I popoli della Terra dovrebbero fare esclusivamente riferimento al concetto di etnia. In antropologia il concetto di etnia indica un raggruppamento umano basato su comuni caratteri culturali e linguistici, che condivide tradizioni e memorie e si percepisce come un’identità distinta rispetto ad altre, ma esso viene spesso messo in relazione all’unità politica, definita dal concetto di nazione. Scorretto considerarlo sinonimo del concetto di razza. La razza è un raggruppamento d’individui costituito empiricamente riferendosi a caratteri somatici esteriori comuni (per esempio razza bianca); per l’analisi genetica il concetto di razza non ha fondamento, ma è stato spesso utilizzato per operare arbitrarie differenziazioni sul piano sociale e politico.
Le attuali classificazioni indicano più di 150 gruppi etnici nel mondo. Molti di questi rappresentano la popolazione predominante di interi Stati. Le etnie riconducibili a nazioni (bielorussi, moldavi ecc.) sono riportate sotto lo Stato corrispondente (materia Geografia) sotto la voce Antropologia; le etnie non riconducibili a nazioni sono qui brevemente descritte.
Popoli della terra: le etnie non riconducibili a nazioni
Akan – Gruppo etnico dell’Africa occidentale, in particolare Ghana e Costa d’Avorio, composto da diversi sottogruppi accomunati dalle lingue del ramo Kwa e dall’organizzazione sociale in clan matrilineari.
Amhara – Gruppo etnico di origine semitica dell’Etiopia, dove abitano l’omonima regione, anche se nel tempo si sono diffusi anche nel resto del Paese, come testimonia la loro lingua, l’amarico, che è quella ufficiale dell’Etiopia.
Assamesi – Gruppo etnico indigeno della regione indiana dell’Assam, composto da vari sottogruppi di diversa origine accomunati dalla lingua assamese.
Baluba – Gruppo etnico della famiglia bantu dell’Africa centrale, stanziato in particolare nella Repubblica democratica del Congo e diviso in gruppo orientale e gruppo occidentale. Entrambi i gruppi sono caratterizzati da una società pastorale, ma si differenziano per la varietà linguistica parlata e per il maggiore sviluppo culturale dei baluba orientali.
Baschi – Gruppo etnico nativo dei Pirenei occidentali, concentrato nella regione settentrionale spagnola definita appunto Paesi Baschi, e nella parte francese di questa zona dei Pirenei. La popolazione basca ha sempre difeso la propria specificità e autonomia rispetto agli spagnoli, rivendicando la propria appartenenza a una comunità autonoma e l’ufficialità della propria lingua, il basco (o “euskara”), isolata rispetto a tutte le lingue europee. Questo isolamento deriva probabilmente dal legame con le lingue delle prime popolazioni iberiche che abitarono questa zona, che a differenza delle altre della penisola non si mescolarono con le popolazioni indoeuropee, mantenendo vivi i caratteri culturali che costituiscono l’identità basca.
Bosgnacchi – Gruppo etnico slavo meridionale che insieme a serbi e croati costituisce la popolazione della Bosnia-Erzegovina e si differenzia dagli altri due gruppi principalmente per la religione e la cultura musulmane.
Catalani – Gruppo etnico di origine latina della Catalogna, regione autonoma della Spagna nordorientale, dotato di una cultura e di una lingua proprie e specifiche rispetto a quelle spagnole per le diverse vicende storico-culturali di questa zona. La lingua catalana appartiene alla famiglia neolatina come quella spagnola e i catalani sono generalmente bilingue. Vengono talvolta definiti catalani anche gli abitanti di Andorra, il solo Stato in cui la lingua catalana è l’unica lingua ufficiale.
Ceceni – Gruppo etnico caucasico del Caucaso settentrionale, concentrato nella repubblica autonoma della Cecenia all’interno della Federazione russa e caratterizzato da un forte sentimento identitario che ha condotto la popolazione a lottare a lungo, ma invano, per l’indipendenza. La peculiarità dell’identità cecena deriva dalla mescolanza tra l’impronta russa e l’influenza ottomana, che ha determinato la diffusione della religione e della cultura islamiche.
Chewa – Gruppo etnico della famiglia bantu dell’Africa centro-meridionale (Malawi, dove la lingua chichewa è ufficiale, Zambia, Mozambico, Tanzania) diviso in clan guidati da un unico capo assoluto e organizzati in famiglie matrilineari, ma anche articolato in una serie di società segrete rituali.
