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Claude Monet

Claude Monet, pittore francese tra i fondatori e illustre esponente dell’impressionismo, venne introdotto alla pittura en plein air da Eugene Bodin, suo primo maestro: da lì nacque il suo interesse per la natura e la luce. I suoi dipinti sono per la maggior parte paesaggi naturali di cui il pittore imprime sulla tela l’impressione immediata che ne ha avuto, come li ha percepiti soggettivamente. Fu probabilmente il pittore più marcatamente impressionista di questa nuova corrente pittorica, e non a caso il nome “impressionismo” deriva proprio da un suo quadro: Impression. Soleil levant.

Personalità forte e carismatica, dopo il suo approdo a Parigi Monet fu ben presto restio a seguire pedissequamente le regole dell’arte accademica e uscì dagli atelier per dipingere all’aria aperta con un gruppo di amici pittori altrettanto insofferenti, che avrebbero costituito il nucleo dell’impressionismo. Dedicò molto tempo allo studio dell’acqua e a come questa reagisce con la luce, e all’osservazione dell’ambiente in diversi contesti di luminosità a seconda dell’ora del giorno e della stagione: realizzò quindi molte serie, cioè numerosi dipinti dello stesso soggetto colto in momenti diversi. Lo fece con la Cattedrale di Rouen, con le celebri Ninfee, con i Covoni di grano e con i Pioppi, dedicandosi a volte per anni allo stesso soggetto. Monet viaggiò molto, e questo fu un modo per cogliere e immortalare gli ambienti e le atmosfere più disparate, seppure la sua preferenza restasse legata alle campagne.

Il suo percorso da artista impressionista fu graduale, in continua evoluzione. Si concluse quando maturò una tecnica che prevedeva l’accostamento di colori complementari e la stesura del colore tramite piccoli tocchi sulla tela. Tra le sue opere mature citiamo per esempio Il ponte di Argenteuil.

Monet: Il ponte di Argenteuil

 Le ninfee di Monet

La serie delle Ninfee è la più celebre di Monet ed è diventata un simbolo con cui identificare questo pittore. Non è solo una preferenza dei posteri: quella delle ninfee fu la serie a cui Monet si dedicò in assoluto di più, con costanza e studio profondo, lavorando a questo soggetto per tutti gli ultimi ventisette anni della sua vita. Quando finalmente raggiunse una certa stabilità economica, dopo anni di incomprensione e povertà, Monet acquistò un casolare in campagna a Giverny e vi realizzò un grande giardino fiorito, dove il posto d’onore spettava al laghetto con le ninfee bianche e rosa che vediamo in tanti suoi dipinti, su tele di dimensioni spesso colossali (fino a quattro metri di lunghezza). Ogni dipinto rappresenta un modo diverso di vedere quell’angolo di natura privato, a seconda non solo dei cambiamenti della luce ma anche della percezione del pittore, che considera i colori in modi differenti a seconda delle impressioni del momento. Man mano che invecchia, per di più, si ammala di cataratta, e anche questo modifica la capacità e la modalità di visione dei suoi occhi, che si riflette nei suoi dipinti.

Claude Monet

Le grandi Ninfee di Monet al Museo d’Orsay a Parigi

Monet – Biografia

  • 1840 – Nasce a Parigi in una famiglia di commercianti, ma cresce in una cittadina della Normandia dove sviluppa il suo amore per la natura.
  • 1857 – Abbandona il collegio, demoralizzato dagli insuccessi nello studio, e viene incoraggiato da una zia a concentrarsi invece sulle proprie doti artistiche.
  • 1858 – Conosce Eugène Boudin, paesaggista locale che gli trasmette la passione per la pittura en plein air.
  • 1859 – Si reca per la prima volta a Parigi e si iscrive a un’accademia privata, dove poteva godere di più libertà rispetto all’accademia ufficiale.
  • 1861 – Viene chiamato per il servizio militare in Algeria.
  • 1862 – Tornato dal servizio militare, entra nell’atelier del pittore Charles Gleyre per iniziare il vero apprendistato.
  • 1863 – Si ritira con alcuni amici pittori, tra cui Renoir, nella foresta di Fontainebleau per dipingere all’aperto.
  • 1870 – Si sposa e si trasferisce in Normandia e poi nei Paesi Bassi, continuando a dipingere en plein air nonostante i suoi quadri vengano per lo più rifiutati dai circuiti tradizionali e le difficoltà economiche siano pressanti.
  • 1871 – Torna in Francia e si stabilisce in campagna ad Argenteuil, dove crea un luogo di ritrovo per i nascenti pittori impressionisti.
  • 1874 – Organizza la prima mostra ufficiale degli impressionisti nello studio del fotografo Nadar.
  • 1877 – Torna a vivere a Parigi, per osservare la realtà urbana, e vive in costanti difficoltà economiche a causa della lentezza di affermazione dell’impressionismo.
  • 1883 – Si trasferisce a Giverny in cerca di nuovi stimoli dopo il terribile colpo della morte della giovane moglie.
  • 1884 – Compie un viaggio in Costa Azzurra e in Liguria.
  • 1889 – Torna a Giverny e a Parigi entra in contatto con il gallerista Georges Petit, che finalmente lo porta al successo.
  • 1890 – Costruisce il giardino delle ninfee a Giverny.
  • 1895 – Inizia una serie di viaggi: Norvegia, più volte Londra, Venezia.
  • 1926 – Muore a causa di un carcinoma polmonare.
Claude Monet

Campo di papaveri di Monet

Monet – Opere

Per approfondimenti, cliccare sulle opere in grassetto.

  • La Grenouillère – 1869
  • Impressione, levar del sole; Regate ad Argenteuil – 1872
  • I papaveri – 1873
  • Porto ad Argenteuil – 1874
  • Donna con il parasole – 1875
  • La morte di Camille – 1879
  • Scogliere a Belle-Île – 1886
  • Covoni, fine dell’estate; Covoni di grano, effetto neve, mattina – 1891
  • Cattedrale di Rouen, facciata ovest, luce del sole – 1894
  • Ninfee rosa -1898
  • Stagno con ninfee – 1900
  • Ninfee – 1919

 

Indice materie – Arte – Claude Monet

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