggio della Germania nazista, che bombardò a tappeto la città senza distinzioni di bersagli. Poiché la maggior parte degli uomini era in combattimento, Guernica ospitava per lo più donne e bambini, e Picasso sottolinea questo nella sua rappresentazione, per accentuare la crudeltà dell’attacco.
Un famosissimo aneddoto vuole che un ufficiale tedesco abbia chiesto a Picasso, vedendo una foto di Guernica nel suo appartamento: “Lo ha fatto lei?”, E Picasso rispose: “No, l’avete fatto voi”.
Il dipinto è tutto grigio, nero e bianco, alto 3,49 metri e largo 7,76 metri, e ritrae un piccolo mondo sconvolto dalla violenza e dal caos. Picasso richiese appositamente una vernice opaca formulata su misura per avere la minor lucentezza possibile. Questi colori sono i colori dei bombardamenti e dei loro effetti, raffigurati esplicitamente nelle fiamme e nelle macerie, e il fatto che la scena si svolga in un apparente interno la rende ancora più opprimente: rende l’idea dell’impossibilità di trovare una via di scampo.

Guernica di Picasso fu fondamentale per far conoscere al mondo la guerra civile spagnola
La scena si svolge all’interno di una stanza dove, da sinistra verso destra, si susseguono diversi personaggi:
- un toro dagli occhi spalancati si erge su una donna in lutto che tiene in braccio un bambino morto;
- un cavallo cade in agonia al centro della stanza, con un grande buco sul fianco, come se fosse stato appena trapassato, e sembra indossare un’armatura di cotta di maglia;
- un soldato morto e smembrato giace sotto il cavallo. La mano del braccio destro mozzato impugna una spada infranta, segno dell’inutilità della guerra, da cui nasce un fiore, e il palmo aperto della mano sinistra contiene uno stigma, simbolo del martirio di Cristo, quindi di innocenza;
- in alto a destra rispetto al cavallo, la testa e il braccio destro esteso di una figura femminile spaventata sembrano entrare nella stanza attraverso una finestra. Nella mano destra questa figura porta una lampada accesa;
- appena sotto, un’altra donna sbalordita si dirige barcollando verso il centro, guardando la lampadina ardente con uno sguardo assente;
- all’estrema destra un’ultima donna con le braccia alzate e la bocca spalancata per il terrore, la testa gettata all’indietro, richiama la donna in lutto dal lato opposto ed è intrappolata dal fuoco dall’alto e dal basso. La sua mano destra suggerisce la forma di un aeroplano. Dopo di lei, completa la stanza un muro nero con una porta semiaperta.
Pugnali appuntiti hanno sostituito le lingue del cavallo, del toro e della donna in lutto. Una colomba è incisa sul muro dietro il toro, parte del suo corpo comprende una fessura nel muro attraverso la quale risplende una luce brillante dall’esterno. Una lampada che ricorda un occhio risplende sopra il toro.
Ci sono infine due immagini “nascoste” formate dal cavallo: un teschio umano che si sovrappone al corpo del cavallo, e un toro che sembra incornare il cavallo da sotto. La testa del toro è formata principalmente dall’intera zampa anteriore del cavallo. La coda del toro, a sua volta, forma l’immagine di una fiamma da cui sale del fumo, che sembra apparire in una finestra creata dalla tonalità di grigio più chiara che la circonda.
I simbolismi e i potenziali significati di Guernica sono ovviamente moltissimi, e le interpretazioni che ne sono state date vanno a volte in direzioni molto diverse. Picasso affermò di dipingere istintivamente, quindi la ricerca di significati reconditi nei suoi quadri poteva avere un senso, ma non avrebbe scoperto concetti razionalmente messi sulla tela dal pittore, bensì sviluppati inconsciamente.
Torna alle Grandi opere