Lo studio psicologico è parte integrante del setting terapeutico e deve essere in grado, in primo luogo, di mettere a proprio agio i pazienti.
La creazione di un ambiente fisico confortevole non è certo l’unico elemento che entra in gioco nel corso di un trattamento psicologico, ma è in grado di favorire, almeno in parte, lo scambio paziente-terapeuta e la buona riuscita delle sedute.
Per aiutare a raggiungere gli obiettivi, lo studio deve essere ben organizzato e disporre di arredi che siano al contempo efficienti e di alta qualità.
Al fine di creare l’ambiente ideale, il terapeuta potrà abbinare l’acquisto di arredi specifici, tra cui un comodo lettino per la terapia, delle confortevoli sedie imbottite con rotelle, scaffalature e armadietti, tutti acquistabili presso rivenditori specializzati in attrezzature, strumentazioni e arredi per studi medici come medicalcenteritalia.it, a mobili e complementi d’arredo di design.
Questa strategia consentirà di unire l’utilità di articoli specifici alla piacevolezza di un ambiente personalizzato e accogliente.
Come dev’essere lo studio dello psicologo
Ancora prima della scelta degli arredi, lo psicologo deve fare attenzione alla scelta dell’ambiente nel quale intende aprire il proprio studio.
Il luogo scelto dovrà avere dimensioni adeguate, dunque né troppo piccolo, al fine di evitare sgradevoli sensazioni di costrizione e soffocamento, né inutilmente ampio.
Molta attenzione deve inoltre essere prestata alla presenza di finestre, le quali contribuiranno a garantire un’illuminazione naturale adeguata e piacevole, nonché il corretto ricambio di aria.
Da tenere presente anche la presenza di rumori molesti provenienti dall’esterno o da locali posti nel medesimo edificio. Per evitare questo inconveniente, è possibile insonorizzare l’ambiente, così da permettere ai pazienti di non venire disturbati durante le sedute e di poter godere al massimo della propria privacy.
Quali sensazioni deve trasmettere
Lo studio dello psicologo deve far sentire i pazienti a proprio agio, trasmettendo loro sensazioni di calma, tranquillità, serenità e sicurezza. Ogni elemento deve essere pensato per stimolare la quiete e il confronto, e per favorire l’apertura e lo scambio.
Oltre a questo, l’ambiente dovrà risultare riservato e ordinato, senza mai risultare banale o assomigliare troppo a un ambulatorio medico o a un ospedale.
Diversamente da questi ambienti, spesso freddi e impersonali, quello in cui opera lo psicologo dovrebbe essere più famigliare e ricco di calore.
Quale arredo scegliere per lo studio dello psicologo
Lo studio propriamente detto, ossia la stanza nella quale vengono accolti i pazienti, dovrebbe disporre di una scrivania e una sedia destinate al terapeuta, e di alcune sedute a disposizione del paziente.
In particolare, oltre a una sedia simile a quella utilizzata dal terapeuta e posta dal lato opposto della scrivania, potranno essere presenti una o due poltrone, un divano e, naturalmente, il lettino. Questo permetterà al paziente di scegliere in totale autonomia il luogo in cui sedersi o sdraiarsi per affrontare la seduta, aiutandolo a raggiungere più rapidamente un piacevole senso di comfort e permettendogli di ridurre la tensione e l’ansia.
La stanza dovrà inoltre contenere mensole, scaffalature, cassettiere, librerie o armadi con ante da utilizzare per riporre documenti e materiale di lavoro, ma anche per migliorare l’estetica dell’ambiente.
Per dare un tocco in più, sarà inoltre possibile abbellire ulteriormente l’ambiente con soprammobili, quadri, tende, acquari e piante in vaso.
La scelta delle luci
Oltre all’illuminazione naturale garantita dalla presenza di ampie finestre, lo studio dovrà disporre anche di un sistema di illuminazione da utilizzare nelle ore buie e che aiuti a creare un’atmosfera piacevole.
Sugli e-commerce di settore è possibile trovare lampade pensate in modo specifico per studi medici; in alternativa, il terapeuta può optare per lampade da terra o da scrivania, o per lampadari tradizionali, da posizionare in punti strategici della stanza.
La sala d’attesa
Oltre allo studio propriamente detto, grande importanza riveste anche la sala d’attesa, primo ambiente nel quale il paziente viene introdotto, in grado di influenzare in modo determinante l’opinione che questi si farà del terapeuta, nonché la sua propensione a collaborare.
La sala d’attesa, all’interno della quale potrà essere collocata anche la scrivania della segretaria, dovrà essere, proprio come lo studio, accogliente e confortevole. Per quanto riguarda gli arredi, sarà sufficiente posizionare poltroncine o comode sedie e uno o più tavolini. L’ambiente potrà poi essere abbellito con dipinti e piante.
I colori dello studio dello psicologo
Altro aspetto molto importante è la scelta dei colori, i quali sono in grado di trasmettere emozioni e di modificare umore e stato d’animo.
Per uno studio di psicologia, meglio evitare colori accesi, caldi e vibranti come il rosso e il giallo, e optare su tinte in grado di trasmettere una sensazione di tranquillità e quiete come il blu, l’azzurro e il verde.
Una valida alternativa, per non influenzare eccessivamente lo stato d’animo del paziente, consiste nello scegliere colori neutri come i beige, le tinte legno e i grigi. Da evitare i contrasti troppo accentuati; meglio optare per soluzioni monocrome e tono su tono.