Circassi – Gruppo etnico caucasico della valle del fiume Kuban’, a est del mar Nero, ma concentrato oggi soprattutto in Turchia dopo l’invasione russa dei territori circassi. Questa dispersione ha causato la perdita di molti elementi culturali dei circassi, che hanno abbandonato le proprie religioni tradizionali in favore dell’islam e hanno assunto le lingue dei territori dove si sono stabiliti, mentre in pochi mantengono la lingua circassa.
Curdi – Gruppo etnico iranico della regione del Kurdistan, oggi suddivisa tra Turchia, Iran, Iraq, Siria e Armenia, coinvolto spesso in lotte per la rivendicazione di uno Stato indipendente o per il riconoscimento di autonomia e identità etnica nei Paesi in cui è diffuso. I curdi mantengono alcuni elementi dell’antica organizzazione sociale in tribù seminomadi e possiedono tre dialetti che formano nell’insieme una lingua curda.
Fiamminghi – Gruppo etnico germanico della regione delle Fiandre, nel Belgio settentrionale, caratterizzato dalla mescolanza, a livello linguistico e culturale, di elementi germanici ed elementi francesi, e dotato di una propria lingua, il fiammingo, ufficiale in Belgio e simile all’olandese, oltre che di una tradizione artistica molto ricca che sostiene lo storico orgoglio identitario di questa popolazione.
Fula o fulbe – Gruppo etnico dell’Africa occidentale diffuso in 15 Stati come minoranza etnica, i cui componenti vivono disseminati fra le altre popolazioni, organizzati in piccoli gruppi familiari per lo più seminomadi. A questa etnia si deve l’introduzione e la diffusione della religione islamica nell’Africa settentrionale dopo la sua conversione nel XIX secolo.
Gallesi – Gruppo etnico di origine celtica del Galles, regione della Gran Bretagna situata a sud-ovest dell’isola britannica. Gli abitanti di questa regione si riconoscono generalmente sia come inglesi sia come gallesi e nonostante la lingua inglese sia predominante, il gallese continua a essere oggetto di valorizzazione insieme alla cultura tradizionale della regione.
Haussa – Gruppo etnico caratterizzato dall’incrocio fra elementi sudanesi, berberi e arabi, diffuso soprattutto in Niger e Nigeria e organizzato in clan patriarcali secondo una struttura sociale piramidale. Gli haussa sono uno dei gruppi culturalmente più avanzati della regione subsahariana, e la loro importanza è testimoniata dal fatto che la loro lingua, lo haussa, viene utilizzata come lingua commerciale anche al di fuori delle zone abitate da questa popolazione.
Hazara – Gruppo etnico di origine mongolica insediato nella regione montuosa centrale dell’Afghanistan, di cui in passato costituiva l’etnia principale, e oggi decimato dal conflitto con l’etnia pashtun, da cui si differenzia principalmente per la fede islamica prevalentemente sciita invece che sunnita e per la lingua, il dari, un dialetto persiano.
Hui – Gruppo etnico cinese concentrato nella zona nord-ovest della Cina e riconosciuto come minoranza etnica, nonostante si differenzi dal gruppo principale, gli Han, più che altro per la religione islamica e le usanze correlate, che contrastano con alcuni aspetti caratteristici della cultura Han.
Hutu – Gruppo etnico della famiglia bantu dell’Africa centrale, concentrato in particolare nella regione dei grandi laghi tra Burundi e Ruanda e di tradizione agricola. Gli hutu condividono la stessa lingua, la religione e molti elementi culturali con l’altro gruppo dominante in questi Paesi, quello dei tutsi, di tradizione pastorale, ma le differenze tra i due gruppi sono state accentuate ed esasperate dalle politiche coloniali.
Igbo – Gruppo etnico di origine sudanese della Nigeria sud-orientale, costituito da un insieme di popolazioni accomunate dai dialetti della famiglia kwa e da numerosi elementi culturali, come l’organizzazione sociale patrilineare e per classi di età, l’apertura alla cultura occidentale e l’intraprendenza economica, che ha reso gli igbo molto influenti nella loro zona.
Malayali – Gruppo etnico dravidico (il ceppo etnolinguistico indiano più antico) della regione del Kerala, nell’India meridionale, di religione induista, organizzato in caste e avente come lingue ufficiali sia il malayalam sia l’inglese.
Manciù o Manchu – Gruppo etnico di origine mongolica della Manciuria, nella Cina nord-orientale, l’unico sopravvissuto delle antiche civiltà di questa regione e presente anche in Siberia. L’identità etnica manciù è stata quasi del tutto assimilata a quella del gruppo etnico predominante in Cina, gli han, e anche la lingua manciù è stata quasi del tutto soppiantata dal cinese mandarino come prima lingua.
