Il pastore tedesco è una razza canina di taglia media originario della Germania; è molto probabilmente la razza canina più diffusa nel mondo e senza dubbio la più famosa in Europa. Si calcola che addirittura un cane su nove sia un pastore tedesco, anche se solamente il 15% del totale è costituito da soggetti di razza pura, selezionati accuratamente per mettere in risalto le qualità ed evitare gli eventuali difetti caratteriali. Nato un centinaio di anni fa come guardiano delle greggi sui monti della Baviera, il pastore tedesco arrivò in breve tempo a ottenere una grandissima popolarità. Di eccezionale intelligenza, assolutamente devoto e fedele al padrone e dalla grande capacità di apprendere molto velocemente, il pastore tedesco viene ampiamente impiegato come cane da guardia o come cane da salvataggio e come aiuto dalla Protezione civile. È inoltre utilizzato dai non vedenti come ausiliare durante le passeggiate e dalle Forze Armate come cane antidroga e anche dalla Polizia: chi non ricorda il cane Rex della ben nota serie televisiva? Ma Rex non è stato il solo pastore tedesco ad avere notorietà televisiva; i più attempati ricorderanno senz’altro il simpatico ed eroico pastore tedesco che era l’inseparabile compagno del piccolo soldato Rusty, il mitico Rin Tin Tin.
Il pastore tedesco è una razza canina appartenente al gruppo 1 (cani da pastore e bovari, esclusi bovari svizzeri), collocata nella sezione 1A (cani da pastore), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale). Negli Stati Uniti la razza è conosciuta con il nome di German shepherd Dog, mentre in Gran Bretagna come Alsatian shepherd Dog.
Indice
- Carattere
- Caratteristiche fisiche
- Salute e vita media
- Come si educa e si addestra un pastore tedesco
- Le cure generali
- Prezzo dei cuccioli
- Allevamenti
- Origini della razza
- Un nome per il mio pastore tedesco

Pastore tedesco
Carattere del pastore tedesco
Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.
- Adatto a chi ha poca esperienza cinofila: 4
- Affezione alla famiglia: 10
- Tolleranza ai bambini: 8
- Tolleranza agli estranei: 6
- Aggressività verso altri cani: 7
- Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 8
- Salute: 7
- Intelligenza: 9
- Tendenza ad abbaiare: 8
- Necessità di esercizio fisico: 9
- Adattabilità in appartamento: 6
- Tolleranza alla solitudine: 4
- Tolleranza ai climi freddi: 8
- Tolleranza ai climi caldi: 6
- Facilità di toelettatura: 9
- Facilità all’addestramento: 10
- Tendenza ad allontanarsi quando libero: 4
- Tolleranza alla fatica: 9
Il pastore tedesco presenta spiccate caratteristiche di vivacità, attenzione, fedeltà, stato di perpetua vigilanza in caso di rumori e movimenti con un atteggiamento privo di timore e coraggioso. Molto sospettoso con gli estranei, a differenza dell’espansività mostrata da altre razze. È dotato inoltre di rilevanti doti mentali e di temperamento, che ne fanno senza dubbio uno dei cani più intelligenti e più indicati per la collaborazione con l’uomo
Il pastore tedesco è incondizionatamente devoto al proprio padrone, ama la compagnia dell’uomo tanto che i secoli di lavoro trascorsi con lui come cane pastore, lo hanno reso percettivo al massimo grado. Infatti, nonostante le doti di coraggio e lealtà, difficilmente sopporta la solitudine perché ha bisogno della presenza costante del suo umano di riferimento. Questo elemento si è rivelato molto importante per i suoi successi come cane poliziotto, come guida per i non vedenti, come cane da guardia e in molti altri servizi quali quelli delle squadre di soccorso nei casi di valanga e per le pattuglie militari. In questo ultimo caso, per esempio, i cani pastore sono stati talvolta direttamente autori del salvataggio di vite umane e inoltre alcuni pastori tedeschi si sono distinti per il loro coraggio nel corso di difficili missioni in tempo di guerra, tanto che alcuni di loro hanno ricevuto la medaglia per l’eroismo dimostrato.
