La durezza delle feci viene spesso provocata da una condizione nota come stitichezza, dunque dalle difficoltà ad evacuare.
Quando si soffre di stitichezza, spesso ciò causa anche un’eccessiva durezza delle feci, il che ovviamente rende più difficoltoso il processo di evacuazione. Nella maggior parte dei casi questa condizione dipende da un regime alimentare scorretto, povero di fibre e di liquidi, ma anche da alcune condizioni psicologiche come lo stress e l’ansia. Chiaramente in altri casi potrebbero anche entrare in gioco alcune disfunzioni come l’IBS (sindrome dell’intestino irritabile) o il diabete.
Chi soffre di feci dure e desidera approfondire la questione, in questo articolo troverà una serie di informazioni utili, dalle cause fino ad arrivare ai rimedi per scioglierle.
Perché le feci si induriscono?
Prima di capire come ammorbidire le feci, ad esempio usando un lassativo leggero, è importante comprendere perché possono indurirsi.
Quando si mangia, l’intestino assorbe l’acqua dal cibo mentre quest’ultimo passa attraverso l’apparato digerente. Il processo in questione aiuta a solidificare le feci e a facilitarne il passaggio, così da semplificare anche la fase di evacuazione. Tuttavia, ci sono diversi fattori che possono interferire con la corretta solidificazione delle feci, rendendole eccessivamente dure. Quando capita, l’evacuazione risulta molto più difficoltosa, e in quel caso subentra la stitichezza.
Perché le feci si induriscono in modo eccessivo? Ciò potrebbe succedere a causa di una dieta scorretta, con poche fibre, e una cattiva idratazione, quindi la scarsa assunzione di liquidi. Come accennato poco sopra, l’indurimento delle feci potrebbe anche dipendere da condizioni quali la sindrome dell’intestino irritabile o la colite, insieme ad altre malattie che potrebbero colpire l’apparato digerente.
Come sciogliere un tappo di feci?
Una delle soluzioni più note è l’utilizzo di un lassativo, ma conviene sempre scegliere questa opzione dopo aver chiesto un parere al proprio medico di fiducia. Ad ogni modo, si dovrebbe scegliere un prodotto blando e leggero, come quelli che richiamano l’acqua per ammorbidire la struttura delle feci, così da facilitarne il transito e l’evacuazione.
Nel caso si tratti di un disturbo temporaneo, spesso basta semplicemente regolare l’alimentazione e aumentare l’apporto di fibre e di liquidi. Anche per questo motivo, si consiglia di bere almeno due litri di acqua al giorno, per una corretta idratazione dell’organismo. In secondo luogo, per favorire la motilità intestinale, è importante adottare uno stile di vita attivo e dunque fare attività fisica quotidianamente. In tal senso, possono andar bene anche le semplici passeggiate.
I farmaci procinetici come il Betanecolo rappresentano una risorsa da sfruttare soltanto nel caso in cui la stitichezza sia grave. Inutile specificare che, trattandosi di veri e propri farmaci, è sempre necessario rivolgersi ad un medico per capire qual è la propria situazione, e se non ci sono altre opzioni più leggere che potrebbero aiutare l’evacuazione.
Nei casi più complessi potrebbe essere richiesta la rimozione manuale del tappo di feci. Ciò avviene ad esempio in presenza della formazione di un fecaloma, ovvero di un compattamento di feci molto duro nell’ultimo tratto dell’intestino.