La prevenzione andrologica si rivela fondamentale per garantire la salute maschile e assicurare l’assenza di disturbi all’apparato genitale.
A occuparsi di questa branca della medicina è l’andrologo, professionista che si occupa in maniera specifica dello studio, della diagnosi e del trattamento delle principali disfunzioni sessuali dell’uomo.
Rivolgersi a un andrologo Milano esperto permette di individuare malattie o eventuali patologie congenite che possono verificarsi a carico dell’apparato genitale maschile.
Prevenzione andrologica: quando farla
La prevenzione andrologica è importante per curare in tempo eventuali patologie che possono insorgere a carico dell’apparato genitale maschile. Per scongiurare il peggio diciamo che la visita andrologica dovrebbe essere fatta ogni qualvolta si accusa un disturbo all’apparato uro-genitale.
In realtà, non esiste un’età specifica che implica il sottoporsi a una visita di questo tipo, tuttavia, per una corretta prevenzione è bene farla a partire dall’adolescenza fino alla vecchiaia.
Nello specifico, la prima visita dovrebbe avvenire quando si sviluppa l’apparato riproduttivo, quindi attorno ai 14 e i 16 anni. Successivamente dovrebbe essere ripetuta attorno agli 18 e i 20, e poi con cadenza regolare, almeno ogni due o tre anni, fino all’età adulta.
Rivolgersi all’andrologo è molto importante ed è l’unica soluzione per individuare eventuali problematiche relative alla sfera sessuale maschile, che possono influire sulla fertilità del paziente.

La prevenzione andrologica è importante per curare in tempo eventuali patologie che possono insorgere a carico dell’apparato genitale maschile
Prevenzione andrologica: come si fa
La visita andrologica è dunque il primo passo importante per la prevenzione di problemi riguardanti l’apparato genitale maschile. È doveroso sottolineare che la visita andrologica non è affatto dolorosa e non serve alcuna specifica preparazione per eseguirla.
Se però sono stati già effettuati degli esami al riguardo è bene ricordare di sottoporli al controllo dello specialista, quindi nel giorno della visita è bene portare con sé i risultati.
La visita andrologica si svolge in ambulatorio e l’andrologo inizia ponendo al paziente una serie di domande per conoscere le sue abitudini di vita. Le domande riguardano l’alimentazione, l’attività fisica se praticata, disturbi sessuali, la presenza di eventuali patologie familiari.
Tutte le informazioni raccolte dall’andrologo servono per effettuare l’anamnesi e avere un quadro chiaro della situazione del paziente. Poi si procede con il controllo del corpo, una fase in cui l’andrologo valuta il modo in cui sono distribuiti lungo il corpo il grasso e i peli, osserva con attenzione la forma delle mammelle e naturalmente anche lo stato del pene e dei testicoli.
Durante la visita lo specialista valuta anche il rapporto altezza e apertura delle braccia, in modo tale da individuare se è presente la sindrome di Klinefelter, una malattia genetica che colpisce solo i maschi e che può comportare una diminuzione della fertilità.
L’esame si conclude con l’analisi del pene e dei testicoli; l’andrologo ne valuta la forma, le dimensioni, la dilatazione dei vasi sanguigni e la sensibilità.
Oltre la soglia dei 50 anni occorre sottoporsi a un ulteriore accertamento, che consiste nell’esame della prostata. Nel caso l’andrologo abbia dei dubbi consiglierà al paziente di fare degli esami ormonali, del liquido seminale, delle urine, e altri esami che possono chiarire la situazione clinica.
È importante mettere da parte ogni imbarazzo e non sottovalutare alcun sintomo dell’apparato uro-genitale. La visita andrologica può essere decisiva per risolvere problemi anche gravi a ogni età, per cui una diagnosi precoce consente di mantenersi in salute.
Prevenzione andrologica: perché fare i check up
I check up di prevenzione oncologica consistono in un insieme di analisi che permettono allo specialista di verificare lo stato di salute del paziente e di individuare se sono presenti formazioni neoplastiche.
Tra gli esami da effettuare vi sono ecografia ai testicoli, emocultura con ricerca di specifici marker tumorali, elettrocardiogramma, ecografia addome, radiografia del tronco; se vi sono sospetti su eventuali patologie sono consigliate anche la risonanza magnetica o la TAC.
Fra gli ulteriori esami utili per la prevenzione andrologica vi sono anche la visita clinica con esplorazione rettale, il dosaggio del PSA, il cui aumento nel sangue potrebbe segnalare la presenza di un tumore, l’ecografia transrettale.
Il risultato del check-up permette di ottenere uno screening completo della situazione del paziente; l’andrologo esaminerà le informazioni raccolte e valuterà se vi sono eventuali anomalie. I check-up sono infatti fondamentali per prevenire un eventuale tumore alla prostrata e permettono di individuarlo per tempo.
Una diagnosi precoce permette di agire tempestivamente e assicura elevate probabilità di guarigione. Intervenendo subito con terapie mirate si impedisce l’avanzamento o l’ulteriore peggioramento della patologia in corso. Solo con un check-up completo è possibile rilevare la presenza di determinate malattie che insorgono spesso senza segni palesi.
A maggior ragione, se si presenta anche un minimo disturbo all’apparato uro-genitale, soprattutto se si è in età avanzata, è necessario ricorrere all’andrologo. Se lo specialista lo ritiene necessario è bene sottoporsi a tutti gli esami consigliati per trovare la soluzione e risolvere il disturbo prima che possa degenerare in qualcosa di più grave.