Le prime forme di arte preistorica rinvenute risalgono all’epoca precedente l’uso della scrittura. Si definisce arte preistorica tutta l’arte prodotta dal Paleolitico all’Età del bronzo. In queste sue prime manifestazioni, l’arte assume un carattere mistico religioso e ha come oggetti ricorrenti l’ambiente e la vita quotidiana. Solo a partire dall’Età del bronzo l’arte inizia ad assumere scopi puramente decorativi.
La creatività e l’immaginazione furono probabilmente alcune delle caratteristiche che determinarono la predominanza di alcune specie di uomini sulle altre, indicando un maggiore sviluppo cerebrale.
Meritano una menzione le pitture rupestri ritrovate sulle pareti di caverne e spesso rappresentanti scene di caccia, le grandi pietre disposte e utilizzate probabilmente come monumenti funebri (i dolmen e i menhir) e i primi utensili, di epoca meno arcaica, ottenuti dalla fusione dei metalli.
Nel Paleolitico gli uomini erano raccoglitori e cacciatori, perciò la loro arte riflette la loro vita quotidiana e rappresenta principalmente animali e scene di caccia, soprattutto nella forma di dipinti murali, ma sono state rinvenute anche statuette di figure femminili realizzate con diversi materiali, come corno, avorio, osso o pietra. I materiali utilizzati per i dipinti murali erano invece per lo più terre, grasso animale e sangue. Entrambe queste espressioni artistiche avevano probabilmente funzione propiziatoria: le prime della caccia, le seconde della fecondità, entrambe indispensabili per la sopravvivenza.

Copia della celebre Venere di Willendorf, statua dell’età paleolitica che mostra una figura femminile con tutti gli elementi legati alla fertilità molto accentuati
Nel Neolitico avviene il passaggio all’agricoltura e all’allevamento, che introduce nelle espressioni artistiche umane utensili come vasi e anfore, decorati con motivi geometrici, e immagini di figure umane seppur molto stilizzate.
Nell’Età del bronzo un nuovo materiale, più facilmente lavorabile, cambia la vita quotidiana degli uomini e anche la loro attività artistica: gli oggetti ornamentali si moltiplicano e diventano più complessi, come le statuette in bronzo a tutto tondo, per lo più di figure guerriere. Sempre in questa fase compaiono le prime complesse costruzioni in pietra, come i sopraccitati dolmen, ma anche i nuraghe in Sardegna.
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