Il gastroenterologo americano Brian Weiner ha “inventato” un modo a suo dire molto veloce di perdere peso. La sua dieta del ghiaccio (chiamarlo modello alimentare sembra eccessivo) si basa su un principio più qualitativo che quantitativo: se si assume ghiaccio il nostro corpo reagisce per scioglierlo e brucia calorie per ripristinare la temperatura ambientale.In aggiunta a ciò, ovviamente “mangiare ghiaccio” provocherebbe un senso di sazietà che impedisce di assumere altri cibi, almeno finché la temperatura corporea non è andata a regime. Purtroppo, il senso di fame poi ritorna e per effetto di rimbalzo (l’apparato digerente si è svuotato dopo aver assorbito l’acqua proveniente dal ghiaccio) è più forte di prima.
A dire il vero, Weiner dei numeri li dà: assumere un chilo di ghiaccio fa consumare 160 calorie (notasi che molti che hanno ripreso la notizia parlano di un litro, unità di misura che si riferisce ai liquidi e non ai solidi), Per salvarsi in corner, Weiner suggerisce comunque di rivolgersi al proprio medico curante che potrebbe sconsigliare la dieta.
Sinceramente, appare incredibile che un gastroenterologo abbia proposto una simile dieta. Come sanno tutti i veterinari, quando nevica i loro ambulatori sono affollati da cani che hanno mangiato la neve con i classici sintomi di gastrite. L’assunzione di ghiaccio deve comunque essere fatta molto lentamente per evitare questo (e altri!) problemi e comunque l’altra considerazione che boccia la dieta è il risparmio calorico: 160 calorie per la tortura di mangiare un chilo di ghiaccio corrispondono a circa 30 g di cioccolato. Non è più sensato evitare il dolcetto e fare una sana attività fisica?
Temiamo che Weiner non vincerà mai il premio Nobel.
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