Il mondo è sempre più dilaniato da conflitti e, citando Mattarella, si può dire che è cambiato in peggio. Per conflitti non s’intende solo le guerre, ma anche ogni opposizione fra fazioni incompatibili all’interno di un Paese o di una comunità. Spesso le opposizioni riguardano temi circoscritti come le battaglie dei no-vax, degli antiabortisti, degli animalisti ecc.
Salendo di livello, basta citare la democrazia statunitense e la figuraccia di Capitol Hill con Trump che medita rivincite non propriamente “democratiche” e i suoi oppositori che cercano di bloccarlo con manovre legali giustificate, ma comunque non accettabili dai sostenitori del Donald nazionale. Continuiamo con le feroci divisioni dell’opinione pubblica su problemi come le migrazioni, la questione palestinese o la guerra in Ucraina.
Una prima considerazione è che la globalizzazione a livello internazionale e i social network a livello locale hanno portato a contatto gruppi decisamente incompatibili e la società si è trasformata in una sorta di stadio di calcio dove fazioni di ultrà se le danno di santa ragione.
Che dire poi del Covid che ha aperto la strada alla possibilità di bloccare le libertà individuali in nome di una difesa di frange più deboli, con la Svezia che non ha imposto restrizioni e l’Italia che invece ne ha decretate di piuttosto pesanti anche quando i vaccini erano disponibili. Si può pensare che il Covid sia stata un’eccezione, ma ha invece aperto la porta a disparità di trattamento di alcuni segmenti di popolazione in vantaggio di altri.
Basta citare la peste suina (per inciso, malattia che non attacca l’uomo) con l’Europa che ha imposto pesanti restrizioni laddove si scoprano carcasse di cinghiali morti per la malattia. Diverse regioni italiane ne sono colpite e da fine ottobre fino al 13 gennaio metà della provincia di Pavia deve sottostare a ridicole norme (“biosicurezza”) come portare con sé il disinfettante antivirale se si va in campagna a cercare i funghi, a passeggio o per fare una corsa, togliersi al ritorno le scarpe, riporle in un sacchetto prima di salire in auto, lavarle a casa, disinfettare le gomme dell’auto o della mountain bike se si sono fatti percorsi campestri, lavare il cane se ci ha accompagnato ecc. Ma non solo: il comune può addirittura non autorizzare attività all’aperto svolte nelle aree agricole e naturali, le attività umane, ludico-ricreative e sportive. La lobby degli allevatori di suini (in Germania e in Olanda fortissima) contro gli agriturismi e le attività ludiche della popolazione.

La parola “democrazia” deriva dal greco demos, popolo, e kratos, potere, ma il concetto ha assunto diverse sfumature di significato nei secoli e nei diversi Paesi
Cambiando completamente argomento che dire delle misure in favore della natalità? Oggi la lobby dei genitori con più figli hanno bonus e sgravi contributivi che un single o una coppia senza figli si sogna: come dire “non fai figli? Sei un cattivo cittadino”.
Stesso discorso per lo sciagurato Superbonus edilizio che ha premiato oltremisura chi non ha mai fatto nulla per aggiornare la propria casa con i costi pagati da chi era stato attento a ristrutturare l’abitazione in senso moderno ed ecologicamente compatibile.
Lo scontro politico si è avvelenato a tal punto che l’opposizione boccia qualunque iniziativa del governo, ma non si tratta di bocciature ideologiche perché, se le parti fossero invertite, succederebbe la stessa cosa!
In parole povere, il mondo è cambiato in peggio perché, quando le posizioni sono distanti e gli interessi delle fazioni prevalgono, la democrazia diventa una chimera perché la maggioranza (che si sente nel giusto) può legiferare in maniera tale da inorridire la minoranza. In altri termini,
quando si scontrano fazioni incompatibili (dove ciò che per una è un diritto per l’altra è un delitto), la democrazia è un’illusione.
Il problema è che questa verità è stata inconsciamente recepita da tutti e ognuno pretende che il mondo vada a suo modo. Questa descrizione può sembrare molto disincentivante con concetti come onestà e legalità che sembrerebbero perdere valore perché ognuno cerca di tirare l’acqua al suo mulino, fregandosene degli altri. In realtà, nei Paesi occidentali i valori morali restano validi anche in questo clima di contrapposizioni insanabili per il semplice fatto che essere disonesti, illegali o addirittura criminali alla fine alla lunga non conviene. Si deve solo cercare di essere pronti a far valere le proprie ragioni in modo decisamente determinato, consci che ormai il mondo va così. Una magra consolazione per gli ingenui che inseguono utopisticamente un’etica valida per tutti.