Scivolone della premier Meloni sulla vicenda di Indi Gregory, la neonata inglese di 8 mesi gravemente malata per una patologia mitocondriale incurabile e ricoverata al Queen Medical Center di Nottingham: la giustizia inglese ha deciso la sospensione dei trattamenti che la tengono in vita dopo che era stato negato il trasferimento all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Meloni che fa? Convoca d’urgenza un Consiglio dei ministri che conferisce alla bambina la cittadinanza italiana per opporsi di fatto alla decisione dell’Alta corte di Londra: Meloni ha commentato: “dicono che non ci siano molte speranze per la piccola Indi, ma fino alla fine farò quello che posso per difendere la sua vita. E per difendere il diritto della sua mamma e del suo papà a fare tutto quello che possono per lei”. Coerente forse con le sue idee in materia di vita e di sostegno alle giovani creature, ma totalmente incoerente dal punto di vista generale.
Come prima cosa Meloni si è immischiata nelle vicende interne di un altro Paese; per capirci, lo stesso era successo quando in Francia Mitterrand aveva di fatto negato l’estradizione in Italia a terroristi rossi condannati dalla giustizia italiana. Opporsi alle decisioni di un tribunale su cittadini del Paese del tribunale giudicante è di fatto interferire con la legislazione di quel Paese, a prescindere dal fatto che la decisone del tribunale sia giusta o meno.

La condizione dei bambini distorce spesso il modo di valutare la realtà
In secondo luogo, appare evidente l’incoerenza di salvare una bambina non italiana e di voler rimandare indietro migranti economici magari con neonati a carico: perché non concedere anche a loro la cittadinanza?
Qui si apre un secondo fronte di discussione: Meloni potrebbe replicare che il bambino migrante rimandato nel suo Paese non muore mentre Indi sì. Premesso che Indi morirà comunque perché i miracoli esistono solo nella testa del papa, quello che si deve affrontare è il significato della vita di un essere umano che non si deve valutare in base al fatto che il cuore batta o il cervello dia segni, ma in base alla qualità della vita. Indi di fatto è già morta perché le possibilità che ritorni a una vita normale sono nulle. Se Meloni è conscia di questo, la cittadinanza è inutile, un inutile accanimento terapeutico. Se Meloni pensa che ci possa essere il miracolo e Indi possa avere una vita molto positiva, allora ecco che si deve dare la cittadinanza a tutti i minori che arrivano in Italia per permettere loro una vita molto migliore di quella che avrebbero nel loro Paese.
Faccio presente che il paragrafo precedente vale anche per chi ha criticato la premier (come Il Fatto Quotidiano) parlando di scelta politica per colpire la sensibilità (qui userei patosensibilità) della gente. Lo stesso discorso vale per il minore che arriva sulle nostre coste e sulla tanta retorica della sinistra su chi muore in mare per avere un futuro migliore: chi è per l’accoglienza senza se e senza ma e critica Meloni perché non dice chiaramente che si devono andare a salvare in altri Stati bambini che muoiono di fame (i migranti economici che arrivano sulle nostre coste sono la “parte ricca” del Paese d’origine) o che potrebbero essere meglio curati, portandoli da noi?