La cancrena o gangrena (dal greco gangraina, putrefazione dei tessuti) è un processo patologico che può avere varie cause e caratterizzato dalla necrosi di parti più o meno estese di organi o tessuti. Ne esistono varie forme e rappresenta quasi sempre una vera e propria emergenza medica tant’è che la prognosi del soggetto colpito da cancrena sono buone solamente nel caso in cui il trattamento (farmacologico o chirurgico a seconda della gravità della situazione) inizi precocemente.
Le sedi più frequentemente interessate dalla cancrena sono gli arti (in particolar modo quelli inferiori), il naso, le orecchie, i polmoni, l’appendice e l’intestino. Si tratta di una delle complicazioni cliniche che si riscontrano con più frequenza nei soggetti affetti da diabete mellito (il rischio di cancrena aumenta esponenzialmente in caso di condizioni patologiche che interessano il sangue e danneggiano i vasi sanguigni; in particolar modo l’aterosclerosi e, appunto, il diabete).
In ogni forma di cancrena, i tessuti circostanti la zona interessata reagiscono con un processo di tipo infiammatorio il cui scopo fondamentale è l’eliminazione della zona necrotica ai limiti della quale è visibile un orlo di colore rossastro che viene definito linea di demarcazione.
La terapia varia a seconda della forma e della sua gravità; generalmente gli interventi, come accennato in precedenza, sono di tipo farmacologico (massicce terapie antibiotiche o chemioterapiche), ma soprattutto chirurgico.
Forme di cancrena
Le principali forme di cancrena sono tre: secca, umida (o bagnata) e gassosa.
Cancrena secca – È un processo patologico graduale che ha come causa principale un’ischemia, ovvero una mancanza parziale o totale del flusso sanguigno in una determinata zona dell’organismo (in particolar modo le estremità degli arti). Di norma, nei soggetti colpiti da questa forma non si registrano processi di sovrapposizione infettiva. Alla base di una gangrena secca vi sono spesso patologie a carattere metabolico, ma non solo. Fra le condizioni patologiche che predispongono alla sua comparsa troviamo il diabete, l’aterosclerosi, l’ipercolesterolemia, le trombosi dei vasi arteriosi ecc.
Nelle gangrene secche la zona colpita è caratterizzata da una variazione cromatica piuttosto evidente e il tessuto, a seconda del processo che ha innescato il processo patologico, può apparire di colore rosso, bluastro, violaceo o nero; in letteratura sono però stati descritti casi in cui le parti colpite hanno assunto una colorazione pallida (cancrena bianca); le modificazioni cromatiche che si verificano in caso di cancrena sono essenzialmente dovute alla liberazione di emoglobina causata dall’emolisi degli eritrociti; il processo emolitico è indotto dalla produzione di acido solfidrico effettuata dai batteri che porta alla formazione di solfuro di ferro il cui ristagno a livello tissutale dà luogo alla tipica variazione cromatica che caratterizza la cancrena. La parte interessata dal processo gangrenoso appare inoltre raggrinzita e secca.
I segni e i sintomi iniziali della cancrena secca sono il pallore, la sensazione di freddo nelle zone colpite e una dolenzia sorda. Nel caso si agisca tempestivamente esiste la possibilità, tramite un intervento di chirurgia vascolare, di ripristinare la parte colpita che in caso contrario va rimossa.
Cancrena umida – È la forma che viene riscontrata con maggiore frequenza. La zona colpita appare tumefatta e molle. Sulla cute, umida e macerata, fanno la loro comparsa piccole vescicole contenenti un liquido di colore rossastro. Questa forma si sviluppa soprattutto nelle zone umide dell’organismo quali la bocca, i polmoni, l’intestino, la cervice uterina e la vulva. Tipico esempio di cancrena umida, pur sviluppandosi in zone asciutte come i talloni, le natiche e la zona sacrale, sono le temibili piaghe da decubito.
Quella umida è una forma generalmente più insidiosa della cancrena secca sia perché ha la tendenza a diffondersi in modo piuttosto rapido sia perché è accompagnata da sovrapposizioni batteriche; i tessuti vengono infettati da microrganismi saprogenici (ovvero che favoriscono la decomposizione delle sostanze organiche sulle quali si trovano), iniziano a gonfiarsi e a emettere un odore alquanto sgradevole; le sostanze tossiche che vengono prodotte dai microrganismi vengono assorbite dai tessuti e le conseguenze possono essere gravissime (setticemia) o addirittura fatali.
Cancrena gassosa – Nota anche come miosite necrotizzante, è un tipo di cancrena decisamente particolare; trattasi di un’infezione necrotizzante che provoca la formazione di gas. Ne sono causa microrganismi anaerobi quali il Clostridium perfrigens tipo A che è l’agente eziologico più frequentemente coinvolto (80% dei casi circa). Tra i fattori predisponenti di questo tipo di gangrena vi sono le lesioni traumatiche, il diabete, le patologie vascolari, la neutropenia e le infezioni intra-addominali.
La sintomatologia è alquanto variegata, si registrano, infatti, dolore intenso quasi mai correlato agli altri segni clinici, bolle emorragiche, edema, essudazione purulenta di colore brunastro, odore fetido e crepitio in seguito a palpazione. Si possono avere inoltre febbre elevata, delirio, setticemia. Se non si interviene in modo precoce l’esito è spesso infausto.
Il trattamento è di tipo chirurgico (rimozione del tessuto necrotico e di eventuali corpi estranei); a esso seguono irrigazione con soluzione fisiologica e massiccia terapia antibiotica. In alcuni casi si rende necessario il ricorso all’amputazione dell’arto interessato dal processo gangrenoso.

L’unica terapia per la cancrena è la sua rimozione chirurgica.
Spesso la cancrena gassosa è la complicanza di ferite inquinate da materiale estraneo e la necrosi tissutale è legata alle tossine prodotte dai microrganismi.
Casi particolari di cancrena
Esistono vari casi particolari di cancrena, fra questi ricordiamo la cancrena di Fournier (una grave forma infettiva batterica acuta a carattere espansivo che interessa le parti molli di perineo, scroto e della zona inferiore del tronco), la cancrena diabetica (forma legata alla combinazione delle problematiche ai vasi sanguigni con i problemi derivanti dalle neuropatie, tipici quadri presenti nei soggetti affetti da diabete mellito; rientra nella classe delle gangrene secche), la stomatite gangrenosa (nota anche come noma, è un’infezione batterica generalmente provocata da fusospirochete e caratterizzata da grave distruzione tissutale), la fascite necrotizzante (un raro processo infettivo causato da varie tipologie di batteri e che tende a espandersi alquanto rapidamente attraverso le componenti molli del tessuto connettivo; è una forma di cancrena alquanto aggressiva che richiede un intervento tempestivo), la cancrena da morbo di Bürger (il morbo di Bürger, noto anche come tromboangioite obliterante, è una patologia che interessa solitamente le arterie di piccolo e medio calibro degli arti inferiori e caratterizzata dalla presenza di un processo infiammatorio cronico che conduce all’occlusione dei vasi sanguigni interessati e ai seri fenomeni di sofferenza tissutale) e la cancrena infantile (una forma che si sviluppa a carico di bocca, vulva e tessuto cutaneo o che si impianta su dermatiti settiche in pazienti distrofici con ridotti poteri di resistenza).