In paesi come Vietnam, Cambogia, Thailandia è utilizzato da sempre ed è una vera e propria costante della cucina tradizionale. Anche in Europa si è diffuso sempre di più negli ultimi anni, soprattutto in considerazione della facilità con cui si trova nei reparti surgelati dei supermercati e a un prezzo molto più conveniente rispetto ad alternative simili. Per cui può essere utile, anche per sfatare alcuni miti a riguardo, una breve guida al pesce pangasio: ecco cos’è, che sapore e che caratteristiche nutrizionali ha, quando comprarlo, come usarlo.
Tutto quello che c’è da sapere sul pesce pangasio
Il pangasio è, innanzitutto, un pesce d’acqua dolce: un tempo era una specie endemica di fiumi come il Mekong e Chao Phraya (in Thailandia) mentre oggi, soprattutto quello destinato all’esportazione, viene allevato. Esteticamente, si presenta come un pesce dal ventre bianco, dalla forma allungata, con carni bianche o leggermente rosate. Questo pesce ha dimensioni maggiori rispetto ad altri pesci bianchi: se d’allevamento può raggiungere in pochi mesi, infatti, una lunghezza di oltre un metro e mezzo e un peso di venti chili.

Pangasio
In commercio, soprattutto in Italia, il pangasio arriva sfilettato e congelato. I filetti di pangasio ricordano nell’aspetto quelli di merluzzo, anche se hanno spesso pezzature maggiori. A quello del merluzzo e più in generale del pesce bianco come nasello e sogliola assomiglia anche il sapore del pangasio: delicato e leggero, perfetto anche per chi non ama il pesce.
Il pesce bianco è il termine di paragone anche per quanto riguarda le principali caratteristiche nutrizionali del pesce pangasio: è poco calorico (una porzione da 100 grammi contiene appena 87 chilocalorie), ha un buon apporto di proteine (dai 13 ai 15 grammi su 100 grammi) e si tratta di proteine cosiddette nobili. Come gli altri pesci bianchi, insomma, il pangasio è un buon pesce per chi sta seguendo una dieta ipocalorica o ci tiene a mantenersi perfettamente in forma.
Rispetto ad altri pesci, presenta una minore presenza di vitamine e sali minerali. Gli esperti di nutrizione sottolineano anche l’abbondante presenza di grassi saturi (fino al 47% dei 3 grammi presenti in una porzione da 100 grammi) a dispetto di grassi polinsaturi come l’omega 3 essenziali nell’alimentazione umana. Nonostante in passato siano emersi dibattiti a riguardo, numerose ricerche indipendenti hanno escluso la presenza nelle sue carni di sostanze nocive per l’organismo maggiore di quella standard, potendo così escludere rischi per la sicurezza alimentare. Il consumo di pangasio è completamente sicuro, insomma, nell’ambito di un regime alimentare sano, equilibrato e vario.
Quanto a come usare il pangasio in cucina, molto dipende dai propri gusti e dalle proprie esigenze. La buona notizia è che si tratta di un pesce molto versatile, con tempi di cottura brevi e semplice da cucinare. Si possono realizzare molte ricette con il pangasio, anche ispirate a ricette realizzate con merluzzo, nasello, sogliola o altri pesci più comuni alle nostre latitudini. Cotto all’acqua pazza o alla mugnaia, per esempio, il pangasio risulta light e gustoso allo stesso tempo. Si può cuocere, però, il pangasio alla griglia o al vapore e poi condirlo con un filo d’olio e limone per qualcosa di ancora più leggero. Le ricette con il pangasio tradizionali sono, invece, zuppe e brodi.