NuvaRing è un contraccettivo ormonale a uso vaginale. Si tratta di un farmaco che supera una delle cause più frequenti di astensione dall’uso della pillola anticoncezionale: la possibilità di dimenticare l’assunzione della pillola con conseguente incertezza del suo effetto protettivo. Consente anche di superare tutti i problemi legati all’assorbimento gastrointestinale degli ormoni (vomito, diarrea ecc.), ampliando così lo spettro delle possibili utilizzatrici della contraccezione ormonale.
NuvaRing è un anello trasparente e flessibile in EVA (lo stesso materiale delle suole delle scarpe da corsa, l’etilene vinilacetato, una sostanza atossica e biocompatibile) che viene inserito e rimosso direttamente dalla donna in modo veramente semplice e rapido perché si adatta naturalmente alle caratteristiche anatomiche.
L’anello rilascia una dose molto bassa di ormoni e ciò minimizza l’eventuale aumento di peso corporeo (già contenuto con le ultime pillole) e gli effetti collaterali (anche il fastidio meccanico derivante dalla presenza dell’anello è trascurabile, il più delle volte dovuto a una posizione troppo bassa dell’anello: basta spingerlo più in alto).
L’efficacia contraccettiva di NuvaRing è stata studiata su 2.322 donne per 23.298 cicli. Viene utilizzato per tre settimane, seguite da una settimana senza anello; durante questa settimana compare regolarmente la mestruazione.
L’azione contraccettiva di NuvaRing è duplice: inibizione dell’ovulazione e induzione di modifiche nel muco cervicale per renderlo inadatto alla salita degli spermatozoi.
Non esistono particolari problemi nella vita di tutti i giorni. La possibilità di espulsione è molto remota perché il canale vaginale trattiene naturalmente l’anello, tant’è che Nuvaring può essere utilizzato già dalla quarta settimana dopo un parto. Più del 90% dei partner non ha avvertito la presenza dell’anello correttamente posizionato (non troppo in basso).
SCHEDA TECNICA
Categoria farmacoterapeutica
Anello vaginale con progestinico ed estrogeno.
Indicazioni all’uso di NuvaRing
Prevenzione del concepimento. L’uso di NuvaRing è indicato nelle donne in età fertile. La sicurezza e l’efficacia sono state dimostrate in donne di età compresa tra 18 e 40 anni.
Per approfondimenti consultare il foglietto illustrativo.
Controindicazioni ed effetti secondari
NuvaRing non deve essere utilizzato in presenza di una qualunque delle sottoelencate condizioni. Qualora durante l’uso di NuvaRing compaia per la prima volta una qualunque di queste condizioni, esso deve essere immediatamente rimosso.
- Trombosi venosa in atto o pregressa con o senza embolia polmonare.
- Trombosi arteriosa in atto o pregressa (per esempio evento cerebrovascolare, infarto del miocardio) o prodromi di una trombosi (per esempio, angina pectoris o attacco ischemico transitorio).
- Predisposizione nota a trombosi venosa o arteriosa, con o senza coinvolgimento ereditario, come resistenza alla Proteina C Attivata (APC), deficit di antitrombina III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidici (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante).
- Diabete mellito con interessamento vascolare.
- Anche la presenza di un grave fattore o di più fattori di rischio di trombosi venosa o arteriosa può costituire una controindicazione all’uso.
- Grave malattia epatica, in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalità epatica non sono tornati alla norma.
- Tumori epatici (benigni o maligni), in atto o pregressi.
- Patologie maligne, accertate o sospette, degli organi genitali o delle mammelle, se ormono-dipendenti.
- Emorragia vaginale di natura non accertata.
- Ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualunque degli eccipienti di NuvaRing.
Interazioni
Le interazioni tra contraccettivi ormonali e altri medicinali possono portare ad emorragia da rottura e/o insuccesso dell’efficacia contraccettiva. Le seguenti interazioni sono state riportate in letteratura.