Il pastore tedesco mostra un innato senso protettivo, soprattutto nei confronti dei bambini, che accudisce come un vero e proprio guardiano. Coraggioso e molto generoso, il pastore tedesco è sempre pronto a difenderli da qualsiasi pericolo e ad avvisare il padrone se si presenta qualche problema. Tuttavia. vista la mole, è consigliabile non lasciare mai solo un bambino piccolo con un pastore tedesco ed è molto consigliabile una corretta socializzazione fin da piccolo con i bambini.
Il pastore tedesco non è altrettanto ben disposto con altri cani o animali domestici, con cui può andare d’accordo solo se la loro presenza e convivenza è iniziata fin da cucciolo. L’introduzione di un nuovo cane in una famiglia con un pastore tedesco adulto potrebbe infatti comportare qualche problema.

Nel 2020 all’ENCI le iscrizioni di pastore tedesco sono state 12.401 (11.103 a pelo corto e 1.298 a pelo lungo)
Caratteristiche fisiche del pastore tedesco
Testa: è proporzionata alle dimensioni del corpo, con occhi di media grandezza, a mandorla, leggermente obliqui e dal colore adeguato a quello del pelo. Le orecchie sono di dimensioni moderate, più larghe che lunghe, piazzate sulla parte superiore del cranio, che, in posizione eretta, conferiscono al cane un’espressione vigile.
Corpo: il pastore tedesco mostra un aspetto complessivamente ben proporzionato, prestante, non troppo massiccio né pesante, ma neppure eccessivamente leggero. Il corpo è abbastanza lungo, di solida ossatura, buona muscolatura, capace di resistenza e velocità notevoli e di movimenti atletici e improvvisi.
Arti: sono dritti, solidi ma non eccessivamente massicci. L’andatura del pastore tedesco si presenta agile, armoniosa e sostenuta, esente da eccessivi movimenti sussultori e assolutamente priva di rigidità.

Zagor (Erwin di Ca’ San Marco), uno splendido esemplare di pastore tedesco
Coda: è folta e pelosa, arrivando quasi fino al garretto, si mostra pendente quando l’animale è a riposo e completamente ritta in stato di eccitazione.
Pelo: varia considerevolmente a seconda dei tipi: il pelo corto è il più comune ed è dritto, duro e aderente, dalla colorazione generalmente nera, con focature regolari brune, gialle fino al grigio chiaro, anche con sella nera. Esistono inoltre pastori tedeschi a pelo lungo e a pelo compatto e aderente, con colorazioni che possono variare dal sabbia al nero, dal fulvo fino al dorato, ma esistono anche pregiati individui albini, quasi completamente bianchi.
Altezza e peso: l’altezza media al garrese (il punto più alto del dorso) è di 62,5 cm per i maschi e di 57,5 cm per le femmine, mentre il peso di un individuo adulto si aggira intorno ai 32 kg.
Pastore tedesco: salute e vita media
Le patologie più ricorrenti per la razza del pastore tedesco sono la displasia congenita dell’anca e la displasia del gomito; si ricordano poi la piodermite profonda e le fistole perianali.
La razza poi può essere soggetta a una forma di degenerazione del midollo spinale, la mielopatia degenerativa. Le conseguenze di questa grave malattia possono arrivare anche a impedire al cane di camminare. In alcuni casi la mielopatia può essere la conseguenza di un deficit di vitamina E e B12, nel qual caso un’opportuna integrazione vitaminica può stabilizzare la condizione.
Il pastore tedesco può soffrire anche di una forma di insufficienza pancreatica esocrina, curabile con la somministrazione opportuna di enzimi. Si è notata poi una predisposizione di alcuni soggetti di questa razza a soffrire di allergie.
La vita media di un pastore tedesco è di 9-13 anni.
Come si educa e si addestra un pastore tedesco
Tra le numerose doti appartenenti al pastore tedesco va segnalata anche la grande addestrabilità, non comune tra le razze di cani. Può essere così educato come ottimo cane da guardia o come perfetto amico e compagno per la famiglia, ma è importante e indispensabile che riceva un addestramento corretto da parte di una persona competente, in grado di far comprendere al cane chi è il capo e chi il subalterno, ma sempre con estrema sensibilità. Deve essere comunque il padrone a impartire gli ordini e a dare al cane le indicazioni di comportamento; solo in questo modo il cane sarà controllato in ogni momento, anche quando attacca, e da questo apprendimento dipenderanno le reazioni future dell’animale.
