Il matto del corridoio è uno dei tanti schemi di matto. Assume una valenza particolare perché, a differenza degli altri, può presentarsi in ogni partita perché è abbastanza usuale arroccare corto e che i tre pedoni dell’arrocco non vengano spinti (è tipico dei principianti spingere di un passo uno dei tre pedoni per scongiurare il matto del corridoio, di fatto spesso perdendo semplicemente un tempo!). La Donna o una Torre possono pertanto dare matto sull’ultima traversa.
In genere il difensore si accorge del pericolo quando è diretto (per esempio il Bianco può giocare Te8#) e non ha difficoltà a spingere un pedone (la scelta del pedone da spingere dipende dalle esigenza della posizione). Si può parlare di tema tattico del matto del corridoio quando la parte forte sacrifica materiale per rendere possibile lo scacco fatale.
Una versione più sofisticata si ha quando il Re sembra godere di una certa libertà, ma di fatto le case di fuga sono inaccessibili, proprio come se ci fossero i tre pedoni a impedirlo. Nella McShane-Mirumjan (Lippstach, 1999) il Bianco si sentì abbastanza sicuro da attaccare la Donna con Te3-d3.
N
Seguì l’agghiacciante 1…Ac4! Ora sia 2.Cxe8 (perde un pezzo), sia 2.Txd4 (c’è il matto dopo 2…Te1+ 3.Tf1 Tf1#), sia 2.Cxc4 Te1# sono perdenti!