L’arte romanica è la corrente dell’arte medievale che si diffuse a partire dal X sec. d.C circa, come derivazione dell’arte romana in senso ampio ma in un contesto storico permeato dalla spiritualità, soprattutto religiosa. Il romanico fu una corrente artistica fatta da tante scuole locali diverse, ognuna delle quali valorizzò aspetti differenti dello stile romanico. Visto l’incremento demografico di quegli anni fu necessario intensificare l’attività edilizia. E fu proprio nei nuovi centri urbani che sorsero le cattedrali, edifici architettonici di punta nell’architettura romanica. Solitamente la cattedrale veniva costruita con pianta a croce, 3 o 5 navate e un’abside terminale. Arco a tutto sesto (contraddistinto da una volta a semicerchio), volte a botte (di fatto una copertura semicilindrica) o a crociera (costituita dall’intersezione di due volte a botte uguali) e contrafforti (sostegni pieni, a sezione quadrangolare, collocati opportunamente per rinforzare la struttura) furono scelti come elementi tipici di tali edifici.
I monaci erano soliti costruire la chiesa, gli ambienti di preghiera e di lavoro gli uni vicini agli altri creando un complesso architettonico denominato abbazia in quanto diretto da un abate. L’abbazia fu un edificio tipico dell’architettura romanica; solitamente era composta dalla chiesa, da un chiostro, da una sala adibita alle riunioni del collegio di monaci (capitolo), da una mensa, dalla cucina, dal dormitorio, dal giardino ecc. Celebre è l’abbazia di Cluny, in Francia.
La scultura era subordinata all’architettura: capitelli e architravi venivano utilizzati come decorazioni nelle cattedrali; i motivi nascevano dalla fantasia dell’artista secondo il gusto del fantastico dell’epoca. Anche i portali d’ingresso erano il risultato dell’arte scultorea e spesso illustravano episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento.
La pittura ebbe uno sviluppo più tardivo e frammentario. Nell’Italia meridionale si crearono ancora opere musive ben lontane dallo stile romanico. La pittura romanica si espresse soprattutto con l’affresco (ancora visibili quelli del battistero di Novara, per esempio), con la pittura su tavola, in cui soggetto ricorrente fu Cristo crocifisso, e con la miniatura, tecnica pittorica di dettagli e di particolari in cui i monaci eccellevano.
Gli esempi più celebri di arte romanica sono la basilica di Sant’Ambrogio a Milano, la piazza dei Miracoli a Pisa (compresi la cattedrale, la torre pendente e il battistero che lì furono costruiti), la basilica di San Miniato a Firenze, il duomo di San Marco a Venezia, la basilica di San Nicola a Bari e il duomo di Monreale a Palermo.

Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, esempio di architettura romanica
Arte romanica – Caratteristiche
Le caratteristiche principali dell’arte romanica, pur con le varie declinazioni, possono essere sintetizzate come segue:
- architettura dalle forme squadrate e regolari con murature molto spesse
- uso massiccio delle volte, soprattutto a crociera
- chiese con piante a croce latina divise all’interno in campate
- arcate cieche sulle pareti esterne degli edifici
- scultura di tema religioso e fortemente volumetrica.
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