Il David è una statua in bronzo di Donatello alta circa 1 metro e 60, realizzata intorno al 1440 e conservata al Museo del Bargello a Firenze. Questa statua diventà famosa come la prima opera in bronzo raffigurante una figura in piedi a tutto tondo indipendente da altri elementi architettonici realizzata dall’antichità. Raffigura l’eroe biblico David con un sorriso enigmatico, con il piede posato sulla testa mozzata di Golia subito dopo averlo sconfitto. Il giovane è completamente nudo, a parte un cappello a punta decorato da una ghirlanda di alloro e gli stivali, e porta in mano la spada di Golia.
La commissione del David bronzeo non è certa. La maggior parte degli studiosi presume che la statua sia stata commissionata da Cosimo de’ Medici, ma la data precisa è sconosciuta. Quando la famiglia Medici fu esiliata da Firenze nel 1494 la statua fu trasferita nel cortile del Palazzo della Signoria, poi a Palazzo Pitti nel XVII secolo, agli Uffizi a fine Settecento e infine, nel 1865, al Museo Nazionale del Bargello, dove si trova oggi.

Dettaglio del volto del David di Donatello
L’iconografia del David di bronzo è quella consueta del personaggio: un giovane eroe in piedi con la spada in mano, la testa mozzata del nemico ai suoi piedi, simbolo di coraggio e del trionfo della ragione e della fede sulla forza bruta. Tuttavia, rispetto ai tradizionali David in marmo, che anche Donatello aveva realizzato, questo David è fisicamente più delicato, straordinariamente effeminato. Si dice che la testa sia stata ispirata dalle sculture classiche di Antinoo, uno dei favoriti dell’imperatore Adriano, famoso per la sua bellezza. Il fisico minuto della statua, in contrasto con la grande spada che tiene in mano, mostra che David ha vinto Golia non grazie alla propria forza fisica, ma per volontà di Dio. La nudità del ragazzo implica ulteriormente l’idea della presenza di Dio, contrapponendo il giovane al gigante pesantemente corazzato. David ha una posa disinvolta e fiera, ed è presentato incirconciso, come è consuetudine per i nudi maschili nell’arte rinascimentale italiana. Il volto ha un atteggiamento furbo, di superiorità e di orgoglio per l’impresa compiuta.
Torna alle Grandi opere