I polipi nasali (poliposi nasale) sono noduli non cancerosi a forma di goccia e dalla consistenza piuttosto morbida che si sviluppano sul rivestimento delle cavità o dei seni paranasali.
Pur essendo una patologia benigna, i polipi nasali possono rappresentare un problema piuttosto serio; i noduli molto piccoli possono essere asintomatici e non causare nessun tipo di problema, ma quelli di dimensioni maggiori possono causare notevoli disagi. Peraltro la malattia, pur essendo curabile, è gravata da frequenti recidive.
In alcuni casi, come detto, i polipi nasali sono e rimangono asintomatici, molte volte però si sviluppano lentamente, ma progressivamente arrivando a ostruire le cavità nasali determinando un blocco a volte totale della respirazione nasale, una condizione decisamente seria e particolarmente invalidante.
I polipi nasali sono un’evenienza relativamente comune (alcuni autori stimano che ne sia interessato circa il 10% della popolazione adulta); anche se gli adulti sono i soggetti maggiormente colpiti da questo disturbo (di solito la malattia si manifesta dopo i 20 anni ed è più frequente negli over 40), non mancano casi di anche in età infantile; i bambini affetti da fibrosi cistica, per esempio, spesso sviluppano poliposi nasale.
Sono soprattutto i maschi a essere colpiti dalla poliposi nasale (rapporto maschi/femmine 3:1). La malattia è presente in egual misura in tutte le razze.
La malattia è spesso associata ad altri condizioni quali asma bronchiale, rinite allergica, rino-sinusite cronica, sindrome NARES (rinite non allergica con eosinofilia), sinusite allergica micotica, fibrosi cistica, sindrome di Churg-Strauss, sensibilità all’acido acetilsalicilico e ad altri farmaci quali, per esempio, l’ibuprofene e il naprossene, intolleranza all’alcol.
Cause
Non è nota la causa certa della poliposi nasale. Secondo alcuni autori, i polipi nasali non sono in sé un’entità nosologica a sé stante, bensì la conseguenza di altre patologie che causano ripetute infiammazioni, se non addirittura continue, della mucosa nasale; queste infiammazioni possono essere riconducibili a patologie virali, batteriche, micotiche ecc. Quando il processo infiammatorio è cronico i vasi sanguigni che si trovano nella mucosa nasale e nei seni paranasali diventano maggiormente permeabili; ne consegue un accumulo di liquidi nei tessuti e, secondo l’ipotesi maggiormente accreditata, la forza di gravità farebbe sì che questi tessuti pregni di liquido abbiano un’estroflessione verso il basso dando origine a vari polipi nasali. Il fatto che la poliposi nasale sia una condizione spesso recidivante sembra avvalorare questa ipotesi; in altre parole: i polipi sono il risultato di un processo patologico a carico della mucosa nasale; se non si risolve tale processo, i polipi si riformeranno; nel caso di soggetti affetti da determinate patologie croniche (allergie, sindromi asmatiche), non facilmente eliminabili, la recidiva rappresenta la regola.
Altri autori, invece, ritengono che i polipi nasali siano da considerare una vera e propria patologia a sé stante che si sviluppa sulla mucosa nasale; altri, ancora, ritengono che i polipi si generino in seguito all’interazione fra un processo infettivo (batterico, micotico, virale) e un flusso aereo turbolento provocato da una deviazione del setto nasale o comunque da un’altra anomalia strutturale del naso.
Polipi nasali – Sintomi e segni
Polipi nasali di piccole dimensioni raramente creano particolari fastidi; quando le loro dimensioni si fanno però più importanti, si hanno varie manifestazioni cliniche fra cui si ricordano:
- perdita della sensibilità gustativa (ageusia)
- perdita dell’olfatto (anosmia)
- presenza di secrezioni nasali (rinorrea) a volte maleodoranti
- congestione nasale
- lacrimazione
- prurito oculare
- difficoltà nel respirare
- timbro vocale nasale
- russamento
- dolore facciale
- mal di testa.
In alcuni casi, a seconda della loro localizzazione, polipi nasali anche di piccole dimensioni possono ostruire uno dei seni paranasali determinando sinusite ricorrente o cronica.
Polipi nasali a prevalente sviluppo posteriore possono causare il blocco della tuba uditiva (la cosiddetta tromba di Eustachio) e favorire, conseguentemente, lo sviluppo di otite media.
Non è infrequente il danneggiamento delle terminazioni olfattive, evento che può determinare una forte riduzione, se non addirittura la perdita, delle capacità olfattive; tale menomazione può avere anche carattere permanente.
Nel caso di poliposi nasale massiva, evento piuttosto raro, si può avere deformità facciale.
In casi particolarmente gravi si possono avere complicanze molto serie quali apnea ostruttiva nel sonno, diffusione del processo infettivo a livello oculare, attacchi asmatici, meningite ecc.
