L’arte bizantina nacque e si sviluppò in seguito alla caduta dell’impero romano d’Occidente, nel 476 d.C. Prese spunto dalla tradizione artistica romana, ma furono ben presto introdotte novità stilistiche che ancora oggi rendono immediatamente riconoscibili le produzioni di origine bizantina. Nell’architettura, i primi importanti cambiamenti si ebbero già durante il regno di Giustiniano. Innanzitutto la copertura delle chiese, solitamente piana e sorretta da colonne o pilastri, si fece a volta, poi comparvero l’iconostasi, ovvero un divisorio tra il presbiterio, la zona della chiesa riservata al clero officiante, e la navata, decorata con immagini sacre, e le transenne a traforo, ricche di bassorilievi e intagli, aggiunte col solo scopo di impreziosire gli ambienti.
Il mosaico, elemento distintivo dell’arte bizantina, fu molto utilizzato per adornare chiese e basiliche. A Salonicco e a Ravenna si possono ammirare tutt’oggi esempi importanti di arte musiva. Le figure furono rappresentate con pose plastiche ed espressioni severe, in linea con la nuova tendenza ad astrarre le scene. Tema ricorrente delle raffigurazioni musive fu la cristianità, in varie espressioni (evangelisti, simbolismi religiosi ecc.); si diede spesso anche risalto al forte legame tra potere imperiale e potere religioso. La chiesa di San Vitale, il mausoleo di Galla Placidia a Ravenna e la chiesa di San Giorgio a Salonicco sono alcuni dei luoghi in cui sono ancora visibili importanti cicli musivi dell’arte bizantina.
Arte bizantina – Immagini

Esempio di iconostasi nella cattedrale del monastero di Valaam (Carelia)

Basilica di San Vitale (Ravenna)

Ravenna, il Mausoleo di Galla Placidia e la chiesa di Santa Maria Maggiore

Mausoleo di Galla Placidia – Il buon Pastore (contornato da mosaici)

Mosaico bizantino nella basilica di San Vitale (Ravenna): l’imperatore Giustiniano, il vescovo Massimiano e il generale Belisario.

Chiesa di San Giorgio (Salonicco, l’antica Tessalonica)
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