Il ragnetto rosso è una delle minacce più critiche per gli orticoltori, i giardinieri e gli agricoltori in generale; con tale denominazione si fa riferimento a due specie diverse, il Tetranychus urticae (ragnetto rosso comune) e il Panonychus Ulmi (ragnetto rosso dei fruttiferi e della vite).
Il Tetranychus urticae è un acaro polifago che attacca le piante ornamentali, quelle da fiore, le piante erbacee, gli ortaggi (per esempio, i fagioli e i pomodori) e la gran parte delle piante da frutto.
Il Panonychus Ulmi, anch’esso un acaro polifago, attacca in particolar modo le viti e le piante da frutto (per esempio, ciliegio, melo, pero e susino).
Il ragnetto rosso comune
A dispetto delle sue piccole dimensioni (le femmine arrivano agli 0,5 mm circa, mentre i maschi sono in genere più piccoli), il ragnetto rosso può essere particolarmente devastante per le piante oggetto di attacco; la pericolosità di questo acaro dipende molto anche dalla sua notevolissima capacità di riprodursi in modo velocissimo; se non si corre ai ripari in brevissimo tempo, il ragnetto rosso comune può distruggere irrimediabilmente una pianta.
Di norma, il ragnetto rosso depone le uova sulla pagina inferiore delle foglie; il problema principale è che la loro individuazione è particolarmente difficoltosa. Già nel suo secondo stadio di sviluppo, quello di larva, il ragnetto rosso inizia a essere pericoloso; questo perché le larve si nutrono succhiando le sostanze nutritive presenti nelle foglie.
I danni – I sintomi di un attacco da ragnetti rossi sono piuttosto evidenti; nelle foglie, infatti, si possono notare dei buchi e delle zone di decolorazione (questa dipende dal fatto che gli acari succhiano le sostanze nutritive); sulla pagina inferiore delle foglie possono fare la loro comparsa delle macchie bianche; si possono notare anche fitte ragnatele (sia sulle foglie che tra di esse); con il passare del tempo sulle foglie iniziano a farsi evidenti delle macchie molto chiare che spesso tendono al bronzo (bronzatura); in seguito le foglie seccano e cadono. Se l’intervento è tardivo, la pianta morirà nel giro di breve tempo.
Prevenzione e rimedi – La prevenzione delle infestazioni da ragnetti rossi passa soprattutto attraverso una corretta gestione delle irrigazioni; il pericoloso acaro, infatti, predilige gli ambienti secchi e mal sopporta l’umidità; è quindi sempre bene assicurarsi che le nostre piante siano correttamente irrigate, soprattutto nelle stagioni più calde, la primavera e l’estate; ovviamente, le irrigazioni devono essere fatte nella giusta misura, evitando i dannosi ristagni idrici.
Se, invece, l’attacco dell’acaro è ormai in corso, si dovrà intervenire ricorrendo ad altre armi; se il problema non è ancora a gravi livelli, si può tentare con rimedi naturali; un primo tentativo può essere quello di ricorrere all’introduzione di quegli insetti particolarmente temuti dal ragnetto rosso, in particolare le coccinelle, i Tisanotteri e gli Acari Fitoseidi.
Altre possibilità sono rappresentate dai decotti a base di aglio oppure di cipolla, da nebulizzare una volta freddi, su tutta la pianta. Per preparare il decotto a base di aglio si possono utilizzare quattro teste di aglio tagliate in spicchi, si fanno bollire in acqua, si aspetta il raffreddamento e poi si filtra il tutto. Per il decotto a base di cipolla è sufficiente tritarne una; la procedura è identica a quella utilizzata per l’aglio.
Altro rimedio possibile contro i ragnetti rossi è il sapone di Marsiglia; lo si fa sciogliere in acqua dopodiché si nebulizza la soluzione sulle parti colpite dall’acaro.
In commercio poi si trovano sia prodotti specifici sia biologici che chimici.

Ragnetto rosso comune (Tetranychus urticae). Attacco su foglie di pomodoro.
Il ragnetto rosso dei fruttiferi e della vite
Il ragnetto rosso dei fruttiferi è leggermente più piccolo di quello comune (le femmine adulte raggiungono gli 0,4 mm, mentre i maschi arrivano a 0,3 mm); diversamente da quanto accade nel caso dei ragnetti rossi comuni, la produzione di ragnatele è decisamente inferiore; lo sviluppo dallo stadio di uovo a quello di adulto ha una durata di circa 14-15 giorni; nel giro di un anno possono quindi svilupparsi diverse generazioni. Anche il ragnetto rosso dei fruttiferi può essere particolarmente devastante per le piante.
I danni – Le punture del ragnetto rosso causa una decolorazione puntiforme delle foglie; si noteranno quindi su queste delle piccole macchie giallastre; le foglie assumeranno pian piano una colorazione grigio-verdastra o grigio-brunastra e non aumenteranno di dimensione. Con il passare del tempo la colorazione sarà bronzea. Se il quadro si aggrava, si può avere la caudata del fogliame.
I rimedi – Anche nel caso del ragnetto rosso dei fruttiferi, si può ricorrere ai rimedi indicati nel paragrafo relativo al ragnetto rosso comune; nel caso di attacchi più gravi e devastanti può rendersi necessario ricorrere a rimedi fitosanitari più aggressivi (acaricidi).

Ragnetto rosso della vite e dei fruttiferi (Panonychus Ulmi)
Approfondimenti: Malattie nell’orto – Parassiti nell’orto.