La tracheomicosi è una malattia delle piante provocata da diversi ceppi fungini, fra i quali i più comuni sono quelli dei generi Fusarium (come il Fusarium oxysporum) e Verticillium (Verticillium dahliae e Verticillium albo-atrum). Nel caso dei funghi del genere Verticillium, spesso la malattia è detta verticilliosi.
Si tratta di infezioni molto pericolose, in grado di portare alla morte l’organismo vegetale. Nel caso di piante giovani la morte sopraggiunge in poco tempo. I funghi non sono visibili a occhio nudo, ma si diffondono nei vasi della linfa occludendoli. L’attacco parte dalle radici (il fungo si diffonde nel terreno) e risale lungo il fusto. La linfa, quindi, non è più in grado di scorrere e la pianta avvizzisce rapidamente e secca, come se fosse in carenza di acqua. Non serve a nulla purtroppo irrigare il terreno, perché i vasi sono occlusi e le radici non riescono ad assorbire l’acqua e a distribuirla al tronco e alle foglie.
I funghi responsabili delle varie forme di tracheomicosi rimangono nel terreno per molti anni e si attivano quando la temperatura è compresa tra i 21 e i 24 gradi centigradi.

Una pianta di fragola attaccata da tracheomicosi (Fusarium oxysporum)
Le piante colpite da tracheomicosi
Sono molte le piante possono essere colpite da tracheomicosi, come per esempio:
- Le piante da orto, in particolar modo pomodori, peperoni, melanzane e melone.
- Molte piante da frutto, in particolare olivo, ma anche melo, pero e albicocco.
- Alcune piante di alto fusto arboree come acero e tiglio
- Alcune conifere, come il pino
Rimedi per la tracheomicosi
Purtroppo, una volta instauratasi l’infezione fungina non esiste un rimedio o una cura per eliminare il fungo dalla pianta. L’unica cosa da fare è accorgersene il prima possibile ed eliminare le piante infette per evitare che la malattia si diffonda. Si deve anche eliminare la terra attorno alle radici perché, come visto, i funghi responsabili persistono a lungo nel terreno
Si possono però realizzare alcune azioni preventive, per esempio:
- effettuare una rotazione delle colture alternando specie resistenti o poco sensibili a questa malattia;
- scegliere cultivar appositamente selezionate e certificate per essere resistenti a tracheomicosi (o verticilliosi);
- estirpare e distruggere immediatamente le piante infette;
- evitare che nel colletto della pianta e nelle radici che fuoriescono dal terreno si creino ferite o fratture;
- scegliere specie innestate su portainnesti certificati come resistenti alla tracheomicosi;
Come regola generale, non solo per la tracheomicosi, è importante inoltre rispettare scrupolosamente l’igiene degli attrezzi, disinfettandoli dopo ogni utilizzo.