Mandingo – Gruppo etnico dell’Africa occidentale (Guinea, Mali, Gambia, Costa d’Avorio, Senegal, Sierra Leone) costituito da un insieme di popolazioni culturalmente e linguisticamente affini suddivise tra islamici a nord, più aperti al commercio e alle civiltà straniere, e animisti a sud, più legati alle tradizioni e ai lavori manuali.
Maori – Gruppo etnico austronesiano della Nuova Zelanda organizzato in tribù e socialmente molto stratificato, drasticamente ridotto dalla penetrazione coloniale inglese, rispetto alla quale hanno sempre difeso la propria identità culturale, legata alla lingua maori, insegnata insieme all’inglese, e alle tradizioni artistiche e rituali, come quelle dei caratteristici tatuaggi.

Il tradizionale saluto maori fatto premendo contemporaneamente il naso e la fronte contro quelli della persona che si intende salutare.
Marathi – Gruppo etnico indoariano della regione del Maharashtra, nell’India sud-occidentale, organizzato in caste e prevalentemente induista, riconosce come unica lingua ufficiale il marathi.
Masai – Gruppo etnico nilotico dell’Africa orientale (Kenya e Tanzania), il più numeroso di questa famiglia. I membri di questo gruppo sono noti guerrieri e allevatori seminomadi (anche se oggi molti diventano stanziali), sono organizzati socialmente in classi di età e tendono a mantenersi isolati rispetto agli influssi stranieri.
Oriya – Gruppo etnico indoariano della regione di Orissa, nell’India orientale, quasi totalmente induista e caratterizzato da una certa chiusura verso le influenze esterne che si è tradotta nella conservazione di tradizioni sociali e religiose tribali, scomparse in molte altre aree nel Paese.
Oromo – Gruppo etnico cuscitico dell’Africa orientale (Etiopia, Eritrea, Kenya) caratterizzato da un’organizzazione sociale per classi di età. Gli oromo mantengono la propria lingua e la propria identità etnica, ma hanno abbandonato quasi del tutto le religioni tradizionali in favore dell’islam e del cristianesimo, in quanto culti dei popoli che in passato si contendevano la dominazione sull’ Etiopia.
Pigmei – Gruppo etnico dell’Africa equatoriale (Congo, Gabon, Camerun), costituito da un insieme di popolazioni accomunato dalla statura molto bassa (meno di 150 cm), da una cultura materiale estremamente semplice, dal legame profondo con l’ambiente della foresta e da concezioni religiose molto complesse di tipo animista.
Punjabi – Gruppo etnico indoariano della regione del Punjab, divisa fra Pakistan e India, composto da tribù originariamente eterogenee la cui identità condivisa è soprattutto geografica, linguistica e culturale. Dal punto di vista religioso invece i punjabi si dividono in tre sottogruppi: musulmani, sikh e induisti.
Quechua – Gruppo etnico dell’America meridionale discendente degli inca e diffuso oggi in Perù, Ecuador e Bolivia. Nonostante la conquista coloniale abbia stravolto notevolmente le abitudini e le tradizioni delle popolazioni quechua, esse mantengono l’organizzazione sociale in comunità dotate di un forte spirito di gruppo, accentuato dai matrimoni endogami e dalla condivisione del lavoro. L’influenza occidentale ha determinato anche la conversione dei quechua al cattolicesimo, a cui si mescolano tuttavia ancora elementi delle religioni tradizionali.

Due donne indigene quechua in abiti tradizionali che camminano lungo il sentiero verso il porto di Isla Taquile con il lago Titicaca sullo sfondo.
Rom – Gruppo etnico molto complesso costituito in realtà da diversi gruppi di popolazioni tradizionalmente nomadi di cui si ipotizza una comune origine nell’India settentrionale, da dove poi gli spostamenti avrebbero portato le diverse comunità in varie zone dell’Asia e dell’Europa orientale e centrale, determinando notevoli differenze culturali e linguistiche. Non tutti i rom infatti parlano la lingua romanī e non tutti sono nomadi. Aspetti comuni sono invece l’organizzazione sociale basata sulla famiglia, l’assorbimento di elementi linguistici e religiosi del territorio di stanziamento, l’adozione di particolari sistemi di amministrazione della giustizia interni alla comunità, la separazione rispetto alla società presso cui ci si insedia.
