La Nuova Medicina Germanica è una forma di medicina alternativa elaborata dal medico R. G. Hamer (1935-2017) agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso. Hamer è anche noto per la vicenda del figlio Dirk (ferito da Vittorio Emanuele di Savoia, poi assolto) con un colpo di arma da fuoco, morto dopo quattro mesi di cure. Hamer è altresì conosciuto per le sue affermazioni antisemite, a causa delle quali ha subito procedimenti giudiziari.
La Nuova Medicina Germanica sostiene che la genesi di ogni patologia è dovuta a traumi o conflitti irrisolti; i metodi di cura sono spesso originali e contrari al senso comune, come il contagio volontario con agenti microbici. Dal punto di vista scientifico, le teorie di Hamer sono prive di ogni fondamento e appartengono a quel filone che prima dei riscontri pone alla base delle deduzioni artificiose congetture filosofiche.
Alla Nuova Medicina Germanica sono stati attribuiti alcune centinaia di decessi e Hamer fu radiato dall’ordine dei medici (con l’accusa di “monomanie e grave perdita del senso della realtà”; Hamer scontò poi due anni di carcere in Francia per frode ed esercizio abusivo della professione medica). Molto criticato anche l’approccio umano: secondo SwissCancer, ai pazienti affetti da cancro viene negata la terapia del dolore con oppioidi (morfina), poiché non è prevista dalla Nuova Medicina Germanica.
Nuova Medicina Germanica: un caso italiano
Eleonora Bottaro, residente in provincia di Padova, morì a 17 anni a causa di una forma di leucemia dopo che i suoi genitori, con il suo assenso, avevano deciso nei mesi scorsi di affidarsi a cure alternative a base di cortisone e vitamina C; i genitori, infatti, seguivano la filosofia del ex medico tedesco Ryke Hamer, guru della medicina alternativa per la lotta contro il cancro e secondo il quale le patologie non sarebbero altro che una risposta che l’organismo mette in atto in seguito a traumi psicologici irrisolti.
I medici avevano consigliato cicli di chemioterapia, ma i coniugi Bottaro sono stati irremovibili nella loro decisione.

Mettmann, paese natale di Ryke Geerd Hamer
Il commento
Chi mi segue sa che giudico spazzatura le terapie alternative e sarebbe tempo perso continuare a commentare scelte in contrasto con il buon senso. Personalmente io indagherei per omicidio colposo qualunque genitore che fosse responsabile della morte di un minore per aver scelto cure inadeguate. Infatti la libertà di cura può esserci solo per un maggiorenne, per un minore i primi responsabili sono i genitori.
Visto che non voglio discutere di personaggi come Hamer e non voglio indagare se ne abbia uccisi più lui o l’Isis, questo articolo tenta di descrivere psicologicamente chi sceglie l’alternativo, sia la cura di Hamer, sia l’omeopatia sia l’intruglio di erbe strane (che non ha niente da spartire con la fitoterapia che è disciplina complementare) per debellare un’infezione facilmente guaribile con un antibiotico.
I principali profili sono tre.
- Il soggetto ha una scarsa cultura medica, è un semplicistico, cioè tende a semplificare il mondo perché, essendo incapace di gestirne la complessità, pensa di aver trovato una descrizione che lui riesce a controllare. La descrizione è immediata e affascinante, lui la capisce, quindi è vera! Può essere irrecuperabile a seconda di quanto si riesca a farlo ragionare (per esempio facendogli capire che molti “successi” dell’alternativo per patologie gravi e irreversibili sono dovuti a diagnosi sbagliate mentre i “successi” in patologie non serie derivano da trucchi come l’effetto tempo, l’effetto coincidenza, l’effetto placebo ecc.)
- Il soggetto ha una forte autostima e una qualche cultura medica tradizionale, a volte anche buona. La sua autostima lo porta a ergersi a nuovo Dio che, tramite le strampalate teorie alternative, può arrivare dove la medicina ufficiale non arriva. Si tratta del profilo più pericoloso, per sé e per gli altri.
- Il soggetto ha una spiccata mentalità umanistica, una razionalità non compiuta, predilige i discorsi qualitativi a quelli quantitativi, si innamora di teorie affascinanti (magari anche non scartandole a priori: il cancro è dovuto a un virus sfuggito dai laboratori della CIA subito dopo la fine della seconda guerra mondiale). In genere è il soggetto meno pericoloso perché ama applicare l’alternativo a situazioni tutto sommato non gravi (con la logica sballata del “tanto male non fa”), mentre quando la situazione è seria riprende coscienza della realtà.
A tutti coloro che non accettano la mia posizione e plaudono all’alternativo, non saprei cosa altro dire. Senza polemica, ma per amor loro, se fossi un politico proporrei l’esenzione dal pagamento per la TAC cerebrale nonché una ricerca su larga scala condotta dalle più prestigiose università, giusto per valutare la quantità della loro materia grigia. Può darsi che mi sbagli e che si scopra che il loro cervello ha dimensioni e potenzialità ben superiori alla media. Voi cosa dite?