Diagnosi
La diagnosi è di competenza dell’otorinolaringoiatra che utilizzerà un endoscopio a fibra ottica per esplorare tutti gli angoli delle fosse nasali.
È necessario effettuare sempre una TAC per controllare l’interno dei seni paranasali e per poter effettuare una corretta valutazione dell’estensione e dell’origine di eventuali polipi presenti. Un tempo si ricorreva alla radiografia, ma oggi questa metodica è ormai in disuso.
Nel caso in cui l’otorinolaringoiatra accerti la presenza di poliposi nasale in un bambino è probabile che disponga l’effettuazione di un test per verificare l’eventuale presenza di fibrosi cistica.
Molti medici consigliano anche l’effettuazione di un test allergologico sia nei bambini che negli adulti.
Altri test spesso effettuati sono alcuni test ematologici e i test sulla funzionalità respiratoria.
La diagnosi differenziale si pone con rino-sinusite cronica, sinusite allergica fungina, neoplasie benigne o maligne, inserimento di corpi estranei nel naso (nel caso di bambini piccoli).
Polipi nasali – Rimedi
Quando la poliposi nasale è di lieve entità, il trattamento è generalmente farmacologico.
Generalmente si ricorre a spray nasali contenenti corticosteroidi (beclometasone, budesonide, flunisolide, fluticasone, mometasone, triamcinolone) o antiallergici quali azelastina cloridrato o sodio nedocromile. La terapia può durare anche molto tempo e gli effetti collaterali non sono mai eccessivamente pesanti; purtuttavia potrebbero verificarsi epistassi, mal di testa e mal di gola.
Molte volte agli spray nasali si associano corticosteroidi da assumersi oralmente; il ricorso ai corticosteroidi orali si è rivelato particolarmente efficace nella regressione dei polipi nasali in presenza di eosinofilia (una condizione spesso presente nei soggetti sofferenti di asma bronchiale o rinite allergica). Si ricorda che i cortisonici devono essere assunti sotto stretta sorveglianza medica e per periodi di tempo limitati.
In alcuni casi, lo specialista può prescrivere anche dei farmaci antistaminici; questi principi attivi non hanno nessun effetto sui polipi, ma sono efficaci nel ridurre la congestione nasale e quindi il paziente può respirare più liberamente.
La somministrazione di antibiotici è limitata a quei casi in cui la poliposi sia associata a un’infezione batterica.

I polipi nasali (poliposi nasale) sono noduli non cancerosi a forma di goccia e dalla consistenza piuttosto morbida che si sviluppano sul rivestimento delle cavità o dei seni paranasali.
Polipi nasali – Intervento chirurgico
Nei casi in cui la terapia farmacologia non sia applicabile o qualora essa non abbia dato i risultati sperati si deve prendere in considerazione il ricorso alla chirurgia.
Le modalità di intervento sono legate alla serietà della situazione, al numero dei polipi nasali, alla loro dimensione e alla loro localizzazione.
Nel caso di polipi nasali di piccole dimensioni o isolati si ricorre generalmente all’intervento di polipectomia; la metodica più moderna è quella che prevede l’utilizzo di un particolare strumento denominato microdebrider; grazie a questo strumento, usato in endoscopia, è possibile rimuovere radicalmente i polipi frantumandoli e aspirandoli; in passato l’intervento era più cruento (le masse polipoidi venivano praticamente strappate dalla mucosa nasale che poteva essere danneggiata e necessitava di più lunghi tempi di guarigione; anche il sanguinamento è decisamente più ridotto). A seconda dei casi potrebbe persino non essere necessario il ricorso al tamponamento nasale.
Di norma la polipectomia è un intervento chirurgico che richiede una semplice anestesia locale e viene eseguito in regime di day hospital.
I casi più complessi, ovvero quelli in cui si hanno polipi nasali diffusi, vengono trattati ricorrendo alla FESS (Functional Endoscopic Sinus Surgery) ovvero alla chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali.
Con questo intervento si procede alla rimozione dei polipi nasali e a quella parziale delle cavità dei seni paranasali dove i polipi si formano. Nel caso in cui i seni paranasali siano infiammati, il chirurgo amplia le aperture di comunicazione con il naso; ciò riduce i tempi di guarigione dal processo infiammatorio.
La FESS può essere eseguita in anestesia locale, ma generalmente si tende a ricorrere a quella generale.
Trattandosi di un intervento di chirurgia endoscopica, non sono necessarie incisioni esterne e, conseguentemente, i tempi di guarigione sono decisamente più ridotti rispetti a quelli che caratterizzavano gli interventi di chirurgia tradizionale. Anche il decorso post-operatorio è meno traumatico.
Nel caso che siano presenti o una deviazione del setto nasale o un’insufficienza valvolare nasale si procederà anche con la correzione di queste anomalie dal momento che esse possono facilitare l’insorgenza della condizione patologica in questione.