La cocciniglia è insetto appartenente a una superfamiglia (Coccoidea) di Insetti dell’ordine dei Rincoti; ne esistono circa 7.000 specie. Il nome dell’insetto deriva dallo spagnolo cochinilla (“porcellino di terra”).
Sono assai simili agli afidi, anche se hanno un aspetto completamente diverso. Il danno ai vegetali è portato prevalentemente dagli esemplari femmina. A differenza degli afidi, però, l’attacco delle cocciniglie è decisamente più pericoloso perché può portare anche alla morte della pianta.
Solitamente questi parassiti si posizionano sui fusti e sulla pagina inferiore del fogliame e succhiano la linfa. In altri casi si posizionano in fessure del tronco, prediligendo zone poco ventilate, umide e scarsamente illuminate. Non è raro infatti che l’attacco di cocciniglie sia presente su piante messe a dimora in condizioni poco adatte, troppo vicine le une alle altre o in zone ove ci sia poca ventilazione, per la presenza mura o altre piante predominanti.
Le piante attaccate dalle cocciniglie subiscono una decolorazione, risultano macchiate, hanno foglie deformate; le cocciniglie sono anche causa di un ritardo nello sviluppo sia delle foglie sia dei rami.
Molto pericoloso può essere l’attacco di cocciniglie sulle ortensie. Sono facilmente distinguibili da altri parassiti perché di norma sono di dimensioni tali da essere ben visibili a occhio nudo e spesso sembra che siano ricoperte da un piccolo scudo che formano con sostanze cerose. In genere solo i maschi sono provvisti di ali. Lo scudo che si forma li rende purtroppo più resistenti degli afidi ai rimedi naturali, come i macerati di aglio e ortica.
Ecco un breve riassunto delle specie più conosciute.
- Chloropulvinaria floccifera (cocciniglia cotonosa). Bianca, assomiglia a un minuscolo fiocco di cotone. Vive sulla pagina inferiore delle foglie dove si nutre e depone le uova.
- Genere Ceroplastes (cocciniglia a elmetto). Molto invasiva, produce moltissima melata.
- Eupulvinaria hydrangeae (o pulvinaria del tiglio o cocciniglia delle ortensie). Depone le uova nel mese di maggio, molto infestante, ma facilmente eliminabile.
- Icerya purchasi (cocciniglia cotonosa solcata, cocciniglia cotonosa degli agrumi). Dal caratteristico ovisacco bianco, colonizza tutte le parti della pianta (foglie, rami, fusto). Una delle più invasive e aggressive.
- Chionaspis Evonymi (cocciniglia dell’evonimo). Si manifesta come un’incrostazione perché gli esemplari di colore marrone sono piatti e vivono aggregati. Gli attacchi più gravi uccidono velocemente la pianta.
- Saissetia oleae (cocciniglia mezzo grano di pepe o dell’olivo). Attacca principalmente l’olivo, ma anche gli anche gli agrumi e varie piante ornamentali arbustive.
Dal punto di vista agricolo (quindi non semplicemente per l’amante dell’orto o del giardino), le cocciniglie più importanti sono quelle che attaccano piante con grande produzione.
Cocciniglai del limone – Le cocciniglie del limone ricadono nella vasta gamma di cocciniglie degli agrumi. Su queste piante sono particolarmente dannose, soprattutto la generazione più pericolosa, quelal che si sviluppa a fine estate, da giungo ad agosto. Il limone della pianta attaccata si presenta con la buccia puntinata di rosso, mentre sono visibili macchie bianche e materiale farinoso sulla superficie inferiore delle foglie.
Più facile da individuare la cocciniglia rossa degli agrumi, che provoca ingiallimento e caduta precoce delle foglie.In Italia la proliferazione delle cocciniglie degli agrumi è limitata ad alcune zone della Sicilia.
Cocciniglia della vite – Anche la vite può essere attaccata dalle cocciniglie: tra le più pericolose c’è la cocciniglia farinosa. Sulle foglie sono visibili puntinature bianche mentre i grappoli sono più interessate da muffe e funghi veicolati dagli insetti. Anche nel caso della vite i danni possono portare all’avvizzimento della pianta e a una ridotta o stentata fruttificazione.
Cocciniglia: le immagini

Cocciniglia cotonosa

Cocciniglia a elmetto

Pulvinaria del tiglio

Icerya purchasi
I rimedi
Le piante maggiormente interessate dal problema sono i ceci, gli alberi da frutto e gli arbusti.
La difesa dalle cocciniglie varia a seconda dell’intensità dell’attacco; nei casi più facili si può tentare di rimuovere questi fastidiosi parassiti strofinando le zone infestate con un batuffolo di cotone preventivamente imbevuto di alcol oppure con delle spazzole di setola. Se l’attacco è più minaccioso si può tentare un trattamento difensivo con olio bianco, un olio minerale al quale non si può fare ricorso però in caso di temperature esterne elevate perché si corre il rischio di danneggiare la pianta bruciandola. L’olio bianco agisce per soffocamento, impedendo all’insetto di respirare; è importante quindi irrorarlo direttamente sulle zone attaccate dalle cocciniglie.
Nei mesi più caldi è necessario ricorrere a oli particolari reperibili nei negozi specializzati.
La lotta biologica non è di facile realizzazione, perché gli insetti antagonisti delle cocciniglie sono solo alcune specie di coccinelle e le vespe.
La prevenzione
La prevenzione va effettuando irrigando correttamente e concimando in modo equilibrato evitando di utilizzare concimi troppo ricchi in azoto, che indeboliscono al superficie fogliare facilitando l’attacco dell’insetto parassita. Importante poi evitare una ventilazione scarsa e una scarsa esposizione al sole: questi insetti, infatti, sono assai sensibili ai raggi solari e prosperano bene sui vegetali in ombra.