Scozzesi – Gruppo etnico di origine germanica e celtica della Scozia, regione settentrionale della Gran Bretagna. Gli scozzesi fanno parte, insieme agli irlandesi, del ramo gaelico delle popolazioni celtiche, e questo ha determinato lo sviluppo di tradizioni, costumi, elementi culturali specifici rispetto a quelli inglesi, fondamento di un sentimento identitario forte che spesso anima anche desideri indipendentisti. Nonostante ciò la popolazione scozzese ha assorbito anche l’identità inglese e parla per la maggior parte l’inglese, mentre lo scozzese e soprattutto il gaelico sono conosciuti e usati da una piccola parte di essa.
Sindhi – Gruppo etnico indoariano della provincia pakistana del Sindh, diffuso però anche in India con una suddivisione generalmente religiosa delineatasi con i movimenti migratori seguiti all’indipendenza del Pakistan dall’India: i sindhi pakistani sono per lo più musulmani, i sindhi indiani invece induisti, ma entrambi parlano la lingua sindhi.
Sundanesi – Gruppo etnico austronesiano della parte occidentale dell’isola di Giava, dove rappresentano la seconda etnia dopo i giavanesi, con cui presentano molte somiglianze culturali e linguistiche, ma dai quali si differenziano sia per alcuni aspetti somatici sia per la religione islamica e il minore legame con la cultura induista.
Tamil – Gruppo etnico dravidico dell’India meridionale e della parte settentrionale dello Sri Lanka, in prevalenza induista e molto legato alla lingua tamil, una delle più antiche dell’India e fra le prime ad avere un uso letterario.

Contadine tamil nello Stato federato del Tamil Nadu
Tatari – Gruppo etnico di origine turca della Russia meridionale e del Caucaso, oggi presenti anche in Europa orientale e in Siberia. Originariamente nomadi, i tatari hanno assunto caratteristiche diverse a seconda del luogo dove si sono stanziati, mantenendo per esempio le proprie tradizioni e credenze religiose in Siberia e invece cedendo all’islamizzazione e alla cristianizzazione in Asia e in Europa. I dialetti tatari sono invece generalmente mantenuti, in forme diverse.
Telugu – Gruppo etnico dravidico dell’India sud-orientale, tra i maggiori del subcontinente indiano, la cui lingua, il telugu, è appunto una delle più parlate nel Paese.
Tuareg – Gruppo etnico berbero dell’Africa sahariana (Algeria, Niger, Mali, Libia) di tradizione nomade, ma oggi in parte sedentarizzato. I tuareg sono organizzati in clan, possiedono una propria lingua e una propria scrittura e sebbene siano di religione islamica mantengono alcuni elementi animistici e alcune particolarità come la monogamia e la cultura matriarcale.

Un tuareg nel deserto del Sahara
Tutsi o Vatussi – Gruppo etnico della famiglia bantu dell’Africa centro-orientale (Burundi, Ruanda, Uganda), di tradizione pastorale e legato da numerose somiglianze culturali e linguistiche all’altra etnia prevalente nell’area, gli hutu, di tradizione agricola, con la quale tuttavia è in conflitto a causa dell’introduzione di divisioni razziali da parte dei coloni.
Valloni – Gruppo etnico di origine in parte latina e in parte germanica, di lingua francese, che costituisce la popolazione della metà sud-orientale del Belgio, dove è uno dei due elementi etnici, culturali e linguistici principali insieme ai fiamminghi. I valloni possiedono un proprio dialetto, il vallone, molto usato e diverso dal francese per alcuni elementi germanici e un carattere più conservativo.
Yoruba – Gruppo etnico sudanese dell’Africa occidentale (Nigeria, Benin, Togo) diviso fra musulmani, a nord, e cristiani, a sud, ma accomunato nel suo insieme dalla persistenza di elementi dei culti tradizionali politeistici, da un’articolata organizzazione politica e sociale e da una notevole vitalità culturale.
Zhuang – Gruppo etnico autoctono della regione dello Zhuang nella Cina meridionale, rappresenta la principale minoranza in Cina, cioè la popolazione più numerosa dopo gli han. Si differenziano da questi ultimi per la lingua, un insieme di varietà del gruppo thai, anche se l’educazione scolastica prevede anche il cinese mandarino, e per le religioni animiste.
Zulù – Gruppo etnico della famiglia bantu dell’Africa meridionale (Sudafrica, Malawi, Swaziland, Lesotho), il principale dell’area, organizzato in clan patrilineari e divisi per classi di età, oggi fortemente europeizzato.
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