La grave siccità di quest’estate e le restrizioni all’uso indiscriminato dell’acqua hanno messo in evidenza quanto questa risorsa sia importante e quanta ne utilizziamo in operazioni che diamo per scontate come l’irrigazione di prati e giardini.
Spesso camminando per le strade della città in cui viviamo ammiriamo la prosperità dei nostri parchi e giardini pubblici folti e fioriti o apprezziamo la piacevole frescura di un viale ombreggiato ma non pensiamo che quella bellezza rigogliosa è alimentata da un potente impianto idrico che consuma molta acqua ed energia.
Sì, perché innaffiare il giardino richiede un impegno idrico veramente importante. Ce ne siamo resi conto proprio quest’estate quando il gran caldo ci ha obbligati a chiudere i rubinetti e a risparmiare l’acqua per le cose non indispensabili.
Come si calcola il consumo dell’acqua per l’irrigazione del giardino
Non è possibile dire, a priori, quale sia la quantità d’acqua necessaria ad annaffiare alberi e piante del nostro giardino perché le variabili coinvolte sono molte:
- Stagione: i mesi caldi richiedono molta più acqua di quelli freddi.
- Posizione geografica: i giardini che si trovano a latitudini e climi più temperati hanno bisogno di più attenzione e costanza nell’irrigazione.
- Natura del terreno: ci sono terreni che assorbono più acqua rispetto ad altri.
- Tipo ed età di piante e fiori. Alcune piante sono più esigenti. Gli alberi e le piante tropicali, ad esempio, devono essere innaffiati con maggiore cura e così le siepi o gli arbusti appena messi a dimora.
Un’unica risposta non è possibile naturalmente, però si può fare una stima delle quantità d’acqua mediamente richieste per far sì che i nostri giardini sopravvivano e mantengano la loro bellezza.

Cisterna flessibile per orto e giardino
Un po’ di numeri sull’irrigazione del giardino
Mediamente si può dire che occorrono:
- 4-6 litri d’acqua a metro quadro per innaffiare il prato durante la stagione calda,
- da 40 a 80 litri ogni 2 giorni per gli alberi nei primi due anni. Le specie tropicali ne vorranno di più delle conifere che, a loro volta avranno bisogno di più acqua rispetto alle piante latifoglie. Una volta trascorsi due anni dall’impianto dovranno essere innaffiati con la stessa quantità e frequenza del prato,
- da 60 a 65 litri per gli alberi da frutto,
- dagli 8 ai 16 litri ogni giorno per gli arbusti appena impiantati. Il doppio per quelli già cresciuti,
- 4 litri d’acqua per metro lineare, ogni giorno, per le siepi appena messe a dimora, il doppio per quelle già sviluppate,
- 3 litri d’acqua per metro quadro, ogni giorno, per l’orto.
Come si può vedere, si tratta di quantità importanti che vanno a incidere in maniera significativa sul bilancio idrico generale, soprattutto considerando che provengono da un sistema di distribuzione nazionale vecchio e mal funzionante che, secondo le stime, disperde il 42% dell’acqua.
Le emergenze e i richiami alla responsabilità di quest’estate ci hanno mostrato che non possiamo più trattare con superficialità la questione dello spreco d’acqua.
Come fare allora? Bisogna lasciare che prati e giardini deperiscano? Naturalmente no, non è solo della loro bellezza che abbiamo bisogno, ma anche di tutti i vantaggi legati alla presenza di spazi verdi nelle nostre vite. Sappiamo tutti che prati, parchi, viali alberati e aree verdi contribuiscono ad abbassare la temperatura al suolo e a migliorare la qualità dell’aria rendendo più vivibili le nostre città.
Dobbiamo adottare una prospettiva più sostenibile, considerando che sostenibilità non significa rinunciare al giardino ma individuare soluzioni green che ci permettano di goderne senza gravare eccessivamente sul bilancio idrico.
Cisterne morbide: la soluzione è a portata di mano
È proprio in questo momento che le cisterne flessibili utilizzate per l’irrigazione possono venirci in aiuto.
Le cisterne morbide, come quelle prodotte da Eco Tank, sono dei serbatoi flessibili, perfetti per lo stoccaggio di acqua piovana da immagazzinare nei momenti in cui è più abbondante e da utilizzare per innaffiare parchi pubblici o giardini privati nei periodi di siccità o di minore disponibilità.
Il ricorso a questa soluzione presenta davvero molti vantaggi. Oltre a permettere di continuare a innaffiare il giardino senza impegnare le risorse idriche comuni ma facendo unicamente ricorso all’acqua che viene naturalmente donata dalla natura con la pioggia, la flessibilità delle cisterne consente di trasportarle agevolmente per alimentare spazi anche distanti tra loro.
Proprio la flessibilità di una struttura facilmente ripiegabile e immagazzinabile elimina anche eventuali problematiche legate allo stoccaggio nei momenti di inutilizzo e, inoltre, le cisterne morbide non hanno bisogno di permessi o licenze edilizie e possono essere installate ovunque e rimosse in ogni momento.
La grande qualità dei materiali con cui sono costruite, poliestere ad alta tenacità resistente a temperature che vanno da – 30 °C a + 70 °C permette alle cisterne di resistere alle condizioni ambientali e ai climi più estremi.
I serbatoi flessibili di Eco Tank sono disponibili in diverse dimensioni e misure per andare incontro alle esigenze irrigue più diverse, ma l’azienda è sempre disponibile a progettare e realizzare anche modelli su misura.