Il termosifone, o calorifero, è tra i sistemi di riscaldamento maggiormente utilizzati negli ambienti di medie dimensioni in Italia. In commercio ne esistono di diverse tipologie, che si differenziano per materiale di realizzazione, capacità di riscaldare la stanza, resistenza, interventi di manutenzione richiesti, ecc. Per tale ragione, trovare quello giusto potrebbe non essere facile, specie se non si ha molta dimestichezza con questi strumenti.
Tipologie di termosifoni
Come anticipato, esistono molti tipi di caloriferi pensati per ambienti differenti. Pertanto, riuscire a trovare qual è il miglior termosifone elettrico per la propria abitazione, in base al proprio budget e alle proprie necessità, potrebbe essere difficile.
Tra i più diffusi vi sono i radiatori elettrici, che producono calore attraverso il collegamento alla corrente, e gli scaldasalviette, che funzionano anch’essi con la corrente. Questi ultimi, sono delle strutture verticali con delle barre orizzontali che si posizionano in bagno per tenere in caldo asciugamani e accappatoi, tuttavia se sono abbastanza potenti possono riscaldare l’intero ambiente.
I termosifoni a colonna sono quelli più diffusi nelle abitazioni, e sono costituiti da diversi tubi posizionati in fila, da cui si propaga il calore.
Infine, è possibile citare i pannelli radianti, che si “nascondono” alla vista, grazie ad un tubo che va inserito nella parete oppure nei pavimenti.
Ai caloriferi alimentati mediante elettricità si contrappongono quelli collegati alla caldaia mediante tubi, che si riscaldano grazie al passaggio dell’acqua calda in tali tubi. A differenza dei radiatori elettrici, però, essi vanno spurgati di frequente attraverso la valvola termostatica.
Le caratteristiche da considerare
Dopo aver individuato il tipo di termosifone più confacente alle proprie esigenze, bisogna tenere in conto di altre caratteristiche dei caloriferi. Infatti, non è possibile comprendere qual è il più adatto alla propria abitazione senza valutare la capacità di generare calore, che dipende essenzialmente da tre fattori:
- La resa termica: i termosifoni hanno lo scopo di riscaldare un ambiente, per questo motivo la resa termica è fondamentale. Questo parametro, varia a seconda dell’area in cui il calorifero è posizionato, e per calcolarlo bisogna moltiplicare il volume dell’ambiente per i watt del calorifero. In genere, per un ambiente residenziale occorre una resa termica tra i 75 e gli 85 watt, tuttavia, per ambienti esposti alle correnti d’aria o piuttosto umidi, è bene optare per potenze maggiori;
- I materiali: i caloriferi a gas possono essere in ghisa, in acciaio e in alluminio. La prima tipologia è molto resistente ma al contempo ingombrante, e mantiene a lungo il calore. Quelli in acciaio hanno un tempo di raffreddamento e riscaldamento più veloce rispetto a quelli in ghisa. Infine, quelli in alluminio sono più leggeri e maneggevoli, e costituiscono dei veri e propri elementi di design nell’arredamento. Inoltre, occupano meno spazio rispetto ad altri modelli, ma richiedono maggiore manutenzione;
- Le dimensioni: per scegliere le dimensioni adatte dei termosifoni bisogna calcolare la grandezza dell’ambiente da riscaldare e la potenza necessaria per il riscaldamento dell’area. In genere, sono necessari 30 kcal al mc, ma per zone geografiche particolarmente fredde oppure edifici con un basso grado di isolamento termico, potrebbero essere necessari termosifoni più grandi.