Il ferro è un minerale molto importante per la salute dell’organismo, ma è al contempo anche relativamente difficile da introdurre con l’alimentazione, e non è raro che si verifichino anche in età pediatrica carenze più o meno significative, con la conseguenza di una serie di disagi e sintomi caratteristici e piuttosto fastidiosi.
Infatti, considerando che il ferro svolge un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli rossi e dell’emoglobina, oltre a permettere il trasporto dell’ossigeno nel sangue, un’eventuale carenza, anche se non grave, può comportare una sensazione di affaticamento e di stanchezza, una scarsa resistenza agli sforzi e un senso di debolezza generale.
L’uso di un integratore alimentare che permette di ripristinare la corretta quantità di ferro nel sangue, è quindi da ritenersi ideale per tutti quei soggetti che manifestino questo tipo di problema.
Oggi, considerando i ritmi di vita piuttosto intensi a cui anche i bambini sono soggetti e l’alimentazione spesso poco equilibrata, non è raro che si manifestino carenze di ferro in età pediatrica, per questo può essere necessario ricorrere ad un’integrazione. Uno dei prodotti più utilizzati è Pediafer Plus gocce che consente di risolvere le carenze di ferro dei più piccoli e far ritrovare loro l’equilibrio e il benessere.
Perché i bambini possono essere soggetti ad una carenza di ferro
In età pediatrica, dopo lo svezzamento, i bambini sono talvolta soggetti a carenze di ferro dovute a un’alimentazione non sufficientemente corretta ed equilibrata.
Ad esempio, è importante considerare che gran parte del ferro si assume tramite la carne, ma che altri alimenti, tra cui il latte, ne inibiscono l’assorbimento. Per tale ragione, nei bambini potrebbe verificarsi non di rado una carenza di questo tipo.
La vitamina C, ad esempio, è indispensabile per garantire un completo e corretto assorbimento del ferro, per questo si consiglia, soprattutto per i bambini, di arricchire la dieta con agrumi e spremute di arancia e di limone.
Riconoscere il deficit di ferro nei bambini
Come si è detto, talvolta la mancanza di ferro in età pediatrica non è così semplice da riconoscere.
I bambini che soffrono di questo problema possono dimostrarsi spesso stanchi e poco concentrati nello studio, con la compromissione delle funzioni cognitive, oltre a mostrare un comportamento instabile e un umore soggetto a frequenti sbalzi e cambiamenti.
Qualora si notassero disturbi di questo genere, uniti a uno scarso apprendimento a livello scolastico, si può indagare il problema con l’aiuto di un pediatra che sicuramente prescriverà degli esami del sangue da cui capire se
- esiste una forma di anemia;
- tale forma di anemia è dovuta a una carenza di ferro (non tutte le sono!), la classica anemia sideropenica.

Visita pediatrica
Quando è il caso di somministrare un integratore alimentare
Mancanza di appetito, ridotta resistenza alle infezioni, rallentamento dello sviluppo fisico e altri sintomi tipici che indichino una carenza di ferro, possono essere facilmente provocate da un’insufficiente quantità di ferro introdotto tramite l’alimentazione, con la conseguente necessità di ricorrere ad un integratore alimentare.
Ad esclusione di casi particolarmente gravi, dovuti ad alterazioni metaboliche, problemi di assorbimento degli elementi nutritivi o patologie correlate, nel caso di anemie sideropeniche l’uso di un integratore alimentare nelle dosi e per il periodo stabilito dal medico pediatra è sufficiente per riportare il livello del ferro alla normalità.
Si raccomanda comunque di seguire sempre le disposizioni del pediatra, e di tenere presente che un integratore alimentare deve essere sempre affiancato a una dieta equilibrata e completa.