Le minatrici fogliari sono le larve di alcuni insetti (principalmente Lepidotteri, ma anche Coleotteri e Ditteri) in grado di provocare danni alle piante di orto e giardino. Sono chiamati anche genericamente insetti minatori fogliari, anche se la dicitura minatrici è forse più indicata, visto che solo le larve di questi insetti si cibano delle foglie vegetali.
Il termine deriva dal fatto che le larve penetrano nella foglia e vi scavano all’interno delle gallerie (le mine). Dall’esterno la foglia appare solcata da percorsi di colore bianco o giallastro. Le foglie così attaccate si accartocciano e spesso cadono. Il danno è simile ad altri parassiti fitofagi, come gli acari eriofidi: le foglie diminuiscono la loro capacità di realizzare la fotosintesi e la pianta deperisce. Inoltre, spesso gli adulti delle minatrici fogliari depongono le uova sulle foglie, di cui si nutrono, succhiandone la linfa. L’entità del danno dipende dalla quantità di larve coinvolte nell’attacco.

Il danno di una minatrice fogliare su foglia di agrume: sono chiaramente visibili le mine, cioè le gallerie scavate dalle larve nelle foglie, che appaiono come tracce chiare simili a serpentine
Le piante colpite
Le piante suscettibili all’attacco delle minatrici fogliari sono molte: tutte quelle da frutto, quelle orticole (come i pomodori), l’olivo, gli agrumi, il lillà, l’alloro e piante da fiore come le azalee.
Particolarmente insidiosa è la minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella), così chiamata perché la sua traccia sembra un serpente sulla foglia. Si tratta di una larva originaria dell’Asia sud-orientale, diffusasi fin dal secolo scorso dapprima in Australia, quindi in America e in Europa. Attacca tutte le piante del genere Citrus ma anche altre, come per esempio l’alloro.

Ingrandimento di una larva di Phyllocnistis citrella: si tratta della larva di un Lepidottero della famiglia dei Gracillaridi, che da adulta si trasforma in una piccolissima farfalla con apertura alare di 4 mm
I rimedi contro le minatrici fogliari
Un metodo drastico consiste nell’utilizzo di insetticidi contro minatrici fogliari; spesso i prodotti sono pensati per un uso combinato anche contro acari e altri parassiti pericolosi, come la processionaria. Alcuni insetticidi sono definiti “a base di sostanze naturali”, come l’olio di Neem (azadiractina). Tuttavia, si consiglia di analizzare attentamente anche gli altri componenti di sintesi, in quanto spesso non consentono di fare distinzione sugli insetti colpiti e si rischia di eliminare anche insetti utili. Particolare precauzione poi va fatta per le specie orticole destinate al consumo umano. Altro principio attivo usato è l’abamectina che ha un’azione neurotossica nei confronti degli insetti e che permane nell’ambiente per circa un mese.
Rimedi naturali contro le minatrici fogliari
La scelta di usare prodotti naturali contro le minatrici fogliari purtroppo non è di facile realizzazione. In genere si usa l’olio di Neem, ma occorre verificare attentamente se sono presenti altri ingredienti nella formulazione. L’olio di Neem è permesso in agricoltura biologica, ma ciò non significa che sia completamente innocuo (a questo proposito, si vedano le considerazioni sull’orto biologico). Si degrada in pochi giorni e risparmia le api.
Altra strategia è evitare di eccedere con concimi ad alto titolo di nitrati, che assottigliano e indeboliscono la superficie fogliare, esponendo le foglie più facilmente all’apparato masticatore di larve o altri parassiti.
Qualunque sia il prodotto utilizzato, si consiglia di leggere scrupolosamente le istruzioni di utilizzo e di evitare che bambini o animali domestici entrino in contatto con le sostanze utilizzate, per lo meno nelle prime ore o giorni d’applicazione, a seconda del principio attivo usato.