Arriva dalla Slovenia l’ultima dieta dissociata, la dieta Rina. Creata da due giornaliste (B. Hrobat e M. Poljansek, con la direzione “scientifica” di S. Celan).
La dieta risale al 2004, data di edizione del primo libro su di essa; darebbe risultati in circa 90 giorni, soprattutto in persone obese o in grave sovrappeso, arrivando a una perdita di peso fino a 25 kg.
Un veloce giudizio della Dieta Rina
Il trucco del fino a: ovvio che “fino a 25 kg” su, per esempio, un soggetto di 150 kg, non significa nulla, sarebbe stato molto interessante se fosse stata resa nota una perdita media. In un qualunque regime alimentare decente, per semplice distribuzione statistica, applicato, per esempio, a 1.000 soggetti di 80 kg in deciso sovrappeso e sedentari, abbinato ad attività fisica, si troverebbe un gruppo di soggetti (magari quelli più motivati) che perderebbero fino a 10-12 kg in un paio di mesi.
La dieta propone una regolare attività fisica, cosa che già di per sé in 90 gg. provoca notevoli riduzioni di peso in chi, prima sedentario, mantiene il suo vecchio regime alimentare.
Le diete dissociate sono state già bocciate da molte ricerche. Il dimagrimento è ottenuto dalla complessità con cui si gestisce l’alimentazione: ti complico come mangi e alla fine mangi di meno. Un po’ come dire di mangiare solo alimenti che iniziano con la Z: combinazioni di alimenti, eliminazione di alcuni alimenti, giorni a menu fisso (giorno delle proteine, quello dei carboidrati complessi, quello dei carboidrati semplici, quello delle vitamine). Ovvio che se oggi posso mangiare solo proteine, entra in gioco anche la sazietà per nausea! Ovviamente poi c’è anche il giorno mensile del digiuno.
Ma non è più semplice mangiare di tutto, ma non tanto, e fare attività fisica, godendosi con calma e amore il cibo che si gusta?
Per approfondimenti: La dieta dissociata – Come si crea una moda alimentare