In genere Torre e pedone vincono con il solo pezzo minore, ma contro l’Alfiere esistono posizioni patte se il Re debole è prossimo all’angolo buono (del colore opposto a quello dell’Alfiere).
Pedone d’Alfiere in sesta
Per pareggiare:
- l’Alfiere deve controllare la diagonale che batte sulla settima (nel caso sottoriportato f7);
- il Re nero sta davanti al pedone;
- se il Re bianco va in g6, l’Alfiere dà scacco.
Ecco la Szabo-Botvinnik (Budapest 1952):
B
1.Tb4 [1.f7 Rg7= (1…Axf7?? 2.Rf6 e vince)] 1…Aa2 [unica] 2.Rf5 Ad5 [rimanendo sulla diagonale] 3.Rg6 Af7+ 4.Rg5 Ad5 5.Th4 Ab3 6.Th8+ Rf7 7.Th7+ Rf8 8.f7 Re7 9.Rg6 Ac4 10.Tg7 Ab3 11.f8D+ Rxf8 12.Rf6 Re8 13.Te7+ Rf8=.
Pedone di Torre in quinta o in sesta
Se il Re della parte debole è nell’angolo buono e il pedone non ha oltrepassato la linea mediana della scacchiera, per pareggiare basta che l’Alfiere resti sulla diagonale che controlla la settima casa del pedone.
Ecco due esempi. Iniziamo con il pedone in quinta (Lequesne e Berger):
N
1…Rg8 2.Tg7+ Rf8! [2…Rh8?? 3.Td7 e vince avanzando il pedone fino in h7 3…Ac4 4.Rg6 Aa2 5.Th7+ Rg8 6.Tb7 Rh8 7.h6 Ad5 8.Te7 Aa2 9.h7 Ab1+ 10.Rh6 Ag6 11.Tb7 Axh7 12.Txh7+ e vince] 3.Tg4 Ac2 4.Tc4 [4.Rg5 Rg7=] 4…Ab1 5.Tf4+ Rg8=
Ecco invece un esempio offerto da de la Villa con il pedone in sesta.
B
1.Tc7 Ad3 2.Rf6 Ae4 3.h7 Axh7=
Più complessi sono i casi di Torre e pedone contro Alfiere e pedone. Se i due pedoni sono contrapposti, Dvoretsky ammonisce dal mettere il pedone sulla casa dello stesso colore dell’Alfiere perché
- il Re forte può avanzare sulle case di colore opposto
- allontana il Re dal pedone
- vince restituendo la qualità.