La muffa è un organismo pluricellulare appartenente alla famiglia dei funghi che in determinate circostanze può formarsi anche sulle pareti delle abitazioni, con conseguenze che possono andare a impattare sia sull’estetica che sulla struttura dell’edificio così come sulla salute delle persone, determinando infiammazioni e reazioni allergiche che vanno dall’asma alla rinite.
Per tutte queste ragioni, è importante adottare comportamenti con cui provare a prevenire la comparsa di questa problematica, così come intervenire in tempi rapidi per eliminarla definitivamente nel caso in cui si manifesti.
Come eliminare definitivamente la muffa dalle pareti
Per prevenire la formazione di muffa è importante evitare che la percentuale di umidità negli ambienti arrivi a raggiungere una soglia troppo elevata.
In particolare, è importante effettuare un regolare e corretto ricircolo dell’aria, evitare che in cucina si accumuli troppo vapore acqueo dopo la cottura dei cibi, così come di stendere il bucato in casa.
Non sempre seguire determinati accorgimenti e buone abitudini può risultare sufficiente: nel caso in cui si individui la comparsa di muffa sui muri è quindi fondamentale agire tempestivamente, rivolgendosi a ditte specializzate che possono individuare la problematica specifica e intervenire in via definitiva.
Ne costituisce un esempio Murprotec che, grazie a un’esperienza di oltre 60 anni, rappresenta oggi un vero e proprio punto di riferimento nel settore a livello europeo. Nel dettaglio, il trattamento antimuffa Murprotec prevede l’impiego di tecniche e dispositivi di ultima generazione che permettono di risolvere definitivamente il problema.
Le caratteristiche principali di un trattamento antimuffa
I trattamenti antimuffa in genere richiedono la creazione di una vera e propria barriera chimica nel muro.
Realtà come Murprotec, a questo proposito, utilizzano materiali come le resine epossidiche e siliconiche, da iniettare al fine di arrestare l’avanzata dell’umidità e, di conseguenza, anche la formazione delle muffe.
Ovviamente, andranno prima a valutare le condizioni ambientali, verificando il livello di nitrati, la ventilazione e la possibilità di lasciare che le pareti, in parte, respirino conferendo loro un’adeguata porosità.
A seconda del tipo di intervento, i materiali utilizzati possono solidificarsi istantaneamente oppure nell’arco di più tempo, perché il composto si va a infiltrare in tutta la parete rendendola impermeabile in maniera più omogenea. Talvolta è necessario più di un intervento, con l’aggiunta di diversi strati, tra cui lo stagno.
In ogni caso, una volta che gli esperti avranno affrontato il problema dell’umidità di risalita alla radice, andrà effettuata una pulizia profonda di ogni superficie contaminata.
In alcuni casi, si potrà anche provvedere con la ripittura delle pareti e dei soffitti, a seconda delle esigenze, aggiungendo una vernice antimuffa da stendere sugli strati sottostanti. In ogni caso, per le stanze particolarmente umide esistono dispositivi di deumidificazione e purificazione dell’aria.
Come riconoscere la muffa e perché si forma
La muffa ha un colore e un odore caratteristici che ne permettono l’individuazione piuttosto facilmente.
La sua comparsa sulle pareti può essere attribuita a diversi fattori. Tra i più comuni è possibile annoverare l’umidità di risalita, nel dettaglio, che si manifesta in casa risalendo dalle fondamenta dell’abitazione lungo i muri. La ragione è da attribuire al fatto che essendo naturalmente porosi, questi consentono all’acqua di diffondersi in maniera capillare, andando a provocare la formazione di macchie, lo scrostamento dell’intonaco e lo scollamento della carta da parati.
Anche le infiltrazioni d’acqua possono essere responsabili della comparsa di muffe in casa: in queste circostanze, è innanzitutto fondamentale valutare lo stato degli infissi, prendendo in considerazione l’ipotesi di sostituirli nel caso in cui risultino danneggiati oppure siano ormai obsoleti.
Si tratta di una soluzione che permette anche di ottimizzare i consumi: infissi poco performanti, infatti, sono responsabili di dispersioni termiche che rendono necessario impiegare quantitativi energetici superiori rispetto al reale fabbisogno. Nel caso di porte e finestre nuove e perfettamente isolanti, invece, è consigliabile verificare che le infiltrazioni non siano provocate da perdite delle tubature.