Metabolismo epatico: possono verificarsi interazioni con medicinali che inducono enzimi microsomiali, risultanti in un aumento della clearance degli ormoni sessuali (per esempio fenitoina, fenobarbitale, primidone, carbamazepina, rifampicina e probabilmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, ritonavir, griseofulvina e prodotti contenenti l’erba di S. Giovanni). Le donne in trattamento con uno di questi medicinali devono temporaneamente utilizzare un metodo di barriera in aggiunta a NuvaRing o scegliere un altro metodo di contraccezione. Con i farmaci induttori degli enzimi microsomiali epatici, il metodo di barriera deve essere usato per tutto il periodo di somministrazione concomitante del farmaco e per i 28 giorni successivi alla sospensione del farmaco.

NuvaRing è un contraccettivo ormonale a uso vaginale.
Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo le 3 settimane di ciclo di un anello, l’anello successivo dovrà essere inserito immediatamente senza osservare il consueto intervallo libero da anello. È stata segnalata una perdita dell’efficacia contraccettiva anche con gli antibiotici, come penicilline e tetracicline. Il meccanismo di quest’effetto non è stato ben chiarito. In uno studio farmaco-cinetico sulle interazioni, la somministrazione orale di amoxicillina (875 mg, due volte al giorno) o doxiciclina (200 mg al giorno 1, seguito da 100 mg al giorno) per 10 giorni durante l’utilizzo di NuvaRing, non ha influenzato significativamente la farmacocinetica dell’etonogestrel e dell’EE. Le donne in trattamento con antibiotici (tranne amoxicillina e doxiciclina) devono usare un metodo di barriera fino a 7 giorni dopo la sospensione. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo le 3 settimane di ciclo di un anello, l’anello successivo dovrà essere inserito immediatamente senza osservare il consueto intervallo libero da anello.
Stando a dati di farmacocinetica, gli antimicotici per uso vaginale e gli spermicidi non dovrebbero influire sull’efficacia contraccettiva e sulla sicurezza di NuvaRing. Durante l’uso concomitante di ovuli antimicotici, la possibilità di rottura dell’anello può essere leggermente più alta. I contraccettivi ormonali possono interferire con il metabolismo di altri farmaci. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono o aumentare (per esempio ciclosporina) o diminuire (per esempio lamotrigina). Devono essere consultate le informazioni sulla prescrizione di medicinali concomitanti per identificare potenziali interazioni.
L’impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto (per esempio della globulina legante i corticosteroidi e della globulina legante gli ormoni sessuali), delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo dei carboidrati, della coagulazione e della fibrinolisi.
Le variazioni rientrano, in genere, nei limiti dei valori normali di laboratorio. I dati farmacocinetici mostrano che l’uso dei tamponi assorbenti non ha effetto sull’assorbimento sistemico degli ormoni rilasciati da NuvaRing. In rare occasioni, NuvaRing può essere espulso durante la rimozione di un tampone.
NuvaRing – Effetti collaterali
Gli effetti collaterali riportati più frequentemente negli studi clinici con NuvaRing sono stati mal di testa, vaginite e secrezione vaginale, ciascuno riportato dal 5-6% delle donne. Nella tabella seguente sono elencati gli effetti indesiderati possibilmente correlati. Per descrivere un certo evento avverso, viene elencato il termine MedDRA (Medical Dictionary for Regulatory Activities versione 6.1) più appropriato. Non sono elencati sinonimi o condizioni correlate, ma devono essere presi comunque in considerazione:
- Comuni >= 1/100: dolore addominale, nausea, vaginite, espulsione del dispositivo, disagio correlato al dispositivo, aumento di peso, mal di testa, emicrania, depressione, labilità emotiva, diminuzione della libido, acne, dolore pelvico, dolore al seno, sensazione vaginale di presenza di corpo estraneo, dismenorrea, secrezione vaginale, disagio vulvovaginale.
- Non comuni < 1/100, >1/1000. Diarrea, vomito, distensione addominale, cistite, infezione del tratto urinario, dolore alla schiena, vertigini, ansietà, prurito genitale, rash, cervicite, fibroadenoma della mammella, affaticamento.
Per ulteriori approfondimenti su Nuvaring: Banca Dati AIFA.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.