Oziorrinco è il nome comune attribuito a insetti appartenenti al genere Otiorhynchus, il quale comprende più di 1.500 specie; si tratta di Coleotteri curculionidi.
L’interesse derivante per questi insetti nell’ambito dell’orticoltura e del giardinaggio, e comunque dell’agricoltura in generale, è legato al fatto si tratta di insetti fitofagi (sia allo stato larvale che da adulti) e quindi dannosi per le piante. Nel nostro Paese, le specie di maggiore interesse sono tre:
- Otiorhynchus cribricollis (oziorrinco dell’olivo)
- Otiorhynchus rugosostriatus (oziorrinco della fragola)
- Otiorhynchus sulcatus (oziorrinco della vite).
La denominazione italiana non deve trarre in inganno; le specie sopracitate infatti attaccano numerosi tipi di piante, sia da orto che da giardino e sono in grado di danneggiarle molto pesantemente.
Da adulto, l’oziorrinco predilige in particolar modo le fogli; le larve, invece, attaccano l’apparato radicale e conseguentemente, nel caso di esemplari molto giovani, è concreto il rischio di morte della pianta.
L’oziorrinco adulto è di colore molto scuro, con striature più chiare; mentre la larva ha una colorazione bianco-giallastra.
I periodi di maggiore attività sono i bimestri maggio-giugno e settembre-ottobre.

Larva di oziorrinco
Le specie principali e le piante attaccate
Di seguito una breve descrizione delle tre specie precedentemente citate.
Otiorhynchus cribricollis – Si tratta di una specie originaria dell’Europa del Sud; gli oziorrinchi dell’olivo fanno la loro comparsa all’inizio del periodo estivo; le femmine depongono le uova nel periodo autunnale; da queste, dopo circa un mese nascono le larve che si nutrono delle radici delle piante, sia erbacee che fruttifere. Dopo le varie fasi larvali si impupano (si trasformano in crisalidi) in celle terrose nel bimestre aprile-maggio dopodiché gli adulti iniziano a fuoriuscire dal suolo agli inizi del mese di giugno. Gli adulti rimangono nel terreno durante il giorno dopodiché, nelle ore notturne, iniziano a salire sulle piante per mangiare le foglie o la corteccia verde. Oltre agli olivi, questa specie di insetti attacca le piante di agrumi, le fragole e l’erba medica; più rara, ma documentata, l’infestazione degli adulti su altri tipi di piante quali mandorlo, pesco, vite e altre piante da orto, in particolar modo se vi è consociazione con gli olivi. Nel nostro Paese questo tipo di oziorrinco è presente soprattutto nelle zone di coltivazione dell’olivo.
Otiorhynchus rugosostriatus – È una specie di oziorrinco che conosce una larga diffusione; è particolarmente dannoso per le colture di fragole, ma attacca anche diversi altri tipi di pianta; oltre a varie piante erbacee attacca infatti anche piante ornamentali e floreali (per esempio, l’aster, il ciclamino, l’ortensia e la primula). Il ciclo biologico è lo stesso di quello descritto per l’oziorrinco dell’olivo.
Sono soprattutto le larve a causare i problemi più gravi in quanto, cibandosi delle radici, possono arrivare a romperle danneggiandole seriamente; ne conseguono una crescita piuttosto stentata e nei casi più gravi, soprattutto se le piante sono molto giovani, appassimento e avvizzimento. Di relativa entità sono invece i danni provocati dagli esemplari in età adulta (erosione più o meno estesa del margine fogliare).
Otiorhynchus sulcatus – Gli esemplari adulti dell’oziorrinco della vite svernano nel terreno; all’arrivo della primavera, nel corso delle ore notturne salgono sulle piante e rodono gemme, germogli e foglie. In estate c’è la deposizione delle uova intorno alle radici delle piante; da queste, come descritto per le altre specie, si sviluppano le larve che si nutriranno delle radici.
Oltre alla vite, subiscono gli attacchi di questa specie anche l’alloro, il ginepro, l’azalea e il rododendro. Diversamente dalle due specie esposte in precedenza, i danni maggiori dell’oziorrinco della vite sono compiuti dagli esemplari adulti; le larve infatti risultano meno aggressive sull’apparato radicale rispetto a quanto descritto per l’Otiorhynchus rugosostriatus e Otiorhynchus rugosostriatus.

Oziorrinco della vite (Otiorhynchus sulcatus)
Oziorrinco – Rimedi
L’oziorrinco non è un insetto molto facile da combattere, anche se esistono diversi rimedi che si possono mettere in atto. Alcuni sono consentiti in agricoltura biologica, altri invece no.
Un possibile rimedio sono gli insetticidi a base di lambda-cialotrina; si tratta di fitofarmaci che possono essere acquistati senza patentino e sono efficaci contro l’oziorrinco e altre avversità quali afidi, cocciniglie, dorifora, nottue, tignole ecc. Esistono prodotti in comodi flaconi che possono essere usati su piante orticole, frutticole e ornamentali. Il trattamento andrebbe effettuato durante le ore mattutine o le ore serali. Non è un insetticida ammesso in agricoltura biologica.
Un altro rimedio utilizzato nella lotta all’oziorrinco sono i prodotti a base di spinosad, un principio attivo che deriva dal batterio Saccharopolyspora spinosa; è attivo contro diverse avversità che colpiscono le colture arboree, quelle orticole, le fragole, le piante ornamentali, i frutti di bosco ecc. Si tratta di un prodotto ammesso in agricoltura biologica. Per l’acquisto non è necessario il patentino.
È invece necessario il patentino per l’acquisto di prodotti a base di Bacillus thuringiensis, un insetticida comunque ammesso in agricoltura biologica.
Un altro possibile rimedio per combattere l’oziorrinco è il MET 52®, un bioinsetticida a base di un fungo, il Metarhizium anisopliae, che vive a spese di vari insetti. Disponibile sotto forma di preparato granulare, MET 52® è, a quello che ci risulta, l’unico prodotto disponibile nel nostro Paese a base di Metarhizium anisopliae.
Altro possibile suggerimento sono i prodotti a base di nematodi entomopatogeni; sono utilizzabili contro varie specie di coleotteri fra le quali l’oziorrinco. I nematodi sono vermi che parassitizzano diversi tipi di insetti fra cui l’oziorrinco.
Un rimedio che si è dimostrato efficace sono le trappole per oziorrinco; si tratta di dispositivi meccanici efficaci contro vari tipi di insetti (quelli che camminano sul fusto delle piante); di fatto si tratta di una fascia di materiale sintetico da applicare al fusto della pianta e che cattura gli insetti in modo definitivo provocandone poi la morte. La trappola per oziorrinco può essere impiegata su tutte le piante arbustive e arboree. È ammessa in agricoltura biologica.
Un altro metodo suggerito, ma solo per rimuovere gli esemplari adulti, è quello di scuotere, nel corso delle ore serali, i rami delle piante attaccate; gli oziorrinchi cadranno quindi a terra dove precedentemente si sarà disposto un telone per raccoglierli. Gli insetti andranno poi bruciati.

Oziorrinco adulto che mangia una foglia