Ciascuna nota o pausa (cioè i momenti di silenzio) hanno un valore, che viene espresso tramite una diversa figura musicale; così in un pentagramma, come l’altezza della nota ne indica la frequenza, la figura con la quale è indicata ne esprime il valore.
I principali valori delle note (o pause) sono stati codificati in queste sei figure:
La maxima, la longa e la breve sono attualmente assai rare nella musica moderna. Come si vede, la semibreve è costituita dalla sola testa vuota, la minima dalla testa e da un gambo, nella semiminima la testa si riempie. Ogni nota ha un valore che è metà della precedente. La semibreve è anche detta “intero”, la minima “metà” e la semiminima “quarto”, per cui la semibreve ha valore di quattro quarti (4/4).
Procedendo nell’ulteriore divisione per due del valore, dopo la semiminima si definiscono altre figure aggiungendo una coda (o cediglia). Per esempio, questa figura:
rappresenta un ottavo (1/8, metà di un quarto) ed è denominata croma; aggiungendo altre code si ottengono la semicroma (un sedicesimo, 1/16), la biscroma (un trentaduesimo, 1/32), la semibiscroma (un sessantaquattresimo, 1/64).
Quando la nota possiede un gambo, questo può essere posizionato a destra e salire dalla testa della nota, oppure essere posizionato a sinistra e scendere dalla testa della nota. Nella maggioranza dei casi, per questioni di compattezza e di facilità di lettura, il gambo si pone a destra se la nota si trova più in basso del rigo centrale oppure a sinistra se si trova più in alto.
Quando due o più note che possiedono delle code si trovano in successione, vengono collegate tra loro da tante bande diritte quante sono le code. Per esempio, quattro sedicesimi consecutivi si scrivono come la seguente quartina:
I segni di prolungamento sono elementi e procedure previste dal codice musicale atte a modificare il valore delle note o delle pause. Il più comune segno di prolungamento è il punto di valore: è un punto che viene messo dopo una nota o dopo una pausa; prolunga il loro valore esattamente della metà. Può essere anche doppio o triplo. Per esempio, se accanto a un quarto compare un punto, la nota complessivamente avrà il valore di tre ottavi (un quarto più un ottavo rappresentato dal prolungamento).
Un altro segno di prolungamento è la legatura di valore, che somma (quindi prolunga) due o più suoni anche se di valore diverso purché posti sulla stessa linea o spazio. Si utilizza solo tra note, mai tra pause. Viene rappresentata da una linea leggermente curva che unisce le note.
Il punto coronato (un punto sovrastato da una circonferenza, detto più comunemente corona) è un segno utilizzato per aumentare il valore di una nota o di una pausa a piacimento dell’esecutore. La corona si può trovare sopra o sotto una figura musicale.
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