Il barocco fu un movimento culturale ancora prima che artistico che si affermò a partire dal XVII sec. Fu lo stile dei poteri assoluti e della Chiesa del post-riforma. Inizialmente criticato per le forme eccessivamente elaborate e insolite, fu rivalutato solo a partire dal XIX sec. Architettura, scultura e pittura si combinano insieme per raggiungere un unico scopo, sbalordire e meravigliare con giochi di luce, colori e linee svettanti e scenografiche.
Il barocco in Italia
Roma fu la città in cui il barocco più si sviluppò in parallelo al contesto sociale, influenzato dalla presenza della Chiesa cattolica. Il papa conferì il compito di ridisegnare le direttrici della città – affinché conducessero alle opere di maggiore interesse – ad architetti come Maderno, Fontana (si occupò dell’edificazione di Palazzo Chigi e di concludere i lavori a Montecitorio) e Ponzio (che tra le altre cose realizzò il Casino di Villa Borghese). In una fase successiva i protagonisti della rinnovazione architettonica di Roma furono Bernini, Borromini e Pietro da Cortona i quali revisionarono i metodi classici di composizione architettonica per dare vita a spazi e volumi che alterano strutture e superfici incurvandole.
A Torino il protagonista di questo processo fu Guarino Guarini, capace di combinare la severità geometrica dell’architettura a decorazioni fantasiose e d’effetto scenico. A Torino realizzò la chiesa di San Lorenzo, con la pianta inserita in un’area dalla forma quadrata e alleggerita con colonne che sembrano sorreggere la cupola a base ottagonale e decorata con archi intrecciati, e la cappella della Sacra Sindone con la cupola impreziosita da inserzioni in marmo nero e da un articolato sistema di nervature e archetti che si incrociano tra loro. Nei due esempi di lavori riportati è evidente l’influenza stilistica del Borromini.
Anche in Lombardia vi furono personaggi di spicco del barocco. Giovanni Battista Crespi, meglio conosciuto come il Cerano, fu pittore, scultore e architetto dedito all’arte religiosa così come pensata dalla Controriforma. Nel corso della sua vita realizzò, per fare qualche esempio, quattro grande tele narranti le Storie di Carlo Borromeo, oggi conservate presso il Duomo di Milano, e la Crocifissione in cui utilizzò tonalità livide per esprimere la commovente religiosità del soggetto pittorico. Merita una citazione Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, conosciuto in particolare per gli affreschi realizzati per il Sacro Monte di Varallo e il Sacro Monte di Varese. Nel panorama lombardo ricordiamo anche Giulio Cesare Procaccini, illustre personaggio nella Milano seicentesca, che interpretò il tema religioso e lo espresse in toni delicati e melanconici evidenti nei dipinti Miracoli di San Carlo al Duomo di Milano. Va ricordato, infine, Francesco Maria Richini. Egli fu il primo a progettare una planimetria per la realizzazione del Duomo per il quale propose anche due progetti per la facciata e ne divenne capomastro nel 1605. Di sua produzione anche Palazzo Brera e Palazzo Durini, entrambi a Milano.
Nel panorama veneto, e a Venezia in particolare, architetto di punta fu Baldassarre Longhena che per la chiesa di Santa Maria della Salute progettò uno spazio ottagonale sormontato da una cupola e antecedente al presbiterio coperto da un’altra cupola, più piccola rispetto alla precedente. All’esterno, i campanili e i contrafforti fanno da raccordo tra la possente base e la grande cupola. È un esempio di abilità nella resa scenografica e nel ricercare la perfetta organizzazione degli spazi.
Il barocco europeo
Anche in Europa il XVII sec. fu ampiamente occupato dallo stile barocco.
In Francia, evidenti esempi della corrente artistica sono Versailles e il Louvre. Il barocco francese risente dell’assolutismo del re Luigi XIV che assunse tratti classicheggianti: si ripresero le forme delle colonne e dei frontoni, ma in chiave fortemente monumentale. La costruzione dei giardini, geometrica e ordinata, fu uno degli aspetti caratteristici del barocco; si possono ricordare, come esempio, i giardini di Versailles e alle Tuileries.

La fontana di Apollo nei giardini di Versailles
In Spagna il superamento del manierismo avvenne grazie al lavoro rivoluzionario del pittore Jusepe de Ribera, meglio conosciuto come Spagnoletto, che osservò i lavori dei seguaci di Caravaggio durante il soggiorno in Italia e ne trasse ispirazione per realizzare opere innovative e ricche di espressività. Velázquez fu invece l’artista spagnolo che nel periodo barocco più si distinse tra gli altri. Fu capace di trovare il perfetto connubio tra realismo e rispetto delle formalità decorative.
L’Olanda e le Fiandre interpretarono il barocco con uno stile originale, coerentemente al clima culturale che le distinse. Jan Vermeer sviluppò il tema della luce nei suoi dipinti raffiguranti la quotidianità nelle case dell’epoca e donne borghesi dedite alle loro attività. L’olandese Rembrandt è considerato uno dei più grandi pittori della storia dell’arte; fu sottile ritrattista, grande indagatore del valore dei chiaroscuri (Sansone accecato dai filistei) e fu impareggiabile nel rendere sulla tela i più intimi stati d’animo.
Grande maestro fiammingo fu Pieter Paul Rubens. Egli viaggiò in Italia dove entrò in contatto con il classicismo rinascimentale che lo influenzò e che riutilizzò nelle sue composizioni pittoriche affiancandole ai disegni, alle forme e a tutti gli elementi compositivi barocchi.

Adorazione dei pastori (Rubens)
Indice materie – Arte – Precedente: Caravaggio – Barocco – Successivo: Bernini