Un’alimentazione equilibrata è la perfetta alleata, insieme alla giusta quantità di attività fisica, della propria salute e del proprio benessere intesi a trecentosessanta gradi. Come imparare a cucinare meglio, però, anche se non si ama stare ai fornelli o sperimentare con ingredienti, abbinamenti e simili?
Programmare i pasti, studiare nuove tecniche e ricette, scegliere bene le materie prime: i segreti per imparare a cucinare meglio
La prima parola d’ordine è programmazione: ritagliarsi una manciata di minuti, meglio se nel fine settimana, per fare un plan dei pranzi e delle cene dei giorni che verranno aiuta a non ritrovarsi sempre senza risposte alla domanda che si mangia?, a risparmiare evitando continue visite al supermercato che aumentano la probabilità di acquistare extra come snack, bevande gassate, merendine e spezzafame e, soprattutto, a variare quanto più possibile tra le pietanze. Utile può essere in questo senso seguire la piramide alimentare e le porzioni e le frequenze consigliate di alimenti come legumi, carni rosse e carni bianche, pesce, latticini, eccetera tenendo conto che sono indicazioni generiche e che per bisogni specifici (intolleranze, sovrappeso, eccetera) bisognerebbe rivolgersi a un professionista della nutrizione per ottenere un piano personalizzato.
Sempre più persone, desiderose di imparare a cucinare meglio, optano oggi però per soluzioni come un corso di cucina a domicilio o delle lezioni con chef ed esperti di alimentazione. Quasi sempre in queste occasioni si imparano due cose principali: le tecniche di cottura migliori e come abbinare ingredienti e materie prime. In un caso e nell’altro la vera regola per imparare a cucinare meglio è non avere paura di variare e di sperimentare. Chi lo ha detto che il forno o la griglia sono sempre la soluzione migliore per il pesce e che il fritto debba essere bandito dalla cucina di tutti i giorni? Se ben fatta la frittura può deliziare il palato senza creare alcun danno e rendendo, anzi, più digeribili alcuni alimenti, così come ci sono metodi di cottura, come la vasocottura per esempio, che sono l’ideale quando si intende sprigionare il gusto degli alimenti. Un discorso simile vale per gli accostamenti di ingredienti e materie prime: non ci sono abbinamenti “azzardati”, se non quelli che non soddisfano il proprio gusto personale, e imparare a cucinare meglio qualche volta è questione di introdurre nuovi ingredienti nella propria dispensa o a dare alle proprie ricette un “twist” inaspettato.
Naturalmente la scelta delle materie prime gioca un ruolo di fondamentale importanza quando si vogliono migliorare i propri risultati in cucina. Sceglierne di buona qualità, anche preferendo la buona qualità alla quantità, è un ottimo punto di partenza. Soprattutto per frutta e verdura si potrebbe optare per le opzioni biologiche e/o a chilometro zero che, a fronte di un surplus di prezzo, sono in genere più saporite e sicure da un punto di vista di uso di pesticidi e altre sostanze chimiche. Il vero segreto per imparare a cucinare meglio è però, forse, in questo senso il rispetto della stagionalità: le verdure di stagione sono più buone e sostenibili e c’è, se si guarda alla sola dieta mediterranea, talmente varietà tra cui scegliere ogni mese che è difficile annoiarsi. Meglio preferire materie prime di qualità anche da un punto di vista nutrizionale, senza comunque demonizzare dolci o alcol e bevande gassate e zuccherate che con parsimonia e nelle giuste occasioni possono essere portate a tavola.