Bisogna mantenersi coerenti sin da subito, impartendo gli ordini e mostrandosi inflessibili, senza ricorrere mai però alla violenza. Essendo abituato a rispettare la gerarchia del branco, deve capire da subito chi comanda, mantenendo il rispetto e la fiducia nei confronti del padrone.
Vista la sua mole non indifferente, il pastore tedesco necessita di molto esercizio fisico e ama infatti correre all’aria aperta: portatelo quindi fuori spesso e fate sport insieme. Se dovete assentarvi per alcuni giorni, colmatelo di attenzioni sia prima di partire sia al ritorno. Ricordatevi che questo cane preferisce mille volte ricevere carezze, coccole e parole dolci, piuttosto che una manciata di crocchette, per quanto appetitose possano essere.
Pastore tedesco: le cure generali
Il pastore tedesco non è un cane che richiede particolari cure, ma come tutti i cani deve comunque essere seguito con una certa attenzione. Un po’ di tempo va riservato alla cura del mantello; se si vuole infatti che esso resti sempre lucido e sano si dovrà spazzolarlo almeno 3 volte alla settimana. La frequenza delle spazzolate dovrà essere aumentata durante il periodo della muta; l’operazione di spazzolatura infatti dovrà avere periodicità giornaliera.
È molto importante prestare una certa attenzione anche alla pulizia delle orecchie; residui di sporco e di cerume devono essere tolti con delicatezza aiutandosi con un bastoncino avvolto con del cotone inumidito. Al contrario di quanto accade con altre razze canine, la pulizia degli occhi non richiede particolari attenzioni; se però si dovesse notare un certo arrossamento si potrà intervenire con impacchi di camomilla.
Il pastore tedesco non richiede lavaggi particolarmente frequenti; è comunque consigliabile, quando ci si avvicina alla fine dell’inverno aumentare la frequenza dei lavaggi usando shampoo appositi (pH tra 8,2 e 8,6) allo scopo di detergere e rinfrescare al meglio la cute.
Per quanto riguarda l’aspetto alimentare, lo svezzamento del pastore tedesco inizia trascorse tre settimane dalla nascita e durerà fino al compimento del terzo mese. Durante questo periodo sono consigliati tre pasti. Terminato il periodo di svezzamento i pasti diventeranno due fino al momento in cui il nostro cucciolo non avrà compiuto un anno. Da questo momento in poi il pastore tedesco potrà nutrirsi una volta al giorno, meglio se la sera. Importante è assicurare le giuste risorse idriche durante tutto il corso della giornata.
La dieta del pastore tedesco è costituita da riso, carne di manzo oppure carne di cavallo, olio di semi di girasole, integratori vitaminici oppure mangimi secchi preconfezionati. Un buon indicatore di una dieta corretta è la salute del mantello; se il pelo appare eccessivamente secco e opaco è il segno che il fegato del nostro amico è eccessivamente appesantito ed è il caso di rivedere la strategia alimentare.
Il prezzo dei cuccioli
Il prezzo dei cuccioli acquistati in un buon allevamento varia fra i 700 e i 1.200 euro.
La storia della razza
Di origine germanica, il pastore tedesco (il termine per indicarlo è schäferhund, cane da pastore) deve la sua origine al capitano Max Von Stephanitz che, dopo lunga selezione fra i molti cani da pastore esistenti in alcune regioni della Germania, affini nel tipo ma assai eterogenei per taglia, pelo e colore, ottenne nel 1895 l’attuale tipo omogeneo, morfologicamente perfetto ed equilibrato nel carattere. Lo stesso capitano nel 1899 fondò l’Unione del cane da pastore tedesco e pubblicò il primo standard della razza, quindi il riconoscimento ufficiale della razza risale soltanto a poco più di 100 anni fa.
L’origine dei cani da pastore è assai antica e la si fa risalire, secondo la maggior parte degli studiosi, al Canis familiaris matris optimae, già utilizzato dall’uomo per la sorveglianza delle greggi; per altri invece i cani da pastore lupoidi deriverebbero dal più antico Canis familiaris inostranzewi. Attualmente vengono assegnate ai cani da pastore una cinquantina di razze raggruppabili secondo il luogo di origine: la più nota è comunque il cane da pastore tedesco, definito da molti, seppur erroneamente, come “cane-lupo”.