L’haloterapia (anche halotherapy, terapia del sale o, ma più raramente, saleterapia) è una terapia che si basa sulla somministrazione inalatoria di cloruro di sodio (il comune sale da cucina) medicale; le particelle somministrate hanno un diametro che varia da 1 a 5 micron.
Il termine haloterapia deriva dalla parola greca halos, sale.
L’haloterapia fa parte del grande insieme delle cosiddette medicine complementari, è cioè una terapia che ha una sua validità riconosciuta dalla medicina convenzionale. Non si deve quindi ritenerla una medicina alternativa (intendendo con alternativa una medicina che ha la pretesa di sostituire quella convenzionale).
Alcuni autori ipotizzano che le origini dell’haloterapia si possano far risalire all’epoca medioevale; sembra infatti che in quell’epoca, i monaci portassero i malati nelle grotte di sale e facessero loro respirare le particelle di sale che si sprigionavano dalle stalattiti rotte.
Un approccio più scientifico all’haloterapia è stato compiuto nel XIX secolo; alcune fonti attribuiscono infatti a un fisico polacco, Felix Bochkowsky, diversi studi scientifici compiuti nella miniera di sale di Wieliczka, nei pressi di Cracovia, per la cronaca ancora oggi utilizzata per l’estrazione del sale.
L’interesse di Bochkowsky per il microclima delle grotte di sale nacque dall’osservazione che i minatori che lavorano in queste grotte erano una categoria drasticamente meno soggetta a malattie polmonari rispetto a quanto registrato nella popolazione generale. Da allora l’interesse per questa forma di terapia ha conosciuto una lenta, ma progressiva diffusione.
Dalle varie fonti disponibili si nota che l’haloterapia viene generalmente consigliata nel trattamento di disturbi dell’apparato respiratorio, problemi di tipo dermatologico, malattie reumatiche, disfunzioni metaboliche, allergie, stress; viene inoltre indicata per rafforzare il sistema immunitario, migliorare la circolazione e alleviare la fatica.
Come si vede le indicazioni al ricorso all’haloterapia sono numerose e viene quindi spontaneo chiedersi se, come spesso accade nel caso di medicine complementari e alternative, i meriti di questa particolare terapia non siano stati eccessivamente gonfiati a causa del notevole business che le ruota attorno.
Come si svolge una seduta
Le sedute di haloterapia si svolgono in un luogo generalmente detto stanza (o camera) del sale. Trattasi di un ambiente ipoallergenico totalmente ricoperto di sale (pavimento compreso); all’interno della stanza si trovano dei micronizzatori di cloruro di sodio medicale (i cosiddetti halogeneratori). Si tratta di dispositivi medici che funzionano riducendo a secco il cloruro di sodio farmaceutico in particelle piccolissime (siamo nell’ordine di micron) che vengono successivamente ionizzate.
Gli halogeneratori sono strumenti piuttosto sofisticati che vengono preventivamente programmati in modo da sincronizzare correttamente granulometria, concentrazione, temperatura e umidità.
È oltremodo importante che la concentrazione di sale sia quella ritenuta ideale; se eccessiva, per esempio, potrebbe determinare una fastidiosa ritenzione di liquidi con conseguente linfedema.
La camera del sale simula quindi il microclima di una grotta salina. La temperatura e l’umidità dell’ambiente sono mantenute stabili; la prima può variare dai 18 ai 24 °C, mentre la seconda va dal 40 al 60%.
Gli ambienti dove vengono effettuate le sedute di haloterapia sono poi resi più attraenti da giochi di luce e da un leggero sottofondo musicale. Per l’inalazione del cloruro di sodio medicale non è necessario indossare apposite maschere inalatorie.
Esistono molti centri che praticano l’haloterapia e le proposte si sprecano; molti centri haloterapici propongono cicli di cura di diversa durata (6, 12, 18 sedute ecc.) a seconda del tipo di patologia da trattare. Alcune strutture propongono anche trattamenti in un’unica seduta (20 euro circa per 45-60 minuti di terapia).
L’haloterapia viene proposta sia a bambini (in questo caso le sessioni di terapia sono normalmente più brevi; durano infatti dai 25 ai 30 minuti circa) sia alle persone adulte; insomma, l’età non rappresenta un ostacolo al trattamento. Tra l’altro, a onor di cronaca, esiste anche la versione veterinaria dell’haloterapia.
Oltre al trattamento delle patologie già ricordate in precedenza, si leggono altri consigli nei depliant che pubblicizzano l’haloterapia; addirittura se ne consiglia l’uso agli sportivi perché consentirebbe un reintegro dell’energia utilizzata durante l’attività fisica. Viene però da chiedersi in base a quale principio, inalare delle microparticelle di cloruro di sodio possa reintegrare l’energia spesa a causa di uno sforzo fisico.
L’haloterapia può dare benefici?
Sull’efficacia della terapia del sale permetteteci di essere molto scettici… Come ipotizzavamo nel primo paragrafo, il business che c’è dietro l’haloterapia ne ha con tutta probabilità gonfiato eccessivamente i benefici. Del resto, gli spray per la pulizia dei canali auricolari (Otospray, Otocare ecc.) sono una semplice soluzione isotonica di acqua di mare.
Gonfiarne i benefici significa averne ampliato il campo d’azione (magari utilizzando i soliti concetti di effetto placebo, effetto tempo, effetto coincidenza ecc.).
Se per sinusiti, laringiti, bronchiti, otiti e asma (con dubbi su quest’ultima) l’haloterapia può essere consigliata, maggiori dubbi si hanno per le patologie della cute (se funziona perché non fare semplici impacchi di sale comodamente a casa propria?!). Vale comunque la pena di ricordare che è una terapia che può aiutare a gestire e a controllare meglio una determinata condizione patologica, ma non deve mai essere considerata un’alternativa al trattamento con farmaci.
Quando poi si parla di alleviare la fatica, aumentare la circolazione e rafforzare il sistema immunitario siamo nell’ottimismo più sfrenato.
Haloterapia – Controindicazioni
Per quanto riguarda le controindicazioni, l’haloterapia non dovrebbe essere praticata a soggetti affetti da patologie respiratorie acute, BPCO, insufficienza cardiaca, ipertensione arteriosa grave, patologie sistemiche scompensate, sanguinamenti recenti, intossicazioni legate ad assunzione di alcol o medicinali ecc.
Gli effetti collaterali della terapia non si manifestano con frequenza; nei soggetti più sensibili possono insorgere fastidi temporanei quali prurito e irritazioni a livello di cute, occhi e gola.