L’achillea (Achillea millefolium) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee (o Composite); ha fusto eretto la cui altezza può variare dai 30 ai 70 cm; le infiorescenze sono di colore rosa o bianco. Il nome della pianta è legato a quello del celeberrimo eroe omerico, Achille; quest’ultimo guarì le ferite di Telefo, re di Micene e suo alleato in battaglia, tamponandole con fiori e foglie di achillea.
L’Achillea millefolium è detta anche anche volgarmente achillea millefoglie, da non confondere con l’Achillea moschata (conosciuta anche come achillea moscata o muschiata o erba iva), usata per lo più per fare infusi e amari.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, achillea ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.
Indice

I fiori di Achillea emanano un profumo dolce e discreto
Achillea in giardino
Si tratta di una pianta erbacea di facile coltivazione in giardino, perenne e molto rustica. Ben si presta a formare bordure miste che riesce ad illuminare con i suoi fiorellini di vario colore. Sono sati infatti selezionate decine di specie a fiore bianco, rosso, giallo e arancione. Risulta molto adatta per abbellire in primo piano bordure miste a basso impatto ambientale e per un giardinaggio sostenibile.
Esposizione – L’Achillea millefolium è una pianta originaria del continente europeo, ma cresce in tutte le zone temperate fino a un’altezza di circa 2.500 metri, preferibilmente in luoghi assolati e su terreni aridi e ricchi di acidità. Nel nostro Paese è presente pressoché in tutte le regioni, dove è nota popolarmente con molte altre denominazioni: erba de feridas, erba dei somari, erba dei tagi, erba del marchese, erba del soldato, erba pennina, millefoglio, stagnasangue, stagnadora ecc.
Terreno – Non ha bisogno di un suolo particolarmente ricco.
Annaffiatura – La pianta non è molto esigente in tema d’ irrigazione, che potrà essere solo di emergenza in caso di prolungata siccità.
Moltiplicazione e impianto – Grazie alla facilità di germinazione, si coltiva a partire dai semi. Fiorisce in modo continuo per tutta la primavera inoltrata e l’estate.
Malattie – Può essere oggetta ad attacchi di acari, afidi e all’oidio, specie se coltivata in luoghi eccessivamente umidi e con poco circolazione d’aria.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.
Achillea: proprietà
L’Achillea millefolium ha parecchie proprietà in fitoterapia. Le parti della pianta che vengono utilizzate pincipalmente sono le parti aeree, le infiorescenze e la radice. Tradizionalmente le parti aeree venivano utilizzate generalmente fresche, ma in tempi più recenti si è privilegiato l’uso delle parti aeree secche. La raccolta delle foglie e delle sommità fiorite viene effettuata durante il periodo estivo, le parti raccolte vengono poi fatte essiccare all’ombra. La stabilità di fiori e foglie è notevole, circa due anni, molti anni per le radici.
I principi attivi della droga sono tannini, rutina, oli essenziali, sequiterpeni, steroli, achillina, acido achilleico, acidi organici, fosfati, sali di potassio e mucillagini.
Gli utilizzi della pianta sono numerosissimi, talmente numerosi che talvolta le indicazioni risultano contraddittorie.
Per uso interno viene preparata sotto forma di infuso, tisana e come vino. Per uso esterno invece la si utilizza sotto forma di decotto e di olio.
Per comodità gli utilizzi di destinazione possono essere divisi in categorie:
- disturbi mestruali
- emorragie
- disturbi a livello cardiocircolatorio
- dispepsia
- febbre
- disturbi dell’apparato urinario.
L’achillea è stata da sempre consigliata nel trattamento dei disturbi mestruali (menorragia, dismenorrea e oligomenorrea); i principi attivi non agiscono a livello ormonale, ma regolando la circolazione uterina riducendo la stasi sanguigna e il dolore provocato dalle vene congestionate della pelvi.
Da tempo immemorabile è nota come rimedio emostatico; sotto forma di unguento o di infuso viene utilizzata per trattare emorroidi, vene varicose e ferite ulcerose. Alcuni autori consigliano l’utilizzo della pianta fresca masticata come trattamento di fortuna per l’epistassi.
Per le sue proprietà vasodilatatorie la pianta viene consigliata per trattare l’ipertensione arteriosa, le varici e l’ipotono venoso; si ipotizza che le proprietà vasodilatatorie siano dovute alla combinazione di flavonoidi, sesquiterpeni e furanocumarine.
L’achillea agisce da stimolante le secrezioni gastriche ed è pertanto consigliata come rimedio per coloro che soffrono di problemi digestivi. Da molti autori è ritenuta un ottimo rimedio per gli stati febbrili di relativa intensità; viene pertanto consigliata in caso di sindrome influenzale, raffreddore e stati catarrali. L’achillea è inoltre considerata un ottimo diaforetico (favorente la sudorazione) e viene pertanto raccomandata in quei casi in cui si ha una soppressione della sudorazione.
Per le sue proprietà antinfiammatorie e diuretiche, molti fitoterapeuti la consigliano per trattare i disturbi urinari (cistite, uretrite, nefrite ecc.).

L’Achillea moschata (conosciuta anche come achillea moscata o muschiata o erba iva), da non confondersi con l’Achillea millefolium, è usata per lo più per fare infusi e amari
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’achillea è controindicata in caso di gravidanza, allattamento al seno e allergia alle Asteracee. Se ne sconsiglia l’uso in caso di esposizione eccessiva alla luce solare o comunque durante trattamenti cosmetici a base di raggi ultravioletti a causa della sua azione fotosensibilizzante dovuta alla presenza di furanocumarine; tali sostanze, in presenza di raggi ultravioletti, formano prodotti tossici per la cute.
L’utilizzo in dosi elevate può essere causa di una colorazione molto scura delle urine, ma tale evenienza non deve destare preoccupazione.
Achillea in cucina
L’achillea viene utilizzata anche in cucina (ciò deve essere fatto con moderazione dal momento che si tratta di un’erba spiccatamente aromatica) per insaporire salse, minestre e insalate. Entra come ingrediente fondamentale della pesteda.