Il bite dentale è un apparecchio in materiale resinoso utilizzato per il trattamento di problemi quali bruxismo, disfunzioni delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM), precontatti dentali ecc.
In commercio sono disponibili diverse tipologie di bite (termine inglese che sta per morso e che si pronuncia bait), ma sostanzialmente si possono considerare due grandi categorie: i bite preconfezionati e i bite individuali, ovvero quelli studiati appositamente per un determinato soggetto (in altri termini i bite su misura).
In linea generale, il bite dentale serve a modificare il combaciamento fra l’arcata dentaria della mascella e l’arcata dentaria della mandibola con lo scopo di fornire un equilibrio alle varie componenti del sistema di masticazione ovvero alle ATM, ai muscoli del viso e a quelli della nuca).
Il bite dentale non serve a sostituire eventuali denti mancanti, ma è un apparecchio che viene interposto fra quelli presenti; in questo senso non è quindi una protesi, bensì un’ortesi, ovvero uno strumento che aumenta o rende migliore una funzione alterata. Alcuni, un po’ pittorescamente, considerano il bite dentale una sorta di “plantare per i denti”.

In linea generale, il bite dentale serve a modificare il combaciamento fra l’arcata dentaria della mascella e l’arcata dentaria della mandibola.
Con il bite lo gnatologo (la gnatologia è quella branca dell’odontoiatria che studia e tratta i problemi relativi all’apparato masticatorio) si propone di decomprimere le articolazioni, rilassare i muscoli e riposizionare correttamente la mandibola risolvendo, fra l’altro, problemi posturali e conseguentemente diversi problemi a essi correlati quali cefalee, dolori cervicali, torcicollo, formicoli alle estremità, mal di schiena ecc.
In linea generale, il bite dentale è un presidio sanitario che non ha particolari controindicazioni.
Il bite dentale automodellante
Negli anni sono state molte le proposte di bite automodellanti; fra quelle che diversi autori ritengono maggiormente efficaci vi sono il bite automodellante morbido idrodinamico e il bite preconfezionato duro.
Il bite automodellante morbido idrodinamico viene consigliato soprattutto nelle patologie muscolo-tensive; si tratta di un apparecchio che è basato sul principio dei vasi comunicanti; il suo scopo è quello di indurre in tempi piuttosto brevi un rilassamento dei muscoli della masticazione.
I bite preconfezionati duri vengono talvolta consigliati per alleviare temporaneamente il dolore causato dalla nevralgia del trigemino. Si tratta di apparecchi non facilmente portabili, ma nell’immediato sono in grado di fornire un qualche sollievo alla patologia in questione.
Va precisato che, per loro natura, i bite preconfezionati sono destinati a trattamenti di breve durata. I loro costi sono piuttosto bassi (in farmacia, per esempio, si trovano bite automodellanti che costano anche meno di 50 euro, un prezzo decisamente inferiore a quello di un bite su misura).
I bite per problemi dentali non andrebbero confusi con i cosiddetti bite protettivi per sportivi (i paradenti); questi ultimi sono dei dispositivi utilizzati da sportivi che praticano determinate discipline (per esempio il rugby) per prevenire traumatismi di una certa violenza allo scopo di salvaguardare l’integrità dei propri denti.
Il bite dentale su misura
I bite su misura, diversamente da quelli preconfezionati, sono studiati per trattamenti a medio-lungo termine.
La prescrizione di un bite dentale su misura viene generalmente fatta da un odontoiatra. Si tratta di trattamenti personalizzati studiati in base all’arcata dentaria del cliente.
I prezzi dei bite dentali su misura sono estremamente variabili, si va infatti da quelli meno cari (circa 150-200 euro) a quelli più costosi che hanno prezzi che superano tranquillamente i 500-600 euro.
Il bite dentale su misura è generalmente piuttosto pratico da usare e facile da lavare. Quando non viene utilizzato va riposto nella sua custodia.
Se il bite dentale è stato prescritto per casi di bruxismo, va inserito prima di coricarsi, anche se può essere indossato in altre occasioni in cui si tende a digrignare i denti (per esempio quando si guida l’automobile o si pratica un’attività sportiva).