Giotto, pittore del XIII secolo formatosi presso la scuola di Cimabue a Firenze, fu il capostipite della pittura allegorica moderna. Gli storici dell’arte hanno avuto alcuni problemi nell’attribuire all’artista i cicli di affreschi della basilica superiore di Assisi e parte dei mosaici della cupola del battistero di Firenze. Gli venne infine attribuita la paternità delle Storie francescane e di parte delle storie del Nuovo e dell’Antico Testamento nella basilica superiore di Assisi e dei mosaici nell’ultima zona della cupola del battistero di Firenze.

Il crocifisso di Giotto (basilica di Santa Maria Novella a Firenze)
La permanenza di Giotto a Rimini e a Ravenna favorì l’influenza dello stile giottesco sulle scuole di pittura. In quel periodo, il pittore iniziò anche i lavori a Padova del ciclo di affreschi che ha reso celebre la cappella degli Scrovegni. L’affresco si compone di 40 riquadri raffiguranti le storie di Gioacchino, di S. Anna, della Vergine e di Cristo. Giotto è anche autore delle allegorie dei Vizi e delle Virtù nonché dell’affresco del Giudizio Universale, posto sopra la porta di ingresso. Rispetto al ciclo di affreschi realizzato ad Assisi è visibile una maggiore ricercatezza nell’uso dei colori, più vivaci, e nell’utilizzo della linea, meno netta e più delicata. Il chiaroscuro, poi, venne utilizzato per dare plasticità e spessore alle figure. Giotto riuscì anche a dipingere la scena in modo tale che l’osservatore potesse percepirne la drammaticità e il pathos dei soggetti.

Statua di Giotto a Padova
La testimonianza più rappresentativa di Giotto architetto, invece, è certamente il campanile di Santa Maria del Fiore a Firenze. Il campanile, a base quadrata, ha un’altezza di 85 m circa e fu decorato utilizzando marmi policromi. L’artista lasciò però incompleto il lavoro: la decorazione nella parte più alta del campanile fu terminata da altri artisti.
Il cerchio di Giotto
Il papa Bonifacio VIII voleva un suo ritratto e per la selezione del pittore inviò in tutta Italia suoi emissari. Giotto era già famoso come autore del Crocifisso di S. Maria Novella a Firenze. Durante l’incontro con il selezionatore inviato dal papa, Giotto decise di mostrare la sua abilità disegnando un cerchio su un foglio e congedò lo stupito esaminatore con un semplice “Ecco il mio miglior dipinto! Non ho altro da darle. Questo piacerà al papa”. Il cerchio di Giotto bastò per convincere Bonifacio VIII delle qualità dell’artista.
Giotto – Biografia
- 1267 – Nasce a Vicchio nel Mugello, in provincia di Firenze, e studia nella bottega di Cimaubue, dimostrandosi un bambino prodigio.
- 1287 – Matrimonio, da cui nasceranno otto figli.
- 1290 – Prime opere note: la Croce dipinta di Santa Maria Novella e la Madonna col bambino della pieve di Borgo San Lorenzo. Probabili anni della decorazione della basilica di San Francesco ad Assisi.
- 1300 – Partecipa alla preparazione del Giubileo a Roma.
- 1303 – Si reca a Padova per realizzare la Cappella degli Scrovegni, segno della sua fama ormai superiore a quella del maestro.
- 1311-1328 – Rientra a Firenze e realizza alcune delle sue opere più importanti: la Maestà degli Uffizi, le Storie francescane per la Cappella Bardi.
- 1328 – Si trasferisce a Napoli al servizio degli Angiò.
- 1334 – Rientra a Firenze e diventa sovrintendente dei lavori del Duomo; inizia la costruzione del campanile che prende il suo nome.
- 1337 – Muore a Firenze con grandi onori.
Giotto – Opere
- Crocifisso di Santa Maria Novella – 1290
- Madonna col Bambino – 1295
- Storie di San Francesco – 1295-1299
- Affreschi della Cappella degli Scrovegni – 1303
- Storie dell’infanzia di Cristo; Allegorie francescane; Cappella della Maddalena – 1306-1311
- Madonna di Ognissanti – 1310
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