I calli sono ispessimenti cutanei, spesso fastidiosi, che si sviluppano generalmente nelle piante dei piedi oppure, anche se meno frequentemente, nel palmo delle mani. Al pari delle vesciche, sono una forma di reazione legata al perpetuarsi nel tempo di insulti locali quali attrito, pressione, irritazione o errate posizioni (in quest’ultimo caso del piede). I calli non possono certo essere considerati una patologia, al più sono una forma di pseudopatologia che possiamo far rientrare nel gruppo delle ipercheratosi; sostanzialmente si tratta di una sorta di reazione protettiva che la cute mette in atto per difendersi dal perdurare di determinati insulti localizzati in determinate aree cutanee.
Fra i fattori di rischio per il loro sviluppo si ricordano alcuni problemi di tipo patologico o meccanico quali la borsite dell’alluce e in genere le malformazioni di piedi o mani (dita a martello, speroni ossei ecc.). Anche la mancata protezione di mani e piedi da parte di coloro che effettuano determinati lavori costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di calli.
Devono porre una particolare attenzione allo sviluppo di calli i soggetti affetti da diabete mellito; nei diabetici, infatti, l’insorgenza di un callo apparentemente innocuo può degenerare in complicanze di notevole gravità come, per esempio, il piede diabetico.
Basandoci sulle loro cause, si possono distinguere i calli in due macrocategorie: da pressione e attrito e da patologie e avvelenamenti.
Calli da pressione e attrito
Come già accennato in precedenza, i calli si formano generalmente a seguito di ripetuti attriti e pressioni in quelle zone dell’epidermide che vengono sottoposte quotidianamente e per lunghi periodi a continui sfregamenti o eccessive pressioni.
Spesso si formano sui piedi; alla base del loro insorgere possono esserci l’abitudine di camminare a lungo scalzi, l’utilizzo prolungato di calzature con tacchi molto alti, l’indossare le calzature senza mettere i calzini, la pratica di determinate attività sportive ecc.
I calli che invece si formano sulle mani possono insorgere più facilmente nei suonatori (chitarristi, violinisti ecc.), in chi scrive molto a lungo con penne o matite, in chi pratica determinate discipline (arti marziali, arrampicata, pesi ecc.), in chi fa un ripetuto utilizzo di determinati utensili e in coloro che praticano determinate professioni (giardinieri, boscaioli ecc.).
Calli da patologie e avvelenamenti
In certi casi i calli possono svilupparsi anche se il soggetto non sollecita ripetutamente determinate zone cutanee; in alcune circostanze, infatti, la formazione di un callo è legata a condizioni patologiche quali sifilide, cheratosi palmare e plantare, cheratosi attinica, ma anche all’assunzione di sostanze velenose (per esempio l’arsenico) o di alcune tossine.
Sintomi
I calli si presentano come zone di cute ispessita e ruvida oppure come piccole masse, piuttosto rilevate, di pelle indurita; in alcuni casi, ma non frequentemente, il soggetto avverte una certa dolorabilità a livello sottocutaneo. Nella zona interessata dal problema la pelle può presentarsi a scaglie, secca o dall’aspetto ceroso-translucido. Non vanno confusi con i duroni; questi ultimi hanno un centro duro che è circondato da una zona cutanea piuttosto infiammata e se compressi possono dolere molto. I duroni tendono a ricoprire un’area più vasta della cute e non penetrano troppo in profondità.
I calli possono essere duri o molli; quelli duri si formano generalmente sulle mani o sulle parti superiori del quarto e del quinto dito del piede oppure anche sul lato esterno di quest’ultimo dito.
I calli molli hanno invece la tendenza a formarsi tra le dita dei piedi, in particolar modo fra i diti quarto e quinto. Rispetto ai calli duri, quelli molli hanno la tendenza a infettarsi con più facilità.

I calli sono una forma di ipercheratosi, termine medico che indica un eccessivo aumento dello strato epiteliale cutaneo
Come togliere i calli e come prevenirli
In un soggetto sano, nella maggior parte dei casi, per far scomparire i calli non è necessario ricorrere a terapie particolari (per esempio un trattamento podologico) ed è sufficiente rimuovere o ridurre (ovviamente quando possibile) la frequenza dell’insulto che ha portato alla formazione della lesione ipercheratosica.
Ovviamente, in casi particolari, se la lesione è particolarmente fastidiosa o dolorosa, è necessario interpellare un medico che consiglierà le opportune modalità di intervento.
Per togliere, per esempio, i fastidiosi calli che si formano sotto i piedi si può ricorrere a prodotti cheratolitici quali l’acido salicilico, gli esfolianti, le creme all’urea ecc. In altre circostanze si può ricorrere agli appositi rasoi o alla pietra pomice.
L’utilizzo di un rasoio per calli richiede, se si vuole minimizzare il rischio di infezioni, l’utilizzo successivo di pomate ad azione antibatterica.
Raramente i calli richiedono interventi drastici, tuttavia, nel caso di quelli legati a disallineamenti ossei può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico per correggere i problemi di allineamento osseo che sono alla base delle formazioni callose.
A livello preventivo si possono mettere in atto diverse strategie; è per esempio opportuno indossare calzature adeguate, evitare di indossare scarpe senza mettere i calzini, proteggere le mani per praticare attività quali il giardinaggio o il taglio di legna, evitare di camminare scalzi troppo a lunghi e cercare di mantenere elastica la pelle utilizzando creme idratanti.
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