La coltivazione dell’erba cipollina non crea particolari difficoltà ed è veramente facile coltivarla nel proprio orto domestico. L’erba cipollina (Allium schoenoprasum) è una pianta aromatica erbacea perenne di origine euroasiatica; il suo habitat ideale si trova oltre i 600 e fino ai 2600 m di altezza. Può raggiungere i 50 cm e ha foglie cilindriche, color verde chiaro e bulbo di piccole dimensioni. Nel corso del tempo la nomenclatura scientifica di questa erba ha subito moltissime variazioni.
Secondo le classificazioni più recenti, l’erba cipollina fa parte della famiglia delle Alliacee, anche se tradizionalmente viene considerata appartenente alle Liliacee. In italiano ha varie denominazioni, erba cipollina è quella più utilizzata, ma è nota anche come aglio ungherese, aglio cipollino, erba di Provenza e porro sottile. Talvolta viene chiamata semplicemente cipollina.
L’erba cipollina era già nota ai celti (Allium deriva da un termine celtico che significava caldo bruciante) e veniva utilizzata anche dai romani (Apicio la consiglia in diverse sue ricette); nel corso del Medioevo era coltivata e utilizzata diffusamente.
L’erba cipollina ha una distribuzione geografica decisamente ampia; oltre alle zone euroasiatiche è possibile trovarla anche nel Nord America. Nel nostro Paese è relativamente rara; cresce spontaneamente in luoghi freschi e umidi lungo le Alpi e gli Appennini settentrionali, ma è possibile trovarla anche in pianura e sono molti coloro che la coltivano nei propri orti per utilizzarla in ambito culinario, anche se non mancano le varietà che molti piantano nei propri giardini per scopi ornamentali.
Caratterizzano l’erba cipollina le sue foglie, 3 o 4 per pianta, dal colore grigio-verde e dallo stelo cilindrico e cavo che può raggiungere e talvolta superare i 40 cm; nel corso dell’inverno si seccano e tornano a farsi vive quando arrivano i primi caldi; l’aroma che emanano, dato dall’allicina, è una sorta di incrocio fra l’odore dell’aglio e quello della cipolla. I fiori, il cui colore può variare dal rosa chiaro a quello scuro, sono riuniti in infiorescenze apicali a ombrello e assumono una forma che ricorda quella di un globo.
La pianta è dotata di un bulbo di forma ovale avvolto da varie tuniche che a maturazione è formato da alcuni spicchi (bulbilli). I frutti sono piccole capsule che al loro interno contengono uno o due semi piriformi dal colore nerastro.
Indice

L’erba cipollina forma fitti cespugli e può essere coltivata in piena terra o in vaso
La coltivazione dell’erba cipollina
Esposizione – L’erba cipollina è una pianta piuttosto rustica, dalle poche esigenze e quindi non richiede attenzioni particolari; può crescere senza problemi sia nelle zone esposte al sole sia quelle più leggermente in ombra che sono quelle che predilige.
Terreno – Anche per quanto riguarda la tipologia di terreno, l’erba cipollina non è una pianta dalle esigenze particolari, anche se preferisce terreni freschi, a medio impasto e dotati di buon drenaggio, così da evitare i sempre dannosi ristagni d’acqua.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione dell’erba cipollina può avvenire sia per seme sia per divisione della pianta; generalmente si sceglie quest’ultimo metodo. In ottobre la pianta va tolta dal terreno e successivamente divisa in quattro o cinque parti che conterranno ciascuna dai quattro ai cinque bulbilli a seconda delle dimensioni della pianta madre. Ogni parte va messa a dimora o in piena terra, a una distanza di circa 30 cm dall’altra, oppure si può optare per la coltivazione in singoli vasi.
L’erba cipollina fiorisce a partire da maggio; nel caso si voglia utilizzarla a scopi aromatici (si usureranno quindi in prevalenza le foglie), è consigliabile rimuovere i fiori subito dopo la loro formazione; ciò impedirà che sottraggano le sostanze nutritive alla piantina.
Annaffiatura – Per quanto riguarda le operazioni di irrigazione, è importante fornire alla pianta annaffiature abbondanti, in particolar modo durante i mesi estivi evitando, lo ribadiamo, che si formino ristagni idrici.
Concimazione – Per quanto concerne la concimazione, è necessario, una volta all’anno, quando si arriva alla fine della stagione invernale, provvedere a interrare del concime organico abbastanza maturo.
Malattie – L’erba cipollina, a differenza di altre piante, non è particolarmente soggetta a malattie o ad attacchi da parte di parassiti; gli unici veri problemi derivano dall’eventuale verificarsi di gelate tardive o da un freddo invernale particolarmente intenso. A questo proposito si può cercare di rimediare tramite la pacciamatura.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.
L’erba cipollina in cucina
L’erba cipollina è una spezia molto versatile che può essere utilizzata per insaporire diversi tipi di piatti: minestre, sughi, insalate, uova, frittate, patate, zuppe; viene usata anche per sottolineare meglio il gusto di salse, per aromatizzare il burro e vivacizzare il gusto delle crêpes.
In sughi, minestre e zuppe andrebbe aggiunta sempre all’ultimo momento dal momento che ha un aroma abbastanza delicato (in particolar modo se lo rapportiamo a quello dell’aglio) che tende a svanire piuttosto rapidamente (peraltro l’erba cipollina, a differenza di quanto accade con cipolla e aglio non causa nessun problema di alito); non a caso molti la tengono come pianta per poi utilizzarla solo al momento dell’effettivo bisogno sciacquandola e sminuzzandola.
In cucina possono venire utilizzati anche i bulbi e i fiori; l’uso culinario peraltro può essere non soltanto aromatico, ma anche decorativo; gli steli, infatti, molto lunghi ed elastici, possono essere usati per legare delle preparazioni a mazzetti, fagottini o piccoli sacchetti. I fiori, anch’essi commestibili, dato il loro colore, possono essere utilizzati a mo’ di vivace decorazione.